Dipinti Antichi
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Lotto 1 Scuola veneto-cretese, sec. XVII
L'ALBERO DI JEFTE
olio su tavola, cm 85,5x125
alcuni danni
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Lotto 2 Maniera della pittura fiamminga tra Cinquecento e Seicento
PRECEPTUM V. NON OCCIDES
olio e tempera con inserti di madreperla su tavola, cm 44x60 senza cornice
al recto iscritto “Ju.Gan.s fe” e sul plinto iscritto “PRAECEPTUM V. NON OCCIDES”
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Lotto 3 Pittore tardo-manierista emiliano, sec. XVI
GESÙ TRA I DOTTORI NEL TEMPIO
olio su tavola, cm 72x60 senza cornice
Il dipinto qui proposto presenta affinità stilistiche e compositive con le opere di Giovanni Francesco Bezzi detto Nosadella (Bologna 1530 ca.-1571), allievo di Pellegrino Tibaldi. In particolare, taluni richiami alla pittura nordica, l’uso di una vivace cromia e la composizione dal ritmo ascensionale della nostra opera si possono ritrovare anche in quelle di Nosadella, come la Circoncisione di Gesù, già asta Christie’s, 9 gennaio 1981, lotto 77 e la Presentazione nel Tempio dell’Allen Memorial Art Museum di Oberlin. Si possono rintracciare somiglianze nei tipi fisionomici della nostra opera con la Presentazione al Tempio, in cui ricorrono gli stessi volti di vecchi con barba, e con la Circoncisione, in cui la figura al centro della composizione nell’ultimo gruppo in alto è affine al personaggio all’estrema destra con copricapo rosso del nostro dipinto e ancora la figura di spalle seduta su uno sgabello al centro della Circoncisione è in stretta relazione con il personaggio con turbante in basso a sinistra della nostra tavola.
Talune tangenze si possono inoltre riscontrare con le due pale della Pinacoteca di Cento, la Caduta di Cristo condotto al calvario e La circoncisione di Gesù Bambino, riferite a un pittore Manierista nordico (attivo a Roma tra XVI e XVII secolo), un tempo attribuite a Orazio Samacchini.
Bibliografia di riferimento: J. Winckelmann, Giovanni Francesco Bezzi detto Nosadella, in V. Fortunati, Pittura bolognese del ‘500, II, Bologna 1986, pp. 457-474; F. Gozzi, La Pinacoteca Civica di Cento, catalogo illustrato, Bologna 1987, cat. 154-155, p. 102.
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Lotto 4 Scuola fiamminga, inizi sec. XVII
SAN GEROLAMO IN UN PAESAGGIO
olio su tavola parchettata, cm 107x76
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Lotto 5 Scuola spagnola, sec. XVI
SAN BERNARDINO IN UN PAESAGGIO
olio su tavola, cm 121x84,5 senza cornice
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Lotto 6 Scuola fiamminga, fine sec. XVI
ADAMO ED EVA
olio su tavola, cm 128,5X99 senza cornice
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Lotto 7 Scuola fiamminga, secc. XVI-XVII
MADONNA CON BAMBINO
olio su tela, cm 51x37
Il dipinto riprende dall'esemplare di Jan Gossaert detto Mabuse, Staatliche Museen zu Berlin, Gemaldegalerie
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Lotto 8 Attribuito a Francesco Granacci
(Villamagna (Volterra) 1469-1543)
ALTAROLO RAFFIGURANTE NELLA PARTE CENTRALE LA VERGINE ADORANTE IL BAMBINO, ALL’INTERNO DEGLI SPORTELLI LATERALI SAN PIETRO MARTIRE E SANTA CATERINA DA SIENA, ALL’ESTERNO ANGELO ANNUNCIANTE E VERGINE ANNUNCIATA DIPINTI A MONOCROMO
altarolo portatile ad olio su tavola centinata con cornice in legno laccata e dorata con gradino, cm 37x42,5 aperto; cm 37x21,5 chiuso
al recto sul gradino iscrizione dipinta in ora “VERBUM CARO FACTU EST”
sul retro iscrizione a matita e vecchia etichetta relativa alla provenienza
Provenienza: collezione Lord Ashburham, Ashburnham Place, Battle (Sussex);
collezione Innocenti, Roma
Questo trittico che faceva parte della collezione di Lord Ashburnham ad Ashburnham Place a Battle (Sussex), rappresenta un raro esempio di altare portatile della fine del Quattrocento, paragonabile a pochi altri esempi della fine del Quattrocento inizi Cinquecento, come quello mutilo di Fra Bartolomeo, conservato agli Uffizi. -
Lotto 9 Pittore fiorentino, sec. XVI
MADONNA CON BAMBINO
olio su tavola, cm 59x43,5
sul retro: antico timbro a ceralacca; un frammento di vecchia etichetta con iscrizione a bistro parzialmente leggibile e altra etichetta con iscrizione in francese nella quale l’opera viene riferita ad Andrea Verrocchio.
Questa raffigurazione della Madonna con Bambino, per l’essenzialità compositiva ed esecutiva si richiama agli esempi della pittura fiorentina del primo Cinquecento e a maestri toscani come Fra Paolino da Pistoia.
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Lotto 10 Andrea Piccinelli detto Andrea del Brescianino
(Documentato a Siena tra il 1506 e il 1524, a Firenze nel 1525)
MADONNA COL BAMBINO E SAN GIOVANNINO IN UN PAESAGGIO
olio su tavola, cm 72,5x57
sul retro due bolli in ceralacca con monogramma
Corredato da attestato di libera circolazione
L'opera è corredata da parere scritto di Michele Maccherini, Siena, 22 luglio 2011, il quale riferisce l'opera al Brescianino.
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Lotto 11 Pittore manierista fiorentino, sec. XVI
SAN GIOVANNI BATTISTA
olio su tavola, cm 79x53,5
Il dipinto presenta affinità stilistiche con le opere di Giovanni Antonio Sogliani (Firenze 1492-1544) e Pier Francesco Foschi (Firenze 1502-1567).
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Lotto 12 Francesco Brina
(Firenze 1540-1586)
MADONNA COL BAMBINO E SAN GIOVANNINO
olio su tavola, cm 75x65
sul retro iscrizione stampigliata “RIDOLFO GHIRLANDAIO”
Provenienza: collezione privata, Montecatini
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Lotto 13 Seguace di Vincent Sellaer, fine sec. XVI-inizi XVII
ALLEGORIA DELLA VANITAS CON NARCISO SULLO SFONDO
olio su tela, cm 39,5x64
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Lotto 14 Pittore tardo-manierista, sec. XVI
VENERE DISARMA CUPIDO
olio su pergamena, cm 59,5x39,5
Il dipinto presenta elementi stilistici che si riconducono alla cultura artistica emiliana del tardo Cinquecento ma anche affinità con la cultura del nord Europa.
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Lotto 15 Andrea della Robbia
(Firenze 1435-1525)
ANGELO IN PREGHIERA (MEZZA FIGURA); 1515 circa
rilievo scontornato in terracotta invetriata, cm 47x28,5
Provenienza: eredi Carlo De Carlo, Firenze;
Casa d’aste Semenzato, Firenze, 18-19 ottobre 2000, lotto 117;
collezione privata, Firenze -
Lotto 16 Manifattura di ambito robbiano, 1550-1600 circa
FIGURA MULIEBRE INCORONATA
FIGURA VIRILE LAUREATA
due medaglioni in terracotta invetriata con ghirlanda, diam. cm 97 ciascuno
(2)
Provenienza: già collezione Carmichael, Londra
Bibliografia: G. Gentilini, I Della Robbia: la scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze 1992, p. 486; A. Bellandi, in I Della Robbia e l’arte nuova della scultura invetriata, catalogo della mostra di Fiesole, 29 maggio-1 novembre 1998, a cura di Giancarlo Gentilini, Firenze 1998, p. 379 cat. VII.8 a, b. -
Lotto 17 Scuola senese, secc. XVI - XVII
ANGELI REGGICANDELABRO
coppia di sculture lignee policrome e dorate, alt. cm 68 ciascuno
(2)
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Lotto 18 Seguace di Domenico Beccafumi, sec. XVI
SANTO CHE LEGGE CON UN LIBRO APERTO
scultura lignea policroma e dorata con piccola base in legno moderna, alt. cm 57, appoggiata su una base in marmo sbrecciato nero su base a forma di plinto in legno dorato e intagliato a motivo di palmette e conchiglie, cm 17x30,5x26,5
danni e mancanze
Provenienza: eredi Carlo De Carlo, Firenze;
Casa d’aste Semenzato, Firenze, 18-19 ottobre 2000, lotto 117;
collezione privata, Firenze
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Lotto 19 Attribuito ad Antonio Susini
(Firenze, attivo dal 1580-1624)
CRISTO RISORTO
scultura in bronzo, alt. cm 41 su base moderna in marmo nero venato, alt. cm 20
Opera notificata con decreto della Regione autonoma della Valle d'Aosta, 9 ottobre 2000
Come da relazione circostanziata depositata agli atti a cura del dott. Mario Scalini, allora storico dell’arte della Soprintendenza per Beni Artistici e Storici delle Province di Firenze, Pistoia e Prato, stabilisce trattarsi di manifattura fiorentina attribuita ad Antonio Susini, morto a Firenze 1624, dell’ultimo quarto del XVI secolo, inizio del XVII, raffigurante il Cristo risorto, in bronzo, a patina scura su base in marmo nero moderna. (…) “Il manufatto appare di bella qualità, dalla rinettatura piuttosto rapida ed incisiva e dalla rappresentazione a tutto tondo si suppone la sua destinazione quale coronamento di ciborio. Il modello, a monte, per la struttura fisica del Cristo, viene ricondotto al Portacroce della “Minerva” del Michelangelo mentre per il bilanciamento della figura è fortemente debitore del Mercurio di Giambologna”.
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Lotto 20 Da Donatello
CROCIFISSIONE
bassorilievo in stucco, cm 90x65
Copia dall'originale di Donatello, Museo del Bargello, Firenze
Corredato da parere scritto di John Pope Hennessy, 4 maggio 1988 e di Federico Zeri, 7 ottobre 1988.
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Lotto 21 Scuola emiliana, secc. XVII-XVIII
LA PIETA' CON UN ANGIOLETTO
gruppo in terracotta policroma, alt. cm 30
alcuni danni
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Lotto 22 Da Pierino da Vinci
PISA SOSTENUTA DA COSIMO I
gesso patinato, cm 60x42
Copia dall’originale di Pierino, Pinacoteca Vaticana, Roma
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Lotto 23 Scuola bolognese, fine sec. XVII-inizi XVIII
LA VERGINE E UN ANGELO
gruppo in terracotta policroma, alt. cm 25
siglato "GP"
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Lotto 24 Scuola Italia settentrionale, inizi sec. XVIII
GIOVANE PELLEGRINO INGINOCCHIATO
GIOVANE DONNA CON CESTA DI VIVANDE
due piccole sculture lignee con tracce di policromia, alt. cm 20 ca ciascuna (2)
danni