Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche
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Lotto 169 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Veduta per Angolo dello stesso Candelabro
Prova d'autore, stampata su carta vergata coeva, ampi margini, raffigurante un prezioso candelabro. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli nitidi. In ottime condizioni, con pieghe consuete e qualche lieve segno, piccoli fori sul margine superiore dovuti alla rilegatura del volume. Dalla serie “Vasi e Candelabri (…)” disegnata ed ideata da G.B. Piranesi, stampata dal suo figlio Francesco. Edizione precedente rispetto a quella presente nel Catalogo Ficacci.
Senza dubbio Giovanni Battista Piranesi fu uno dei più importanti incisori del XVIII secolo, anche se fu noto come architetto e archeologo. Fu il più grande incisore del periodo da Rembrandt a Goya. Le generazioni successive a lui hanno continuato a immaginare la magnificenza dell'Antica Roma come ritratta dal artista in "Vedute".
Riferimenti:
L. FICACCI, Piranesi, Le acqueforti complete, Taschen, p.659, fig. 844;
A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72.
80.8 x 56.5 -
Lotto 170 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Vaso antico di marmo che si vede nel Museo Capitolino
Prova d'artista, stampata su carta vergata antica, ampi margini, raffigurante un “antico vaso in marmo del Museo Capitolino” come evidenziato nella nota in alto. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli netti, dedicata a “Sir Roberto Udny, English Chevalier”. Firmata su lastra “Cavaliere Piranesi del. ed. inc. " in basso a sinistra. Condizioni molto buone, carta leggermente usurata, macchie normali e fioritura, con un segno sul margine inferiore.
79.5x58.5 (foglio), 53.5 x 38.8 (immagine) -
Lotto 171 Raffaello Morghen ( 1753-1833)
Lorenzo il Magnifico riceve la Virtù
tratta dagli affreschi di Cecco Bravo a Palazzo Pitti-Firenze, edita nel 1780 a Firenze
incisione a bulino
39,6 x 64 cm
in generale prova molto bella con foglio rifilato al margine della lastra, restauri -
Lotto 172 Jacques Chereau (1688-1776)
Vertumno e Pomona
dalle Metamorfosi di Ovidio, tratta dal dipinto di François Marot (1666-1719) stampata a Parigi 1780 ca.
Pomona, splendida ninfa dei boschi, passava le sue giornate curando i frutteti e il giardino, ignorando i numerosi pretendenti che si presentavano per corteggiarla. Uno di questi era il Dio Vertumno, che governando il succedersi delle stagioni, aveva il potere di cambiare aspetto. Così dopo aver invano provato numerose sembianze per conquistare l’amore di Pomona, decise di assumere quello di una anziana dal carattere gentile, che lodò la bellezza di Vertumno e persuadendola dell’amore che lui provava per lei, riuscì a conquistarla
incisione a bulino
27,5 x 34 cm
foglio rifilato alla matrice incisa -
Lotto 173 Joseph Franz Friedrich de Goz (1754-1815)
Le Meprisant du moderne
Acquaforte realizzata nel 1784 da un artista di scuola tedesca, Joseph Franz Friedrich de Goz, o von Goez (1754-1815).
Firmata su lastra al margine inferiore sinistro, datata su lastra in basso a destra (poco leggibile, sotto il bassorilievo). In condizioni molto buone, salvo normale fioritura, ingiallimento e qualche lieve scolorimento della carta.
Questa è una rarissima acquaforte, in inchiostro terra di Siena bruciata, con un soggetto satirico: un nobile anziano ed elegante disprezza le opere d'arte moderne.
30.8 x 23.2 (foglio), 22 x 15.5 (immagine) -
Lotto 174 Luigi Tadolini (1758-1823) da Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima, 1734 – Bologna, 1802)
CAPRICCIO DI TESTE
Studi di teste maschiili e femminili 5 tavole
Esemplari marginosi ed in perfetto stato di conservazione.
Acquaforte, 215x305mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 175 Clemente Maria Nicoli ( 1753-1811)
VISIONE DI SAN FRANCESO
Francesco in ginocchio con il Bambino in braccio di fronte alla Madonna in gloria. In primo piano a destra un Santo con teschio in mano. Bell’impressione, ottimo stato di conservazione.
Acquaforte puntinato e matita, 260x210mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 176 Robert De Launay (1749-1814)
L'Acte d'Humanité
Opera incisa da Robert De Launay, dal disegno di Jean De Fraine, nel 1786. Acquaforte su carta. Iscrizioni in francese comprendo i nomi di disegnatore e incisore, titolo e una descrizione dettagliata della scena rappresentata. Buone condizioni. Passepartout incluso.
Impressione molto fresca e antica, rappresentante una signora in visita ad una famiglia. Il padre della famiglia è malato, a letto, circondato dai bambini. Gli altri membri mostrano la loro disperazione. Pubblicata sul Journal de Paris, il 17 luglio 1786, la stampa fu ispirata da un aristocratico che aiutò una famiglia indigente, vivente in un villaggio vicino al suo castello in Piccardia (Francia).
Robert De Launay (1749-1814) fu un incisore e incisore francese.
30 x 33.5 (foglio), 32.5 x 48 (passepartout) -
Lotto 177 Stafano Tofanelli (1752-1812)
La danza delle Ore: "Ludimus. Interea celeri nos ludimor hora"
da un dipinto di Nicolas Poussin, oggi nella Wallace Collection di Londra, stampata da Raffaello Morghen (1758-1833) a Roma, 1787. Bellissima rappresentazione delle Ore raffigurate come giovani danzanti di fronte alle Età della vita, un'erma bifronte e un vecchio alato che suona la lira, mentre due puttini seduti in basso giocano uno con delle bolle di sapone e l'altro con la clessidra, a significare la fugacità del tempo e delle cose terrene. Sovrasta la scena il magnifico carro di Apollo con il cerchio del Sole, che simboleggia il movimento costante dell'Universo.
acquaforte
65 x 56,5 cm
Buone condizioni generali con restauri e mancanze ai bordi -
Lotto 178 Abraham Girardet (1764 - 1823)
Pacte Fédératif des Français
Opera d'arte originale realizzata da Abraham Girardet nel 1790. Acquaforte su carta. Passepartout incluso. Buone condizioni.
24 x 38 (foglio), 32 x 40.5 (passepartout) -
Lotto 179 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di sei teste e un cane
Bellissima acquaforte su carta, con interventi a puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736 - 1810). Firmata su lastra al margine inferiore destro “De Boissieu”. In condizioni molto buone, salvo alcuni segni del tempo, una piccola piega sul margine sinistro, alcune sporadiche macchie minori e lieve fioritura ai margini, che non pregiudicano l'immagine.
Sei ritratti di uomini e un profilo di cane, disegnati in diverse scale e con diversi gradi di finitura, sono incisi con un'incredibile maestria, acquisendo la dignità di sette diverse opere d'arte con la stessa passione e fatica.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
30 x 23.5 -
Lotto 180 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di cinque ritratti maschili
Acquaforte su carta, con interventi a puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu. Firmata su lastra in basso a sinistra "De Boissieu f.".
La stampa di questo antico maestro è caratterizzata dalle impressioni fresche, linee rapide e ampie sfumature di nero. In ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento della carta sui bordi, alcuni segni del del tempo e lieve fioritura sui margini. Questi piccoli difetti non pregiudicano la bellezza di questa stampa.
Rappresenta cinque studi di teste, dei quali tre sono i profili maschili. I due ritratti in alto sono leggermente rivolti verso sinistra. Ogni ritratto rappresenta un uomo anziano, sdentato e con un grosso naso, e dimostra la superba maestria dell'artista e l'incredibile realismo della stampa. Anche se i soggetti sono disegnati in diverse dimensioni e gradi di finitura, ogni ritratto può essere considerato un'opera d'arte di per sé.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
28.2 x 22.7 (foglio), 20.3 x 17.5 (immagine) -
Lotto 181 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di sei teste
Acquaforte su carta, con interventi in puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736 - 1810). Firmata su lastra in basso a destra “De Boissieu”. Il numero della matrice nell'angolo superiore destro "10". In ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento della carta soprattutto sui bordi e qualche segno del tempo. Tuttavia, la stampa ha conservato la sua bellezza originale.
Sei studi di teste, di quattro uomini anziani, un uomo maturo e una donna con un turbante, sono disegnati in varie dimensioni e con diversi gradi di finitura, nonostante questo mantenendo la unita di sei ritratti individuali. Incisi con una superba abilità tecnica e un'incredibile abilità di disegno.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
29.5 x 23.7 (foglio), 28.3 x 22 (immagine) -
Lotto 182 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di cinque teste
Acquaforte su carta, con interventi a puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736 - 1810). Firmata su lastra in basso a destra “De Boissieu”. In ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento della carta soprattutto sui bordi, qualche segno del tempo e una leggera fioritura sui margini.
Cinque studi di teste, di cui due profili (un femminile e un maschile), sono splendidamente abbozzati con la tecnica della puntasecca, permettendoci di apprezzare la loro fattura. Gli altri tre ritratti più grandi sono molto dettagliati e incisi con una tecnica superba. Quantunque i soggetti siano disegnati in diverse scale e gradi di finitura, ogni ritratto ha la dignità di un'opera d'arte unica. Sul margine inferiore al centro, c'è il ritratto di "Le Père Cotrot, Garçon Teinturier à Lyon", un uomo anziano, sdentato, con un grande naso, leggermente rivolto a sinistra, con una giacca sbottonata sopra il panciotto e un cappello. Questo ritratto realistico mostra tutte rughe del uomo.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
27.5 x 21.7 (foglio), 23.3 x 18.8 (immagine) -
Lotto 183 Incisore anonimo da Van Ostade
Scène de Bistrot
Meravigliosa opera realizzata da un incisore anonimo, dal disegno di fiammingo, Adrian Van Ostade (1610-1685). Acquaforte con interventi al bulino su carta. Una bellissima e realistica scena di una taverna, con commensali ritratti nella loro vita quotidiana, fumando o versando vino, e con donne curiose che guardano e ascoltano le conversazioni degli astanti.
In condizioni generali buone, la stampa ha conservato tutto il suo fascino fino ad oggi. L'immagine è intatta, salvo alcuni scolorimenti. Il foglio presenta fioriture lungo i margini. Compreso un passepartout in cartoncino beige.
32 x 23.8 (foglio), 39 x 30 (passepartout) -
Lotto 184 Pierre Gabriel Berthault (1737 - 1831), da Jacques François Joseph Swebach-Desfontaines ( 1769 - 1823)
Assassinat de Basseville à Rome
Acquaforte incisa da Pierre Gabriel Berthault, dal disegno di Jacques François Joseph Swebach-Desfontaines, nel 1793.
Titolo con didascalia su lastra in basso al centro: "Assassinat de Basseville, à Rome / le 13 Janvier 1793, ou 23 Nivose An Ier de la République". Sotto l'immagine sul margine inferiore, "Swebach Desfontaines onv. Et del. / Berthault sculp.". Questa opera è numerata "N. 76", perché appartiene alla serie "Les Tableaux historiques de la Révolution française".
Pierre-Gabriel Berthault è noto per aver inciso le matrici di questa collezione, in collaborazione col incisore Jean Duplessis-Bertaux. L'opera comprende illustrazioni di eventi piccoli e salienti accaduti durante la Rivoluzione francese, essendo sospesa tra le notizie e la storia. Come celebrazione dei nuovi ideali di fratellanza, giustizia e uguaglianza, "Les Tableaux" divenne immediatamente un punto di riferimento per il giornalismo dell'epoca. Di taglio tradizionale, cioè rappresentante le vedute con molte figure umane, il incisore semplificò le linee per farli immediatamente leggibili al grande pubblico.
In questo caso, la stampa rappresenta l'omicidio di Hugou de Bassville o Basseville (7 febbraio 1743 - 13 gennaio 1793), giornalista e diplomatico francese e protettore dei radicali giacobini a Roma.
In ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento della carta sui bordi e una leggera traccia di ossidazioni sui margini inferiore e destro, oltre la linea marginale della matrice.
Pierre-Gabriel Berthault (Saint-Maur-des-Fossés, 1737 - Parigi, 1831) fu un maestro francese che realizzò incisioni da disegni di Jean-Claude Richard de Saint-Non (noto come l'abate di Saint-Non) e da dipinti di Louis François Cassas. Rappresentò molte vedute dell'Italia e creò le collezioni "Voyage à Naples" e "Voyage pittoresque de la Syrie, de la Palestine et de la basse-Egypte". Prima della Rivoluzione francese, fu famoso per essere l'autore delle "Vues intérieures de Paris" e per i tavoli con prospetti architettonici.
30.6 x 41 (foglio), 23.4 x 26 (immagine) -
Lotto 185 Antoine Carré
La Raison
Litografia acquarellata a mano su carta vergellata, realizzata dal pittore di genere francese, Antoine Carré, da un dipinto dell'artista francese Claude-Louis Desrais, come riportano le iscrizioni su lastra sotto l'immagine: "Dessiné par Desrais / Gravé par Carré". Fu pubblicata da Paul André Basset, come riporta l'iscrizione su lastra sotto il titolo centrale: "A Paris, chez Basset. Md d'Estampes, rue Jacques, au coin de celle des Mathurins. "
Questa stampa raffigura un soggetto allegorico, ricco di simboli. La personificazione della Ragione, rappresentata come una donna con elmo e armatura, accarezza un leone ruggente, appoggiandosi sulla colonna avvolta con un serpente ed un nastro in colori della bandiera francese.
In ottime condizioni, salvo qualche impercettibile macchia ai margini. Compreso un passepartout in cartoncino bianco.
Claude-Louis Desrais (Parigi, 1746 - 1816) fu un pittore e illustratore francese, allievo di Francesco Casanova.
29 x 21 (foglio), 52.5 x 37 (passepartout) -
Lotto 186 Jean-Baptiste Mallet (1759 - 1835)
L'Amour de la Patrie
Litografia acquarellata a mano su carta vergellata, realizzata da Jean-Baptiste Mallet dal disegno di François Marie Beaurain (1768-18 ..), pubblicata dal mercante di stampe Paul-André Basset.
Interessantissima stampa a soggetto allegorico, con il titolo inciso sul margine inferiore al centro e con le iscrizioni su tavola "Beaurain del./ Mallet sculp". Sotto il titolo, l'iscrizione sulla lastra: "A Paris, chez Basset, M.d d'Estampes rue Jacques, au coin de celle des Mathurins".
Questa stampa è molto simile ad un'altra chiamata "L'Amour exprime le Plaisir qu'on trouve à chérir la Patrie" realizzata dallo stesso artista francese.
In ottime condizioni, salvo un leggero scolorimento sull'ultima parola dell'iscrizione, relativa al editore, e qualche lieve macchia all'esterno dell'immagine.
Jean-Baptiste Mallet (Grasse, 1759 - Parigi, 1835) fu un pittore di genere francese, allievo di Simon Julien a Tolone e poi di Pierre-Paul Prud'hon a Parigi. Jean-Baptiste Mallet realizzò gouaches e acquerelli popolari, piccoli ma significativi: oggi queste opere sono vere testimonianze della Société du Directoire e del Primo Impero.
29 x 21 -
Lotto 187 Duchemin
L'Indivisibilité
Litografia acquarellata a mano su carta vergellata, realizzata dal pittore francese, Duchemin, come riportano le iscrizioni su lastra sotto l'immagine: "Desrais del". e "Duchemin sculp".
Questa stampa originale raffigura un soggetto allegorico con una serie di simboli. L'indivisibilità è personificata come un angelo con una spada, un'ascia ed una trave con la bandiera francese. Si appoggia su una stele di marmo, decorata con il bassorilievo rappresentante un pipistrello con spine, tre cuori in fiamme e due mani unite.
In condizioni molto buone, salvo qualche lieve macchia marrone sul margine destro. Questo piccolo difetto non pregiudica l'immagine centrale.
Compreso un passepartout in cartoncino bianco.
29 x 21 (foglio), 20 x 13 (immagine), 52.5 x 37 (passepartout) -
Lotto 188 Jean Jacques Avril (1744-1831) da Jean Jacques François Le Barbier (1738-1826)
CORNELIE MERE DES GRACQUES
L’incisione mostra un episodio della storia romana, Cornelia mostra ad una amica i figli come i suoi più preziosi gioielli. In basso fuori inciso l’iscrizione che dal titolo all’incisione “Cornelie mere des Gracques volia mes bijoux et mes ornaments”. Esemplare in ottimo stato di conservazione.
Acquaforte, 537x430mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 189 James Gillray (1756-1815)
Light Expelling darkness, - evaporation of Stygian exhalations,-or- The SUN of the CONSTITUTION, rising superior to the clouds of OPPOSITION.
incisione di satira politica di James Gillray (1756-1815), pubblicata a Londra nel 1795 da H. Humphrey con bella coloritura coeva. Una delle più interessanti scene umoristiche inglesi, incisa dal maggior autore di questo genere, che è ancora oggi considerato il più influente caricaturista politico di tutti i tempi. Ogni momento storico importante dell'Inghilterra veniva trasformato da Gillray in una "storia" che può sembrare un vero e proprio racconto per immagini, un film raccontato in chiave satirica spesso anche molto forte, con personaggi, vignette e "call out": la luce ( del Governo ) caccia l'oscurità ( dell'opposizione)
dettaglio: al centro della scena vediamo Lord Pitt alla stregua di auriga romano che guida un carro trainato dal leone britannico e dal cavallo bianco di Hannover sopra alle nuvole. Entrambi gli animali si precipitano furiosamente all'inseguimento dell'Opposizione. Uno dei piedi di Pitt poggia su uno scudo che reca l'iscrizione: "Exit Python Republicanus". Alle sue spalle un libro decorato con una lira con la scritta "Magna Charta" e sullo sfondo il disco del "Sole della Costituzione": le lettere ebraiche “Geova” sono circondate dalle parole COMMONS. KING . LORDS. Dietro al carro sulla sinistra due puttini alati mostrano una "Bibbia", e l’ albero genealogico della "successione di Brunswick".
La Giustizia Inglese, guida fluttuando il al carro, mentre rose cadono dai suoi abiti, con la testa quasi coperta e circondata da un nastro: "Honourable Peace, or Everlasting War". In basso a sinistra una mostruosa megera, con serpi sputafuoco tra i capelli ed il nastro "The Whig Club". Sotto al cavallo e leone l’opposizione fugge impaurita: sono Sheridan, Fox e Stanhope, ciascuno dei quali fa cadere un pugnale dalla mano destra sollevata. Durante la fuga si sono lasciati alle spalle tre documenti: "Piano per infiammare i dissidenti in Scozia"; "Un piano per allevare i cattolici in Irlanda" "Jacobin Prophecies for breeding Sedition in England" Nell'abisso sotto le nuvole ci sono tre piccole creature alate: un gufo con la testa di Lansdowne e due pipistrelli con la testa di M. A. Taylor ed Erskine. Sono Lauderdale, il Duca di Norfolk, il Duca di Grafton e Lord Derby. Sulla destra fra le nuvole fuggono tra serpenti e berretti rossi, Lauderdale, con le mani giunte, il Duca di Norfolk che si guarda intorno con apprensione, sopra di lui il Duca di Grafton, e sopra di nuovo Lord Derby, insieme ad un libro: “Irruzione dei Goti e dei Vandali” e una pergamena i cui bordi frastagliati si fondono tra le nubi.
“ Patriotick Propositions” Pace, pace a qualsiasi condizione. Fraternizzazione Sottomissione incondizionata Nessuna legge, nessun re, nessun dio.
E dietro alla “Giustizia” minuscoli sanculotti e navi distrutte, fuggono tra le nuvole.
acquaforte
45,5 x 35 cm (immagine)
incisione molto rara, foglio rifilato ma con margini conservati al minimo, poggiato su carta pesante beige -
Lotto 190 James Gillray (1756-1815)
Begging no Robbery;-i.e.- Voluntary Contribution;-or-John Bull escaping a Forced Loan
Acquaforte di satira politica di James Gillray (1756-1815)
pubblicata a Londra nel 1796 da H. Humphrey con bella coloritura coeva. Divertente scena umoristica inglesi, incisa dal maggior autore di questo genere, che è ancora oggi considerato il più influente caricaturista politico di tutti i tempi. Ogni momento storico importante dell'Inghilterra veniva trasformato da Gillray in una "storia" che può sembrare un vero e proprio racconto per immagini, un film raccontato in chiave satirica spesso anche molto forte, con personaggi, vignette e "call out": la luce ( del Governo ) caccia l'oscurità ( dell'opposizione)
dettaglio: John Bull visto come un corpulento contadino, cavalca attraverso un bosco su un miserabile cavallo, che quasi soccombe sotto il suo peso. Sulla sinistra tra i cespugli il cartello indica "From Constitution Hill" e "To Slavery Slough by Beggary Corner".
Pitt è in ginocchio a terra, e punta Bull con un archibugio sul quale è inscritto "Esercito permanente": è travestito da mendicante con gli abiti laceri e il cappello in terra contente monete ricevute: si rivolge a Bull dicendo
"Buon signore, per amor di carità \" abbi pietà di un povero uomo rovinato; - \ "lascia cadere, se lo desideri, qualche moneta nel cappello, e sarai \ "ricompensato in seguit"
In tasca ha una pistola e dei fogli con scritto "Prestito forzato in riserva" e indica un documento in terra davanti lui: "Umile petizione, per sottoscrizioni volontarie di contributi e nuove tasse, per evitare che i distretti seguano corsi peggiori".
John Bull lascia cadere qualche moneta mentre tiene il suo cappello pieno di ghinee, guardando Pitt con malinconica diffidenza; il cavallo bianco, sfigurato dalle piaghe, è evidentemente il cavallo di Hannover. Dai cespugli alle spalle di Pitt emergono le teste di Dundas, Grenville e Burke, ciascuno con una pistola puntata contro John Bull. Dundas, che indossa un abito delle Highland, guarda Pitt pensieroso invece che la sua vittima, sottintendendo che è lo scagnozzo di suo cugino.
acquaforte
37,6 x 27,6 cm
esemplare rifilato ma margini ben conservati, poggiato su carta beige -
Lotto 191 Giovanni Antonio Sasso (notizie 1800-1816) da Raffaello Sanzio (Pietro Barelli, Milano)
LA VERGINE DETTA LA BELLA GIARDINIERA
L’incisione riproduce nello stesso verso il dipinto di Raffaello detto La Bella Giardiniera per il prato fiorito alle spalle della Madonna, oggi conservato al Louvre.
Bulino, 390x297mm
Ottima conservazione. -
Lotto 192 Jean François Mariage (1785-1828)
L'Amour Vainqueur/Le Satir Dompté
stampate nel 1810 a Parigi da Jacques Louis Bance (1761-1847); inusuali soggetti con puttini alati che giocano dei Satiri
coppia di incisioni au pointillé
35 x 44 cm
in generali buone condizioni con grandi margini e difetti ai bordi