DIPINTI E SCULTURE ANTICHI E DEL XIX SECOLO - LIBRI ANTICHI - STAMPE E DISEGNI
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Lotto 73 Scuola Emiliana del XVI secolo
FUGA IN EGITTO
olio su tela, cm 60x80 -
Lotto 74 Scuola fiamminga del XVII secolo
SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA
olio su tela, cm 43x31,5 -
Lotto 75 Scuola Marchigiana della fine del XVII secolo
RITRATTO DI VITTORIA FARNESE
olio su tela, cm 55x41,5 -
Lotto 76 Scuola Marchigiana della fine del XVII secolo
RITRATTO DI GIULIA DA VARANO
olio su tela, cm 55x41,5 -
Lotto 77 Dolci Da Carlo
SANTA MARIA MADDALENA
olio su tela, cm 72,5x59
L'opera è una replica della celebre Santa Maria Maddalena
di Carlo Dolci realizzata intorno al 1660-1670 circa e conservata presso Palazzo Pitti di Firenze. -
Lotto 78 Giovanni Stanchi
NATURA MORTA. VASO DI FIORI ISTORIATO CON PAN E SIRINGA
olio su tela, cm 71x56
L'opera è accompagnata da expertise del professor Ferdinando Arisi
L'opera è accompagnata da attestato di libera circolazione -
Lotto 79 Elisabetta Marchioni
NATURA MORTA
olio su tela, cm 58x48,5
Provenienza
Galleria d'Ambrosio, Brescia
Collezione privata, Verona -
Lotto 80 Elisabetta Marchioni
VASO DI FIORI ALL'APERTO CON PIATTO RIVERSO
olio su tela, cm 82x114
L'opera è accompagnata da expertise del professor Ferdinando Arisi
Provenienza
Elleni Arte Antiquariato, Bergamo
Collezione privata, Verona
Bibliografia
Dipinti Antichi dal XVII al XVIII secolo, Elleni Arte Antiquariato, Bergamo, s.i.p.
L'opera di Elisabetta Marchioni oggi presentata offre un saggio eloquente della straordinaria abilità di questa artista nel declinare in tutte le varianti la presentazione di fiori all'aperto.
Disposti entro un piatto e in un ampio vaso entrambi di metallo sbalzato, i fiori sono qui rappresentati con una sublime e vivace resa naturalistica.
Una capacità che valse alla pittrice un ampio successo di pubblico, sebbene circoscritto alla città di Rovigo dove, secondo Francesco Bartoli a cui si devono le uniche notizie su di lei, le composizioni floreali di Elisabetta Marchioni erano presenti in tutte le collezioni e addirittura in coppie o in serie più numerose.
Elisabetta Marchioni fu infatti una delle più note pittrici di natura morta dell'età barocca e attiva nel capoluogo polesano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Con la sua opera anticipò le fantasie floreali veneziane riferibili all'ambito di Francesco Guardi, caratterizzate da vasi di svelta e quasi impressionistica modellazione, con una base di fondo scuro-rossastro, per far risaltare al meglio le cromie.
La produzione artistica di Elisabetta Marchioni si caratterizza in realtà per alcuni elementi peculiari: spesso la pittrice predilige la collocazione dei recipienti su due livelli diversi per creare cascate floreali policrome ed esuberanti, le composizioni costituite da un vasto assortimento di fiori resi con libertà e fantasia piuttosto che copiati dal vero; le immancabili 'cascatelle di verde'.
Caratteristica della Marchioni è infatti la pennellata spumeggiante, che definisce le corolle variopinte, ma su una gamma cromatica più contenuta e sommessa di quella, squillante, della collega Margherita Caffi, con cui sovente condivide similari scelte compositive.
Bibliografia di riferimento:
F. Porzio e F. Zeri, La natura morta in Italia, Milano, 1989
G. e U. Bocchi, Naturalia. Nature morte in collezioni pubbliche e private, Torino, 1992
G. e U. Bocchi, Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, 1998 -
Lotto 81 Scuola Italiana del XVII secolo
NATURA MORTA CON CACCIAGIONE
olio su tavola, cm 28x40,5
indistintamente firmato -
Lotto 82 Scuola Veneta del XVII secolo
BATTESIMO DI CRISTO
olio su tela, cm 64x50
L'opera qui presentata è una copia del celebre Battesimo di Cristo di Paolo Veronese -
Lotto 83 Scuola Italiana del XVII secolo
MADDALENA
olio su tela, cm 60x136
L'opera presenta craquelure -
Lotto 84 Scuola di Domenico Fiasella, Seconda Metà del XVII Secolo
TRANSITO DI SAN GIUSEPPE
olio su tela, cm 135x100
databile al secondo quarto del XVII secolo -
Lotto 85 Scuola del XVIII secolo
GESU' AL POZZO
olio su tela, cm 120x95 -
Lotto 86 Alessandro Magnasco, detto il Lissandrino
SOLDATI E PITOCCHI IN UN INTERNO
olio su tela, cm 55x116
L'opera è accompagnata da expertise della dottoressa Laura Muti su fotografia
Bibliografia
Laura Muti e Daniele de Sarno Prignano, A tu per tu con la pittura. Studi e ricerche di storia dell'arte, Faenza 2002, p. 329
L'opera qui presentata, 'Sodati e pitocchi in un interno', raffigura un interno di locanda con una moltitudine di personaggi intenti in varie occupazioni, tema del resto consueto nel Magnasco.
Secondo l'autorevole parere della dottoressa Laura Muti si può ben osservare la tipica impostazione che il Lissandrino 'realizza per dar vita al racconto attingendo al proprio repertorio iconografico, un leit-motive decisamente singolare volto a illustrare un mondo di necessità e di miseria, cosμ come altrettando tipica e inconfondibile è la grafia che ne traduce il tema in pittura, sul filo di un'espressività inimitabile, correlata da un tocco di pennello rapido e nervoso caratterizzante, per l'appunto, il particolare linguaggio del Magnasco'.
L'opera può essere quindi sicuramente accostata, secondo la dottoressa Muti, anche ad altre opere del Magnasco, come le note tele in pendant raffiguranti delle 'Rovine architettoniche con pitocchi e soldati' e dei 'Soldati e lazzaroni tra le rovine' entrambe conservate a Brescia in collezione privata (cfr. L. Muti - D. de Sarno Prignano, Alessandro Magnasco, 1994, pp. 205, 223 catt. 34, 35, 128, figg. 215, 218, 219) alle quali il dipinto in questione si collega per stile e per livello qualitativo. -
Lotto 87 Giovanni Camillo Sagrestani
GIUDITTA E OLOFERNE
olio su tela, cm 89x117 -
Lotto 88 Johann Carl Loth (cerchia di)
CRISTO CORONATO DI SPINE
olio su tela, cm 118x87 -
Lotto 89 Scuola Toscana del XVIII secolo
COMPIANTO SUL CRISTO
olio su tela, cm 54,5x73 -
Lotto 90 Giovanni Domenico Ferrucci
SAN GIUSEPPE CON IL BAMBINO
olio su tela, cm 72x56,5
L'opera è accompagnata da expertise del dottor Maurizio Marini
Bibliografia di riferimento:
La pittura a Lucca nel primo Seicento, Lucca, 1994, si vedano per riferimenti pp. 62-63
Dalla Banca al Museo. La collezione d'arte del credito Bergamasco, Milano, 1996, si vedano per riferimenti pp. 55-57 -
Lotto 91 Maniera di Gherardo Poli
SCENA DI PORTO
olio su tela, cm 56x66 -
Lotto 92 Scuola italiana della fine del XVII secolo
CAPRICCIO
olio su tela, cm 81x120 -
Lotto 93 Scuola italiana della fine del XVII secolo
CAPRICCIO
olio su tela, cm 80x120 -
Lotto 94 Scuola del XVIII secolo
MADONNA
scagliola dipinta, cm 21,5x18 entro cornice coeva, cm 39x36x6 -
Lotto 95 Scuola Emiliana del XVIII secolo
MADONNA CON BAMBINO
olio su tela, cm 105x74 -
Lotto 96 Attribuito a Antonio Maria Marini
MARE IN TEMPESTA CON VELIERI
olio su tela, cm 100x130
Bibliografia di riferimento
Maria Silvia Proni, Antonio Maria Marini. L'opera completa, Napoli 2000
Il dipinto può essere attribuito a Antonio Maria Marini per confronto con opere note dell'artista veneziano attivo tra fine Seicento e primo Settecento. Del Marini sono conosciute numerose tele raffiguranti burrasche e scene di mare in tempesta lungo le coste, delineate da pennellate veloci e da nubi dense.
L'opera che presentiamo è caratterizzata da una pittura rapida e sintetica, nonchè da una facilità di scioltezza di segno, che rendono perfettamente la situazione raffigurata.