Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni
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Lotto 385
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“Tractatus De Vinea, Vindemia et vino” di Prospero Rendella
edizione del 1739 del trattato di Prospero Rendella, noto giurista di Monopoli vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo (1553 – 1630). L’opera che tratta temi collegati alla coltivazione della vigna e alla produzione del vino ha lasciato una testimonianza storica e sociale determinante nel ricostruire e definire l’identità enologica pugliese. Di questa preziosa edizione esistono solo altre due copie in Italia.
Il “Tractatus De Vinea, Vindemia et vino”, è ancora oggi un’opera pressoché inedita poiché manca una versione integrale tradotta dall’originale.
Il giurista o “iureconsulti celeberrimi monopolitani” come amava definirsi Prospero Rendella, apparteneva ad una casta nobiliare costituita da grandi proprietari terrieri di stampo feudale; conservatore di formazione e fervente cattolico era molto vicino alla Chiesa Controriformista, un aspetto che tra l’altro caratterizza ogni sua opera, se per convinzione o per reale devozione non è del tutto chiaro, ma ad ogni modo fu determinante per passare al vaglio delle censure editoriali vigenti all’epoca per mano dell’Inquisizione.
Si tratta di un componimento che ad oggi non conosce ancora un’edizione integrale tradotta dalla lingua originale, ovvero uno stentato e ibrido latino sporcato da idiomi e terminologie dialettali a volte del tutto autentiche e di difficile interpretazione che si avvicinano più al volgare che alla lingua dei dotti.
La ricostruzione di precise analisi storiche fanno presumere che il progetto iniziale al quale lavorò l’autore aveva come obiettivo un lascito quasi ‘testamentario’ della realtà socio-economica pugliese del Seicento evidenziando principalmente quelle caratteristiche legate alle produzioni agro-alimentari del suo tempo attraverso una capillare ricostruzione storica e letteraria della bibliografia di riferimento.
Il De vinea tratta in modo ampio e da diverse prospettive, argomenti relativi alla coltivazione della vigna, alla pratica della vendemmia e alla produzione di vino utilizzando uno stile di chiara impronta manierista. Tuttavia quello che rende unico il lavoro svolto dall’autore è una straordinaria testimonianza delle condizioni storico sociali pugliesi con un continuo richiamo alle tradizioni e alla bellezza della sua terra senza precedenti, restituendoci un’identità storica e una dimensione del reale del tutto originale.
Dunque al valore intrinseco dell’opera rendelliana si aggiunge un cospicuo contributo alla conoscenza della struttura del sociale e di conseguenza culturale, di un periodo storico molto controverso e quasi del tutto oscuro; non a caso, l’intento dell’autore fu quello di raccogliere precise informazioni di buona parte della letteratura enologica fino a quei tempi conosciuta, arricchendola di puntuali considerazioni precettistiche riguardo alla viticoltura pugliese.
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Lotto 386
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Relatione della Nascita, Costumi e Vita del Sig. Cardinale Giulio Mazzarino dal dì dei suoi natali sino all'Anno MDCLVII
dat. 1657/1700, cart. guardie cartacee, ccl + 64; mm 155x100
Manoscritto "relazione della Notizia, Costumi e Vita del Sig. Cardinale Giulio Mazzarino Dal dì de' suoi Natali sino all'anno 1657"
Dimensioni 15x10.
Cucito come un piccolo libro di 64 facciate numerate a destra per complessivi 128 fogli di cui 2 bianchi e 126 vergate con una scrittura molto ordinata e leggibile.
presenti in qualche pagina addende al testo con inchiostro di colore più bruno; sottolineature e un piccolo disegno raffigurante una piccola mano con l'indice ad evidenziare una sottolineatura.
Qualche lieve macchia ininfluente.
In calce al frontespizio schizzo di albero genealogico del solo ramo maschile della famiglia Mazzarino.
La pagina numerata 1 inizia con un Exordium nel quale l'ignoto autore si professa devoto estimatore del cardinale a suo dire suo contemporaneo e quindi a conoscenza di fatti che si accinge ad esporre nel testo.
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Lotto 387 Ambito di Baldassarre Peruzzi
( - ) - Il disegno propone un complesso apparato architettonico che sormonta un sarcofago o un apparato effimero. Due figure allegoriche maschili fanno da base alle rappresentazioni della Religione e della Chiesa, contraddistinte dagli emblemi che tengono in mano. Al centro della composizione, l'allusione al papato con le chiavi di San Pietro. Il gruppo è sormontato da un grifone che si appoggia ad una quercia, simbolo della casata.
In elegante cornice art nouveau. -
Lotto 388
- TITOLO: Ritratto di Roma moderna, nel quale sono effigiati chiese, monasterij, hospedali, compagnie de secolari, collegij, seminarij, palazzi, architetture, librarie, musei, pitture, scolture, giardini, e ville si dentro Roma, come fuori: Distinto in sei giornate da diuersi autori, con le dichiarationi historiche di quanto in esso si contiene
AUTORE: Totti, Pompilio
ANNO: 1645, In questa nuoua editione accresciuto, e migliorato in diuersi luoghi
TIPOGRAFIA: In Roma : appresso Francesco Moneta : ad instanza di Filippo de' Rossi, 1645 (In Roma : ad instanza di Filippo de' Rossi : Appresso Francesco Moneta, 1645)
DESCRIZIONE: 8vo (cm. 16,3), 14 cc.nn. (compreso frontespizio allegorico interamente inciso), 532 pp. 83 incisioni contate di monumenti, ville e zone di Roma. 71 incisioni di medaglie ben dettagliate pubblicate su bella carta fresca. Macchia scura e segni di usura sulla copertina anteriore. Gora di acqua marginale su una trentina di pagine Marca tipografica al colophon. Legatura coeva in piena pelle con nervi e cornici impresse a secco ai piatti. Ottimo, freschissimo esemplare. Prima edizione, molto rara, di una delle più belle guide seicentesche su Roma moderna.
COMPLETO: sì -
Lotto 389 Remigio Cantagallina
(Sansepolcro, 1582 - Firenze, 1656) - Bellissimo paesaggio fluviale con pescatori e barche, su carta vergellata con filigrana(Haewood 3131: leone in piedi in un ovale con corona, Venezia ca. 1640).
Condizioni: buone, incollato in cornice cartacea perimetrale, alcune fessure da ossidazione dell’inchiostro, timbro da collezione non in Lugt al verso.
mm 202x97 -
Lotto 390
- TITOLO: Accurata e succinta descrizione topografica delle antichita di Roma dell'abate Ridolfino Venuti cortonese ... Parte 1. [-2.]
Edizione terza che contiene oltre le nuove scoperte ed aggiunte altre interessanti note ed illustrazioni di Stefano Piale romano
AUTORE: Venuti, Ridolfino
ANNO: 1824
TIPOGRAFIA: In Roma : presso Pietro Piale e Mariano De Romanis
DESCRIZIONE: 4° (cm 21,2 x 28) – 2 volumi insieme – pagine (4) – XVI – XXXII – 256; VI – 238 – (2) con due frontespizi incisi – 1 ritratto e complessive 69 tavole incise fuori testo (una ripiegata) – alcune incise dal Piranesi. Solida ed elegante legatura coeva in piena pergamena rigida – titolo oro su duplice tassello al dorso – tagli spruzzati. Piccoli restauri in 3 diversi punti del frontespizio (parte bianca) – fioriture sparse ma bell’esemplare ottimamente legato.
1 - [2], XVI, XXXII, 256 p., [46] c. di tav., di cui 1 ripieg. : ill., 1 ritratto
· Ill. calcogr. disegnate da Barbazza e incise da Petrini, Bossi, Albacini, Piranesi, Cunego, Rinaldi, Pronti e Bruni
· Segn.: pigreco1 stella-2stelle4 a-d4 1-32/4
· Ritratto dell'A.
2 - VI, 238, [2] p., [24] c. di tav. : ill.
· Ill. calcogr. disegnate e incise da Duflos e Ferretti
· Segn.: pigreco1 a2 1-30/4.
COMPLETO: sì cm 21,2x28 -
Lotto 391
- TITOLO: La nuova architettura civile, e militare di Alessandro Capra architetto, e cittadino cremonese divisa in due tomi, in questa nuova impressione diligentemente corretta, ed accresciuta ... Tomo primo [-secondo]
AUTORE: Capra, Alessandro
ANNO: 1717
TIPOGRAFIA: In Cremona : nella stamperia di Pietro Ricchini : a spese del sudetto, e di Giuseppe Forbici
DESCRIZIONE: 4° (cm 17,5 x 23,5) – 2 volumi insieme – pagine (28) – 356; (12) – 184 con moltissime xilografie nel testo, anche a piena pagina e 7 tavole ripiegate fuori testo (2+ 5). Solida legatura moderna eseguita con pergamena antica – titolo manoscritto al dorso – tagli spruzzati. La pagina 79 (frontespizio libro 2°) del 1° volume erroneamente rilegata dopo pag. 48. Tracce di tarli lungo il margine interno di quasi tutto il volume, la maggior parte ben restaurati – solo in poche carte c’è la perdita di qualche lettera – per il resto bell’esemplare fresco. Edizione definitiva
Ricciardi I, 235: “pregiata opera”
COMPLETO: sì
cm 17,5x23,5 -
Lotto 392
- Manoscritto Cronache Aquilane
Straordinario documento sulla storia di L'Aquila città
In un bel volume in piena pelle in quarto ( cm 28x21) con cinque nervi e la scritta in stampato maiuscolo "Cronache Aquilane" sono collazionate pagine manoscritte di:
- Istoria della Città Aquilana
di Francesco Ciurci, medico e scrittore di una storia aquilana dalla fondazione della città sino al 1658.
Un suo breve profilo è tracciato da Alfonso Dragonetti ne "Le vite degli Illustri Aquilani" stampato in L'Aquila per i tipi di Pierchiassi Editore nel 1847. In esso è scritto che Monsignor Antinori loda l'autore della Istoria come "scritta con verità e senza spirito di parte", ma aggiunge che il Ciurci nello stile era "intinto dei vizi del Secolo" , per poi aggiungere che " in fine della sua storia raccolse alcune brevi notizie di Illustri Aquilani".
Ciurci : Francesco
L'unico manoscritto del Ciurci che si conserva a L'Aquila ha come titolo "Familiari ragionamenti delli commentarii et annali dell'Aquila. Ragionamento primo" ed è nel fondo Manoscritti (Ms. 48) della Biblioteca Salvatore Tommasi della città;
- Registro de' Baroni di Abruzzo che contribuirono per le Crociate;
- Quinto ordine di quelli scrittori che hanno trattato delle cose sacre, et religiose, et delli Sancti, et Beati del Regno, et primo si tratta delli luochi sacri, et poi delle persone di detti Sancti, et Beati;
- Altre Memorie di Homini Illustri delli Aquila, ed Esteri;
- Difesa della Città dell'Aquila contro quelli che negano la libera godenza;
- De Beati.
contenente le vite del B. Giovanni de Capestrano, B. Baldovino, B. Giovanni Cassiano, B. Antonio de Milano, B. Vincenzo, B. Masseo, B. Biascio, B. Musaccio, B. Bernardino de Fossa, B. Ambrosio, B. Giovanni dell'Aquila, B. Filippo, B. Bonanno dell'Aquila, B. Germano, B. Placido, B. Innocenzo de Sancto Angelo, B. Battista Cagnano, B. Martino dell'Aquila, B. Filippo di Carpineto, B. Battista Tedesco, B. Giuliano Alemano;
- Storia del Morbo qual fu in L'Aquila, composta da Mastro Mariano di M° Marco
poemetto in ottava rima, di stanze 155 (Anno riferimento 1528)
il Giornale Costituzionale dell'Intendenza de L'Aquila ricorda la figura di Mariano Marerio, questo il suo nome completo, nella "Orazione augurale nell'apertura del mutuo insegnamento" descrivendolo come "bello ingegno nella classe povera e plebea", poichè "egli viveva la vita col mestiere di sarto". Si racconta anche della morte di quello che che si chiamò il "Burchiello aquilano", che "morì per la sua soverchia divozione essendo ito a Roma a piedi nudi e nel cuor del verno per trovarsi colà al Giubileo".
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Lotto 393
- TITOLO: Collectanea antiquitatum Romanarum quas centum tabulis aeneis incisas et a Rodulphino Venuti ... notis illustratas exhibet Antonius Borioni
AUTORE: Venuti, Ridolfino
ANNO: 1736
TIPOGRAFIA: Romae : ex typographia Rochi Bernabo
DESCRIZIONE: Folio grande (cm 29,5 x 42,6) – pag. XII – 80 – (2) – con frontespizio inciso e 104 tavole incise fuori testo (numerazione da 1 a 103: la n° 95 doppia). Solida ed elegante legatura coeva in piena pelle – cornici dorate ai piatti – fregi e titolo oro su tassello al dorso (6 nervi) – tagli gialli. Asportato e reintegrato il margine inferiore bianco del frontespizio - le tavole 64 e 65 erroneamente rilegate dopo la tavola 60. Bell’esemplare ottimamente legato. Cicognara 3631: “Bellissima opera”. 10 esemplari in ICCU. Rintracciate vendite a prezzo altissimo
COMPLETO: sì
cm 29,5x42,6 -
Lotto 394
- ei incisioni all'acquaforte mm.360x446 ciascuna, della seconda metà del XVIII secolo. Splendido stato di conservazione. Grandi Margini. Rarissima serie delle sei incisioni eseguita all'acquaforte da Giovanni Volpato tratte da dipinti del Maggiotto; in basso sulla lastra, l'indicazione degli artisti, titolo e versi in italiano. Le sei opere, di qualità notevole, sono scene di genere con un tocco di realismo quotidiano e famigliare. La trasposizione sulla lastra eseguita con abile e fine tratteggio spetta a Volpato, uno dei maggiori incisivi del Settecento, attivo a Bassano, Venezia e Roma. Le incisioni sono tratte da dipinti del Maggiotto, uno fra i più celebri pittori italiani del XVIII secolo.
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Lotto 395 Prince Philippe de Bourbon et Bragance
(1847 - 1922) - Firmato e datato: Philippe de Bourbon et Bragances, 1897.
Il raffinatissimo acquerello dal taglio fotografico mostra tutta la suggestione delle vedute del deserto, e delle scene di vita ambientate in prossimità dei suoi rari spazi verdi, molto care alla pittura orientalista ottocentesca. In questo caso, particolarmente a quelle del pittore e scrittore francese Eugene Fromentin.
cm 85,5x66; con cornice cm 116x91 -
Lotto 396 Anonimo da Rubens
( - ) - Bellissimo disegno a matita da una dipinto di Rubens, ripreso in seguita anche Lucas Vorsterman I (1595 – 1675), Antoon van Dyck (1599-1641), Pierre-Jean Mariette(1694 – 1774) ed Eugène Delacroix (1798-1863). Il disegno è montato in una stupenda cornice in legno intagliato con motivo floreale decorata a foglia oro.
Condizioni: Bellissimo disegno a matita su carta scura, margini irregolari in seguito al distacco da vecchio montaggio, restauro professionale. Imponente cornice con mancanze e cadute.
mm 250x340 (disegno) -
Lotto 397
- Firmato J.W. 1852 -
Lotto 398
- Principj fondamentali di metallurgia chimica seconda la teorica e la pratica conforme l'ordine fondato nella Natura abbozzati da C.E. Gellert Membro Imperiale delle scienze di ietroburgo, con tavole in rame.
in Milano, 1790
Presso Giuseppe Galeazzi, Regio Stampatore
Christlieb Ehregott Gellertgen 1790
Straordinario volume in 8°, in piena pelle, con titoli e fregi in oro.
Piatti con fregi in oro al centro e cornice in oro di racemi.
5 nervi al dorso, tagli di colore rosso.
Completo di tutte le tavole ripiegate nel testo.
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Lotto 399
- DN VULDARICI ZASII IURECONSULTI CLARISSIMI ET IN ACADEMIA FRIBURGENSI LL. Professoris longè eminentissimi Enarrationes in Tit. DE VERB. OBLIG: summa cum fide, tum studio e industria elaboratae, atque venustiore quàm usquam anteà, forma specieque illustratae. His accesserunt Summaria, cum Indice e locuplete e fideli.
Luguduni, ad candentis Salamandraee insigne, in Vico Mercenario, Apud Sennetomios Fratres. Anno 1548
volume in folio in piena pelle con nervi e testatina con titolo in oro sul dorso.
Segni di usura sui piatti e e alla cuffia inferiore, alcuni restauri ben eseguiti sul frontespizio in nero e rosso con marchio tipografico raffigurante una salamandra e con il motto "VIRTUTI SIC CEDIT INVIDIA" (così l'invidia cede alla virtù) -
Lotto 400 Hendrick Goltzius
(Muhlbracht, 1558 - Haarlem, 1617) - Stato: II/V
Superba prova di questo soggetto facente parte di una serie di sei bulini dedicati alla vita della Vergine. Il foglio è nel secondo stato di cinque prima della comparsa del numero “5” della serie sulla roccia in basso a sinistra.
ll foglio è completo alla parte incisa. Prova stampata su carta vergellata avente filigrana “Colomba nel cerchio” databile alla fine del ‘500. Esemplare in ottimo stato di conservazione, avente al verso la firma a pennino di Pierre Mariette II datata 1696 (Lugt 1790).
Goltzius dimostra tutto il suo virtuosismo grazie a un segno morbido e sinuoso capace di restituire la morbidezza delle carni e degli abiti, fino all’esplosione di virtuosismo nella vegetazione e nel vaso in basso a sinistra.
La serie della vita della Vergine è composta di sei incisioni ispirate, nel segno e nella composizione ai grandi maestri dell’epoca. Questo foglio trae spunto da Luca di Leida. Altri passi della serie ricordano i lavori di Barocci, Bassano, Parmigianino, Durer.
Bibl: Hollstein 12
mm 471X351 -
Lotto 401 Francesco Paolo Michetti
(Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 83. (rif. 33) cm 20x30, con cornice cm 31x41 -
Lotto 402
- TITOLO: Veteres de re militari scriptores quotquot extant, nunc primâ vice in unum redacti corpus. 1. Flavii Vegetii Renati institutorum rei militaris libri 5. 2. Sexti Julii Frontini strategematum & strategeticôn libri 4. 3. Claudius Aelianus de instruendis aciebus. 4. Modestus de vocabulis rei militaris. 5. Polybius de militia & castrametatione Romanorum. 6. Aeneae poliorceticus, seu de toleranda obsidione. 7. Incerti auctoris, de re militari opusculum, quod M. Tullio Ciceroni vulgò inscribitur. Accedunt 1. Godescalci Stewechii viri Cl. elaboratissimus in Fl. Vegetium commentarius. 2. Ejusdem conjectanea, Francisci Modii notae in Sex. Jul. Frontinum. 3. Petri Scriverii in Fl. Vegetium & Sex. Jul. Frontinum animadversiones
AUTORE: Vegetius Renatus, Flavius
ANNO: 1670
TIPOGRAFIA: Vesaliae Clivorum : ex officina Andreae ab Hoogenhuysen
DESCRIZIONE: Testo latino in tutto. Tre parti in una. [42] + 510 pp. + incisione pieghevole. [6] + 500 pp. 551-604 pp, illustrato + [50] + 78 pp. Molto stretto, luminoso e nitido. Alcune annotazioni a margine dell'epoca. Copertina rigida molto buona in pergamena coeva con titolo in inchiostro leggibile al dorso.
· \1!
· \2!: God. Stewechii Commentarius, ad FlavI VegetI Renati libros, de re militari. Nunc primùm figuris aeneis illustratus. Cui accedunt loca aliquot a Francisco Modio Brug. in Sexto Julio Frontino notata
· \3!: Petri Scriverii Correctionum militarium liber; sive animadversiones in Vegetium de re militari. Primum ex intervallo 25. annorum recensitae atque auctae, & nunc recusae
Storia. L'Epitoma rei militaris (conosciuta anche come De re militari o con il titolo italiano di "L'arte della guerra") è un'opera latin ascritta da Publio Flavio Vegezio Renato verosimilmente nella prima metà del V secolo. L'intento che l'opera si propone è quello di porre rimedio alle difficoltà della macchina militare imperiale attraverso il recupero di schemi tattici e strategici tratti dal repertorio della gloriosa tradizione dell'antica Roma. È dedicata all'imperatore regnante, non specificato, il quale ne aveva sollecitato la continuazione dopo la presentazione del primo libro, che nelle intenzioni originali dell'autore avrebbe dovuto essere l'unico. La data di redazione è incerta: fu scritta certamente dopo il 378 (terminus post quem), anno della battaglia di Adrianopoli e morte dell'imperatore Valente, che viene citato come divus nel testo, e prima del 450 (terminus ante quem), anno a cui si riferisce la data consolare di una recensione di Flavio Eutropio, ricordata nei manoscritti. Controversa anche l'identificazione dell'imperatore a cui il testo si riferisce: Teodosio I, Valentiniano III o, forse più verosimilmente Teodosio II.
Successo postumo. L'opera fu enormemente celebre nel Medioevo e ne sono sopravvissuti oltre 200 manoscritti. Uno dei primi volgarizzamenti conosciuti risale al XIV secolo (attribuita a Bono Giamboni), e fu in seguito tradotta anche in inglese, francese, catalano, spagnolo, ceco e yiddish, ancora in epoca precedente all'invenzione della stampa. La prima edizione tipografica fu l'incunabulo stampato a Utrecht nel 1473, e ancora nel XV secolo seguirono edizioni a Colonia, Parigi, Roma e Pisa. Fu base dell'educazione militare fino a Carl Von Clausewitz e la conobbero Federico il Grande e Napoleone. Ha esercitato influenza anche in campo politico e letterario e fu apprezzata da Tommaso d'Aquino e da Niccolò Machiavelli. Nel libro "La via degli dei" di Harry Harrison viene citata come opera di riferimento per la costruzione delle macchine da guerra romane.
COMPLETO: sì -
Lotto 403
- BRUZEN LA MARTINIERE M.
Verlag: chez J.B. Pasquali,, A Venise,, 1737
Dieci parti legati legati in 8 volumi in-folio (cm. 35,5), pp. oltre 6.000 complessive. Frontespizi in rosso e nero con grande vignetta centrale in xilografia. Solida legatura coeva in piena pergamena rigida, dorsi a piccoli nervi con titoli in oro su tasselli. Tagli rossi. Esemplare genuino e ben conservato. Da segnalare due difetti: Manca la copertura in pergamena dei piatti del primo volume e sono state asportate le prime 16 pagine dell'ottavo volume. Opera interessante e non comune che rappresenta il primo tentativo di ridurre la geografia mondiale ad una catalogazione enciclopedica. Ogni località conosciuta è minuziosamente descritta secondo le conoscenze del tempo. L'autore fu geografo reale e, nella sua vasta produzione letteraria, la presente opera viene segnalata come il suo maggiore contributo scientifico alla cultura settecentesca.
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Lotto 404
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NEWTON ISAAC.PHILOSOPHIÆ NATURALIS PRINCIPIA MATHEMATICA. AUCTORE ISAACO NEWTONO, EQUITE AURATO. EDITION ULTIMA, AUCTIOR ET EMENDATIOR.
Anno pubblicazione: 1714
Editore: Sumptibus Societatis
Luogo di pubblicazione: Amstælodami
Note Bibliografiche:
In 4° (mm 260x205). Pagg. (28), 484, (8). Frontespizio in rosso e nero con vignetta allegorica in rame, con putti e motto "Vis Unita Major". Firma di possesso non identificabile; una tavola ripiegata in rame f.t. raffigurante l'orbita della cometa, che secondo le tesi di Newton poteva essere non solo ellittica, ma anche iperbolica e parabolica. Centinaia di diagrammi silografici nel testo. Alle prime carte dedica a Carlo II, segue un poemetto di E.D. Halley a Newton e due prefazioni di Newton, datate "Londini, May 8 1686" e "Mar. 28 1713"; poi la prefazione editoriale curata da Roger Cotes professore di astronomia e filosofia sperimentale del Trinity College, datata "Cantabrigiae Maii 12. 1713" e infine lo "Index Capitum totius operis". Pergamena rigida coeva con unghie, titolo su tassello in oro al dorso, tagli blu. Seconda edizione, prima tiratura di Amsterdam (una seconda olandese fu pubblicata nel 1723) editata mentre Newton lavorava ancora ai suoi studi, redatta sulla seconda del 1713, la prima a contenere lo "Scholium generale" scritto in risposta alle obiezioni di Berkeley e Leibniz, ma rivista e corretta interamente ad Amsterdam; appaiono per la prima volta aggiunte e correzioni dell'A. ed anche le incisioni vengono eseguite e aggiunte apposta per questa edizione.
L'opera è suddivisa in tre libri, nei primi due tratta del moto dei corpi e dei mezzi di contrasto, quali aria e acqua; nel terzo libro, chiamato Sul sistema del mondo, Newton espone la legge di gravitazione universale che agisce, secondo l'A. in ogni luogo e per ogni corpo.
Nei Principia Newton compie l'unificazione tra la fisica galileiana e l'astronomia di Keplero. Infatti lo scienziato inglese riconduce a un'unica causa la legge di gravitazione universale le leggi di Keplero e quelle della caduta dei gravi. Questo risultato ha un'importanza cruciale in quanto Newton unifica i moti del cielo e della terra aprendo così la via a una moltitudine di applicazioni che saranno sviluppate da molti altri scienziati in avvenire. Celebri sono le teorie dei moti lunari, delle maree e dei pianeti.
Bell'esemplare che presenta lievi tracce d'ossidazione internamente e lievi fioriture.
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Lotto 405 Francesco Paolo Michetti
(Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 91. (rif. 41) cm 38x31; con cornice cm 52x45 -
Lotto 406
- TITOLO: La politica di Aristotile ridotta in modo di parafrasi dal reuerendo M. Antonio Scaino da Salo. Con alcune annotationi e dubbi.
AUTORE: Scaino, Antonio
ANNO: 1578
TIPOGRAFIA: In Roma : nelle case del Popolo Romano
DESCRIZIONE: 4° (cm 16,2 x 22) – 2 parti insieme – carte (22) – 232; 67 - 1 bianca, stemma del dedicatario Giacomo Boncompagni sui front. e in fine. Solida ed elegante legatura settecentesca in piena pelle maculata – dorso a 4 nervi con ampi fregi e titolo oro su tassello – tagli azzurri – piccoli difetti ma bella legatura. Aloni scuri e tracce di bruciatura al frontespizio e nelle 13 carte successive – tracce di tarletti restaurati nel margine superiore bianco delle prime 14 carte – minuscoli tarletti puntiformi lontani dal testo nel margine interno di tutto il volume – tarli più vistosi nelle ultime 10 carte e nelle prime 32, raggiungono il testo con perdite irrisorie - tracce di umidità nel margine interno bianco delle ultime 70 carte comunque. Buon esemplare ben legato.
· I Sei discorsi iniziano con proprio front. a c. a1r
· Iniziali e fregi xil
· Stemma del dedicatario Giacomo Boncompagni sui front. e in fine.
COMPLETO: sì
cm 16,2x22 -
Lotto 407
- TITOLO: Dizionario istorico, teorico, e pratico di marina di monsieur Saverien tradotto dal francese
AUTORE: Saverien, Alexandre
ANNO: 1769
TIPOGRAFIA: In Venezia : nella stamperia di Gio. Battista Albrizzi q. Giorolamo
DESCRIZIONE: [4], xix, [1] 78, [2], 470, [2] p., IX c. di tav. : ill. ; 4º. mezza pergamena moderna e angoli, pp. XX, 470. (Alla fine: Vocabolario Francese - Italiano e Italiano - Francese, dé termini di marina, coll'aggiunta del Termine vernacolo Veneziano ove è diverso dal comune in Italia). Antiporta, (Luca Carlevaris inv. & Ioseph Baronus incid.), frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta allegorica di Venezia, un finale, una bella testata e 9 belle tavole incise in rame, di bandiere, vascelli ecc. Tavole dalla V alla IX staccate dal libro ma presenti.
· Segn.: a-c4 A-K4 ²A-3N4 3N4 bianca
· Vignetta calcogr. sul front.
COMPLETO: sì -
Lotto 408 Giulio Bonasone
(Carpi, 1498 - Bologna, 1576) - Stampa raffigurante S. Girolamo addormentato sulla destra,di fronte un giovane indica in cielo la Madonna e il Bambino.
Condizioni: bella prova rifilata ai margini, resti di unprecedente montaggio al verso.
Reference: Bartsch 62, TIB 62 ii/ii mm 360x240