Asta di Antiquariato e Pittura del sec.XIX I parte
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Lotto 0025 Due candelieri Luigi XVI in argento finemente sbalzato sec.XVIII
h.cm.32 -
Lotto 0026 Antico portareliquario in argento sbalzato Genova sec.XVIII custodia coeva in marocchino con stemma nobiliare
reliquario h.cm.35 -
Lotto 0027 Placca in rame sbalzato e dorato cornice lignea coeva Venezia sec.XVII
cm.14x20 -
Lotto 0028 Doccione scultura in pietra Siena sec.XV
l.cm.75 -
Lotto 0029 Scuola romana sec.XVI Ercole e il cinghiale scultura in marmo statuario (mancanze)
cm. 23x47 -
Lotto 0030 'Animali da cortile' tempera su pergamena sec.XVIII
cm. 23x19 -
Lotto 0031 Grande mortaio in bronzo dorato con manici sec.XVIII
diam.cm.30xh.30 -
Lotto 0032 CARLONE GIOVANNI BATTISTA (1603-1684)
La predica di Gesù ai Dottori
Olio su tela
129 x 153 cm
Provenienza: Genova mercato antiquario ora collezione privata
L'affresco della zona absidale dell'Annunziata venne commissionata dalla
famiglia Lomellini inizialmente all'Ansaldo che però morì nel 1638 quindi al
Benso intorno al '40 che vi lavorò dal '40 al '47.La parte inferiore degli affreschi
venne poi completata da G.B. Carlone con le figure dell'affresco di sinistra
rappresentante la presentazione di Gesù al tempio. Vent'anni più tardi nel 1670 -
come indica la data sulle pagine del libro aperto sul pavimento sul primo piano a
destra - il Carlone realizzò la scena di destra con la Predica di Gesù ai Dottori.
L'opera ha misure e definizione formale tali da suggerire che si trattasse non tanto
di un bozzetto o prima idea del pittore per ideare la composizione quanto
piuttosto un modello finito quindi presentato ai Lommellini per ricevere l'ultimo
benestare alla commissione dell'opera secondo una prassi operativa tipica
del Carlone: si confrontino ad esempio i modelletti per San Siro conservati alla
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola o quelli per la Cappella di Palazzo Ducale
recentemente esposti alla mostra 'Genova nell'Età Barocca'. Nel caso proprio
delle opere preparatorie per gli affreschi della Cappella Ducale la mostra ha
consentito di accostare due opere - un bozzetto quasi monocromo e di misure
ridotte (49 x 67 5) e un modelletto altrimenti definito e di misure maggiori (121 x
87) - chiarendo così il procedere del pittore per le opere in grande.
Un 'quadro traverso di disputa di Nostro Signore con li dottoi alto p. 3 e largo p.
6 di Gio. Batta Carlone' è menzionato in un documento del 17 giugno 1700 in
occasione della divisione dei beni di Pier Francesco Lomellini tra i suoi cinque
nipoti dopo la sua morte avvenuta l'11 aprile dell'anno prima. Nel rendere noto
questo documento il Belloni (1988 p. 246) ricorda dell'esistenza di due bozzetti
per l'affresco: uno in collezione privata - con ogni probabilità il nostro - e uno
nella chiesa di Santa Zita. Le dimensioni indicate per il dipinto decisamente più
ridotte rendono difficile l'identificazione con quello della collezione: siamo
quindi di fronte ad un altro tro caso analogo a quello per la Cappella di Palazzo
Ducale in cui il pittore realizzò più studi per l'importante opera che si accingeva
a realizzare.
Le varianti rispetto all'affresco sono minime e riguardano quasi unicamente le
architetture e indubbia appare per il Carlone l'ispirazione ad una composizione
dell'Ansaldo illustre precedente per il Carlone. La fonte d'ispirazione per la
composizione fu per Ansaldo prima e per Carlone poi un dipinto del Veronese -
oggi al Prado - documentato dalle fonti in casa Contarini a Padova (RIDOLFI
1648). Ciò viene esplicitato da un disegno reperito dalla Newcome tra gli
anonimi e da lei attribuito al Carlone dove chiari sono i riferimenti alla tela
veronesiana come pure alla composizione su tela e ad affresco del Carlone
(Cfr. NEWCOME in Firenze 1989). La studiosa non esclude che il Carlone abbia
visto direttamente il dipinto veneto o comunque ne sia venuto a conoscenza
attraverso una copia eseguita dal figlio Giovanni Andrea documentato a Padova. Il
disegno così come l'affresco differiscono dal bozzetto soprattutto nelle
'quadrature' suggerirebbe alla Newcome l'ipotesi assai probabile che le
architetture del coro dell'Annunziata spettino al pennello del Benso mentre al
Carlone si debbano le sole figure.
Bibliografia specifica:
BELLONI 1988 p. 245; NEWCOME in Firenze 1989 pp. 99-102 fig. 59 ;
ORLANDO in Allgemeines Künstlerlexikon in c.d.s.
cm. 153x129 -
Lotto 0033 Coppia di candelieri in cristallo e bronzo dorato sec.XIX
h.cm.36 5 -
Lotto 0034 Luigi Bevilacqua (tessitore a Venezia) dodici metri di velluto sdrucito color salmone
h.cm.64 -
Lotto 0035 Luigi Bevilacqua (tessitore a Venezia) sedici metri di velluto sdrucito giallo
h.cm.60 -
Lotto 0036 Scuola fiamminga sec.XVIII 'Porto animato' olio su tavola palchettata
cm. 76x58 -
Lotto 0037 Coppia di comodini a calice in mogano pianetti in marmo giallo Siena (restaurati) Lucca inzi sec.XIX
diam.cm.x43 h. 85 -
Lotto 0038 Scuola napoletana sec.XVII 'Fanciullo tra i fiori' olio
cm. 62x127 -
Lotto 0039 Importante secretaire Luigi XVI a due sportelli e calatoia lastronato e finemente intarsiato in legni esotici e di frutto Lombardia II metà sec.XVIII
cm. 107x42 h. 155 -
Lotto 0040 Piccolo piatto in maiolica bianca e blu decoro a tappezzeria con stemma nobiliare in giallo marca Stemma Savona II metà sec.XVII
diam.cm.17 -
Lotto 0041 Coppia di piatti in ceramica decorati in ocra uno f.to Jaques Boselly Savona fine sec.XVIII
diam.cm.25 -
Lotto 0042 Due versatoi in ceramica decorazione a tappezzeria in blu su fondo bianco marca Stemma Savona sec.XVIII
h.cm.27 e 25 -
Lotto 0043 Scuola francese sec.XVIII 'Ritratto di giovane con armatura' olio
cm. 66x87 -
Lotto 0044 Scuola fiamminga sec.XVII 'Paesaggio animato con figure' olio
cm. 138x92 -
Lotto 0045 Armadio Luigi XV in noce a due sportelli decorati con pellacce Genova metà sec.XVIII
cm. 162x66 h. 255 -
Lotto 0046 Scuola genovese fine sec.XVII 'Storie della vita della Vergine' quattro olii
cm. 20x25 -
Lotto 0047 Scuola veneta sec.XVII 'Madonna con Bambino circondata da Santi' olio
cm. 62x75 -
Lotto 0048 Putto in legno intagliato laccato e dorato poggiante su base a roccaille Genova sec.XVIII
h.cm.53