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È passato più di un secolo da quando gli artisti delle avanguardie francesi e tedesche scoprirono quella che veniva definita “art nègre”. Al giorno d’oggi si contano numerose esposizioni temporanee di arte africana e sempre più vengono apprezzati i canoni di un’espressione artistica definita ancora da molti come tribale o primitiva.
L’opera d’arte africana ha quasi sempre una funzione specifica, spesso utilizzata in rituali religiosi o sociali, con molteplici canoni estetici ed espressivi e rispetta una precisa iconografia a seconda del gruppo etnico da cui proviene. L’artista africano crea all’interno dei canoni figurativi della propria tradizione, discostandosi dalla percezione propria dell’immaginario occidentale secondo la quale il continente africano sia un’unica entità.
In passato gli artisti africani si sono prevalentemente espressi attraverso la scultura. I principali soggetti sono relativi alla figura umana: antenati, spiriti o divinità che vigilano e favoriscono le attività dell’uomo e delle comunità, proteggendole da forze malefiche.
L’arte africana rappresenta un universo da scoprire, nelle sue molteplici forme. I pezzi qui rappresentati fanno parte di una eterogenea collezione privata, assolutamente non esaustiva della pluralità dei linguaggi e delle etnie.