Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche
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Lotto 145 Scuola italiana del XVIII secolo
L'Orecchio di Dioniso
Acquaforte in bianco e nero molto minuziosa di un artista della scuola italiana del XVIII secolo. Monogramma "MP" e titolo su lastra sul margine inferiore.Questa preziosa stampa rappresenta la grotta sotto il famoso Teatro Greco di Siracusa (Sicilia, Italia), chiamata Latomia del Paradiso. La rappresenta in modo molto dettagliato, riportando anche le misure realistiche.
32 x 25.5 (foglio) -
Lotto 146 Charles Eisen (1720-1778)
Il Patriarca
Opera d'arte originale realizzata da Charles Eisen nella seconda metà del XVIII secolo. Litografia su carta. Firmata su lastra al margine inferiore sinistro. Il foglio è incollato su cartoncino. Ottime condizioni.
Rappresenta una figura di un patriarca anziano che tiene tra le mani un libro. La figura è monumentale e ricorda un'antica scultura, mentre lo sfondo è semplice.
Charles-Dominique-Joseph Eisen (1720 - 1778) fu un pittore e incisore francese, il figlio e allievo di Frans Eisen, nato a Valenciennes. Nel 1741 si trasferì a Parigi e negli anni successivi entrò nello studio di Le Bas. Divenne pittore e disegnatore del re e maestro del disegno di Madame de Pompadour. Nel 1777 si ritirò a Bruxelles, dove morì in povertà nel 1778.
36.5 x 26 -
Lotto 147 Claude Henri Watelet (1718 - 1786)
Paesaggio scuro con figure
Opera realizzata da Claude Henri Watelet nel XVIII secolo. Acquaforte su carta. Il foglio è incollato su carta. Condizioni molto buone.
19.5 x 21 (foglio), 7.5 x 9.5 (immagine) -
Lotto 148 Scuola francese del XVIII secolo
Donna sorridente
Disegno a matita ed acquerello su carta color avorio, realizzato da un anonimo artista di scuola francese del XVIII secolo. In buone condizioni, salvo qualche diradamento della carta, visibile in controluce. Sul margine destro, alcune scoloriture della carta e alcune piccole macchie che non pregiudica l'immagine.
Un meraviglioso ritratto neoclassico di donna, vestita alla moda contemporanea e con l'acconciatura dell'epoca. Il suo sorriso dolce incanta ancora oggi.
30.3 x 23.3 -
Lotto 149 Ignoto incisore
Da Agostino Carracci
Doppia opera realizzata alla fine del XVIII secolo. Bulino su carta. Stato unico. Passepartout incluso.
Bellissima doppia composizione raffigurante due celebri opere d'arte realizzate dal pittore italiano Agostino Carracci (1557-1602).La scena Satiro e Ninfa è dalla collezione di Ollivier (1898), mentre la scena con Susanna e i Vecchioni è dalla collezione di Lion Millet (1896). Entrambe le opere furono realizzate nel XVI secolo da Agostino Carracci, e le tavole sono di un'edizione della fine del XVIII secolo. Ottime condizioni.
22.5 x 32 (foglio), 28.5 x 38 (passepartout, 16 x 11 (immagine) -
Lotto 150 GIOVANNI VOLPATO (1735 – 1803), GIOVANNI OTTAVIANI, GAETANO SAVORELLI (1772 fl-1791), PIETRO CAMPORESE (1726 - 1781)
Logge di Rafaele nel Vaticano
Una raccolta di incisioni che illustrano le Logge vaticane affrescate da Raffaello, di particolare rarità e pregio. Realizzata da Giovanni Volpato (1735-1805) dal 1772 a 1776, divisa in tre parti, per un totale di 56 tavole, di cui questa raccolta contiene le parti I e II (in due volumi separati), per un totale di 33 tavole. La prima è il frontispizio raffigurante la veduta delle Loggie, con le iscrizioni: Petrus Camporesi delin./ Cum privilegio SS. D. N. Clementis PP. XIV/ Joannes Volpato Sculp./ Loggie di Rafaele nel Vaticano. Seguono le tavole incise da Givanni Ottaviani (1735-1808) su disegni di Pietro Camporese (1763-1822) e Gaetano Savorelli (morto nel 1791), rappresentanti due porte (tavole A e B) e gli ornamenti (tav. I-XIV). Il secondo volume contiene le tavole dei volti (tav. I-XIII). Iscrizioni: Cai. Savorelli Pict. et Pet. Camporesi Arch. delin. / Joann. Ottaviani sculp. cum privilegio SS. D. N. Clementis XIII.
Giovanni Volpato è noto per le sue incisioni dei famosi monumenti del Cinquecento, in particolare la presenta opera e le traduzioni degli affreschi di Palazzo Farnese a Roma (Gilet 2007). Queste incisioni sono importanti per comprendere la percezione contemporanea del lavoro dei più grandi artisti come Raffaello e Annibale Carracci.
Bibliografia:
C. Ruland, The works of Raphael Santi da Urbino as represented in the Raphael Collection in the Royal Library at Windsor Castle, London 1876, p. 230, n. 1-37.
J. D. Passavant, Raphael d'Urbin et son père Giovanni Santi, Paris 1860, p. 170n.
G. Marini, Giovanni Volpato 1735 – 1803, Bassano 1888, : p. 177 n. 195.
U. Thieme, F. Becker, Allgemeine Lexikon der bildenden Künstler von der antike bis zu gegenwart, vol. V, Leipzig 1911, pp. 530-532.
E. Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, Paris 1966. p. 617.
Raphael invenit, a cura di G. Bernini Pezzini, S. Massari, S. Prosperi Valenti Rodinò, Roma 1985, p. 106n.
N. Dacos, Le Logge di Raffaello. Maestro e bottega di fronte all'antico, Roma 1986, p. 257.
C. Hoper, Raffael und die Folgen: das Kunstwerk im Zeitalter seiner graphischen Reproduzierbarkeit, Stuttgart 2001, p. p. 480n.
A. Gilet, Giovanni Volpato. Les Loges de Raphael et la Galerie du Palais Farnèse, Milano 2007, p. 182 n.
Acquaforte e bulino
74,5 x 50 cm e 87,2 x 71 cm
In due volumi, buone condizioni salvo alcuni margini usurati e con piccole lacune, un piccolo strappo sul frontispizio, leggera fioritura sparsa, rare piccole macchie, strappi e pieghe della carta, qualche restauro e segno di umidità; legatura in mezza pelle, danneggiata. -
Lotto 151 Antonio Baratti (1724-1787)
HISTOIRE NATURELLE, VOLCANS VUE GENERALLE DU VESUVE EN 1757
Veduta del Vesuvio durante l’eruzione del 1757, pescatori in primo piano.
Splendido esemplare, marginoso.
Acquaforte e bulino, 355x460mm
Splendido esemplare. -
Lotto 152 Pietro Monaco (1707-1772)
HISTOIRE NATURELLE, VOLCANS ERUPTION DU VESUVE EN 1754
Veduta del Vesuvio durante l’eruzione del 1754, alcune persone in primo piano assistono.
Splendido esemplare, marginoso.
Acquaforte e bulino, 355x440mm
Splendido esemplare. -
Lotto 153 Giovanni Battista Cipriani (1727 - 1785) attr.
CORIOLANO TRATTENUTO DALLA MADRE E DALLA MOGLIE
Acquaforte virata seppia, in un ovale, al centro Coriolano, che si prepara ad unirsi ai Volsci contro Roma, ai lati la moglie e la madre cercano di trattenerlo presentandogli il suo piccolo figlio. Esemplare smarginato alla battuta, contro fondato su carta.
Acquaforte, 330x260mm
Esemplare rifilato alla battuta e controrifilato. -
Lotto 154 Pierre Michel Alix (1762-1817) da Gabriel De Saint Aubin
JEAN QUI RIT OU LE FORTUNE GASTRONOME +JEAN QUI PLEURE OU LE POETE DRAMATIQUE
Personaggio grottesco seduto su una poltrona, la mano destra appoggiata su una pancia prominente mentre con la sinistra indica una tavola imbandita. Fuori inciso gli autori e più sotto l’editore.
Ottimo esemplare, marginoso e ben inciso.
Acquaforte acquatinta, 365x245mm
Ottimo esemplare. -
Lotto 155 Jean-Claude Richard de Saint-Non (Abbé de Saint-Non)
Apparizione della Vergine a San Giacinto
Meravigliosa acquaforte e acquatinta realizzata nel 1772 dall'Abate di Saint-Non. Intitolata, datata e firmata su lastra in basso a destra.
Raffigura il dipinto "Apparizione della Vergine a San Giacinto" realizzata da Ludovico Carracci per la chiesa di San Domenico a Bologna (ora al Louvre). Si presenta in ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento e qualche lieve macchia sulla carta oltre la linea marginale della matrice. Passepartout in cartoncino bianco incluso.
Jean-Claude Richard de Saint-Non, noto anche come Abate di Saint-Non, o Abbé de Saint-Non (Parigi, 1727-1791), fu un incisore, disegnatore e umanista, nonché archeologo, mecenate e viaggiatore.
22.5 x 16.7 (foglio), 20.3 x 14.2 (immagine), 32,5 x 25 (passepartout) -
Lotto 156 Therèse Éléonore Lingée (1753-1833)
La Promenade du Matin
Bellissima litografia acquarellata a mano su carta color avorio. Realizzata dall'artista francese Therèse Éléonore Lingée (1753-1833) dal disegno di Sigmund Freudeberg, un antico maestro svizzero (1745-1801).
Iscrizioni su lastra, sul margine inferiore, sotto l'immagine: "T. H. E. inv. S. Freudeberg del. / A Paris ches Buldel rue de Gesures / Lingée Sculp. 1772". Una didascalia su lastra, in rima, spiega il significato di quest'opera.
La stampa rende l'atmosfera libertina del settecento: Due signorine, elegantemente vestite, passeggiano, mentre un gentiluomo corteggia una gentildonna con il bouquet in mano.
In buone condizioni, salvo qualche scolorimento della carta e un consueto ingiallimento lungo i margini. Questi difetti non influiscono sull'immagine centrale. Sul retro e in basso a destra un timbro ad inchiostro blu, non completamente leggibile: "Collezione Anna Laetitia Pecci Blunt - Arte Storia N".
39 x 29 -
Lotto 157 Joseph Lonsing (1739-1799)
Meleagro et Atalanta
(La caccia al cinghiale calidonio)
tratta dagli affreschi di Gulio Romano, stampata a Roma 1772. Il mito racconta che le terre di Calidone erano infestate da un terribile ed enorme cinghiale, inviato da Artemide offesa perchè non era stata onorata dopo un abbondante raccolto. L'enorme animale terrorizzava la regione e nessuno riusciva ad abbatterlo. Allora il Re chiese a tutti i più valorosi guerrieri di cimentarsi nell'impresa, e tra loro arrivo la bella e valorosa Atalanta di cui Meleagro, benchè già sposato, si innamorò. Insieme riuscirono ad uccidere il cinghiale alla fine di una battuta di caccia, prima con una freccia di lei e poi con un colpo di lancia al cuore di lui.
incisione
64,2 x 42,5 cm
Esemplare fresco e con grandi margini in generali buone condizioni -
Lotto 158 Giuseppe Vasi (1710-1782)
Tempio dedicato alla Pace
Acquaforte. Realizzata nel 1773. Bella prova, mostra l'apparato pirotecnico costruito dal “Cavalier Paolo Posi". Incisa da “Cavalier Giuseppe Vasi”. Raffigura la macchina rappresentante un Tempio dedicato alla Pace, che fu esposta e esplosa in occasione della Festa di S. Pietro e Paolo (29 giugno 1773). Firmata su lastra sul margine inferiore. Titolo originale con una descrizione dettagliata sotto l'immagine. In ottime condizioni, salvo normale usura della carta usurata sui margini e alcune piccole macchie.
Rif: G. Sassoli, Apparati architettonici per fuochi d'artificio, 1994, p.152, n 93.
Giuseppe Vasi (Corleone, 1710 - Roma, 1782) fu il maestro di Giambattista Piranesi. Fu l'artista delle vedute architettoniche, in particolare di Roma, come dimostra il "Delle magnificenze di Roma antica e moderna" (1747-61), un portafoglio di 200 tavole, raccolte in 10 libri.
42 x 56.2 (foglio), 38.3 x 51.3 (immagine) -
Lotto 159 Giuseppe Vasi (1710-1782)
Fabricazione della Triaca
Acquaforte realizzata nel 1773.
Bella prova d'autore, rappresentante il secondo apparato per fuochi d'artificio, realizzato in occasione della Festa di S. Pietro e Paolo (29 giugno 1773) da Paolo Posi. La macchina fu chiamata il "miracoloso antidoto contro ogni veleno". Incisa da Giuseppe Vasi dal disegno di Giuseppe Palazzi. Firmata su lastra sul margine inferiore. Titolo originale con una descrizione dettagliata sotto l'immagine. In buone condizioni.
Rif: G. Sassoli, Apparati architettonici per fuochi d'artificio, 1994, p. 153, n. 94.
Giuseppe Vasi (Corleone, 1710 - Roma, 1782) fu il maestro di Giambattista Piranesi. Fu l'artista delle vedute architettoniche, in particolare di Roma, come dimostra il "Delle magnificenze di Roma antica e moderna" (1747-61), un portafoglio di 200 tavole, raccolte in 10 libri.
41.7 x 56.8 (foglio), 38.5x51.3 (immagine) -
Lotto 160 Carlo Losi (1757-1805)
La nascita di Galatea
da Marcantonio Raimondi, tratta dagli affreschi di Raffaello a La Farnesina, stampata a Roma 1773
incisione
29 x 40 cm
foglio rifilato in generali buone condizioni -
Lotto 161 Cristoforo Dall’Acqua (1734-1787) da Andrea Sacchi (1599 ca. - 1661)
APOLLO INCORONA IL MERITO E PUNISCE L’ARROGANZA
L’incisione riproduce in controparte il soggetto di un dipinto di Andrea Sacchi, con un ritratto allegorico del cantante Marcantonio Pasqualini (1614-1691). Apollo incorona con un serto di alloro un giovane intento a suonare un organo, mentre a destra il satiro Marsia che aveva sfidato il dio giace legato. In basso fuori inciso lunga iscrizione dedicatoria in italiano e francese. Bell’esemplare marginoso in ottimo stato di conservazione.
Acquaforte e bulino, 495x395mm
Ottima conservazione. -
Lotto 162 Antoine de Marcenay de Ghuy
I passeggeri
Opera d'arte originale realizzata da Antoine de Marcenay de Ghuy nel 1775. Acquaforte su carta. Intitolata sul margine inferiore al centro. Il foglio è incollato su cartoncino. Buone condizioni.
Opera d'arte molto piccola ma interessante, rappresenta un bellissimo paesaggio con due figure nell'angolo in basso a destra.
Antoine de Marcenay de Ghuy fu un fondatore del Salon du Colysée nel 1775 e membro dell'Accademia di San Luca.
30 x 48 (foglio), 4 x 10.5 (immagine) -
Lotto 163 Pierre Antoine Martini (1739-1800)
Héliodore chassé du temple
tratta dal dipinto di Francesco Solimena (1657-1747) nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. L'episodio biblico ritratto si svolge in un grandioso edificio classico, mentre Eliodoro, ministro del Re della Siria ed incaricato di impossessarsi del tesoro del Tempio di Gerusalemme, viene scacciato dagli emissari di Dio invocati dal sacerdote Onia, rappresentati da un cavaliere su un bianco destriero e due Angeli che travolgono il profanatore. Simboleggia la protezio di Dio verso la sua Chiesa
incisione
50,4 x 33,3 cm
Stampa con foglio integro e grandi margini, in buone condizioni -
Lotto 164 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Veduta in Prospettiva d'un Antico Vaso Cinerario di Marmo
Bellissima prova d'autore, stampata su carta vergata antica, ampi margini, raffigurante una preziosa urna. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli acuti, firmata in lastra “Cavalier Piranesi F.” nell'angolo inferiore sinistro. Con la dettagliata descrizione della provenienza dell'urna e dedicata al “Sig. Cav. re Giovanni Scawen “. Condizioni molto buone, con piccole macchie e qualche fioritura, lavori di restauro ai margini sinistro e destro. Dalla serie “Vasi e Candelabri (…)” realizzata da G.B. Piranesi, stampata dal figlio Francesco. Bibliografia: L. FICACCI, Piranesi, The Complete Etchings, Taschen, p.605, fig. 765; A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72.
79.5x58.5 (foglio), 66,5x41,5 (immagine), 79,5 x 58,5 (passepartout) -
Lotto 165 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Altra veduta del medesimo in prospettiva…
Titolo: Altra veduta del medesimo in prospettiva, fra una lampada e un piccolo vaso in bronzo Prova d'artista, con buon contrasto e dettagli netti, stampata su carta vergata antica, ampi margini, raffigurante un “antico altare in marmo rinvenuto nelle rovine di Villa Adriana, a Tivoli ”, (il luogo è oggi chiamato Pantanello), un vaso in bronzo e un'antica lanterna in bronzo,“ scoperti nell'Antica Vejo ”. Il pezzo è dedicato a "Madam Eliza Upton, English Lady, conoscitrice di ogni genere di arti liberali". Firmato in targa “Cav. Piranesi F. " in basso a sinistra. Ottime condizioni, con qualche macchia e foxing, qualche piccolissima macchia, margini superiori e inferiori leggermente rovinati. Senza dubbio Piranesi fu uno degli incisori più importanti del XVIII secolo anche se era noto come architetto e archeologo: il più grande incisore del periodo da Rembrandt a Goya. Le generazioni successive a lui hanno continuato a immaginare l'Antica Roma così come l'ha ritratta in "Vedute". Bibliografia: L. FICACCI, Piranesi, The Complete Etchings, Taschen, p.603, fig. 762. A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, p. 72
58x79.5 (foglio), 45x50,5 (immagine) -
Lotto 166 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Vaso Cinerario di Gran Mole
Prova d'autore, stampata su carta vergata antica, ampi margini, raffigurante un antico vaso in marmo, il quale dettagli sono descritti nella nota di chiusura. L'opera è dedicata a “Sir Guglielmo Constable, Cavaliere inglese, mecenate delle belle arti, in segno di profondo rispetto, Cavaliere Gio. Batta. Piranesi D.D.D. ”. Non firmato. In ottime condizioni. Leggermente brunito con normale fioritura e alcuni piccoli segni, piccolissimi fori sul margine superiore. Lato sinistro leggermente danneggiato.
Riferimenti: L. FICACCI, Piranesi, The Complete Etchings, Taschen, Roma, 2000, p.607, fig.768. A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72
81x58 (foglio), 53,2 x 38,5 (immagine) -
Lotto 167 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Veduta in prospettiva di un candelabro antico di marmo di gran mole
Prova d'autore, stampata su carta vergata coeva, ampi margini. Raffigura una veduta prospettica di un antico candelabro in marmo “da Museo Piranesi”. Firmata su lastra “Cav.re Piranesi F.” nell'angolo inferiore sinistro. Questa incisione è dedicata “A Sir. Giacomo Byres, Scotish Architect “. Una lunga descrizione spiega la provenienza dell'oggetto. Condizioni molto buone, salvo la leggera usura della carta e alcuni piccoli segni di fioritura sul margine inferiore. Consuete pieghe della carta, i margini sinistro e destro leggermente danneggiati.
Senza dubbio Giovanni Battista Piranesi fu uno dei più importanti incisori del XVIII secolo, anche se fu noto come architetto e archeologo. Fu il più grande incisore del periodo da Rembrandt a Goya. Le generazioni successive a lui hanno continuato a immaginare la magnificenza dell'Antica Roma come ritratta dal artista in "Vedute".
Riferimenti:
L. FICACCI, Piranesi, The Complete Etchings, Taschen, Roma, 2000, p. 598, fig. 756.
A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72
79 x 58.5 -
Lotto 168 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Due Urne Cenerarie
Prova d'autore, stampata su carta vergata coeva, ampi margini. Raffigurante “due urne cinerarie”. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli acuti, con dedica al “Signor Giovanni Corbet, Cavaliere inglese”. Firmata su lastra sul margine inferiore sinistro: “Cavalier Piranesi F ..”. Condizioni molto buone, con consuete pieghe. Margine sinistro leggermente danneggiato. Piccoli fori nel margine superiore dovuti alla rilegatura del volume “Vasi e Candelabri”.
Senza dubbio Giovanni Battista Piranesi fu uno dei più importanti incisori del XVIII secolo, anche se fu noto come architetto e archeologo. Fu il più grande incisore del periodo da Rembrandt a Goya. Le generazioni successive a lui hanno continuato a immaginare la magnificenza dell'Antica Roma come ritratta dal artista in "Vedute".
Riferimenti:
L. FICACCI, Piranesi, Le acqueforti complete, Taschen, p.601, fig. 760;
A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72.
79.5 x 57.5