Antiquariato, Pittura del sec.XIX e Arte Orientale
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Lotto 149 Coppia di poltrone Luigi XV in noce intagliato con pellacce dorate ripetute sulla parte terminale della gamba sul fronte sui braccioli e nella parte superiore dello schienale Genova I metà sec.XVIII
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Lotto 150 Coppia di poltrone Luigi XV in noce intagliato con pellacce dorate ripetute sulla parte terminale della gamba sul fronte sui braccioli e nella parte superiore dello schienale Genova I metà sec.XVIII
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Lotto 151 Coppia di poltrone Luigi XV in noce intagliato con pellacce dorate ripetute sulla parte terminale della gamba sul fronte sui braccioli e nella parte superiore dello schienale Genova I metà sec.XVIII
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Lotto 152 GIOVANNI MARIA DELLEPIANE (1660-1745)
Ritratto di Stefano De Mari
Olio su tela cm 190 x 143
La corretta individuazione di Stefano De Mari il cui nome è indicato nella banda che corre in basso non è immediata dal momento che tutti i figli del doge Stefano in carica nel biennio 1663-1665 imposero al primogenito il nome del nonno consegnando agli storici che comprensibilmente confondono l'uno con l'altro ben cinque cugini primi omonimi e contemporanei oltre a due più lontani cugini. Tre di loro peraltro svolsero attività politico-militari nei medesimi anni e sono il più delle volte citati nelle fonti storiche senza patronimico se non addirittura col solo cognome preceduto dalla carica ricoperta.
Il più anziano è lo Stefano figlio del doge Girolamo nato nel 1666 e più volte estratto senatore.
Poco si sa di Stefano figlio di Nicolò nato nel 1675 e fratello tra gli altri del futuro doge Lorenzo.
Più conosciuto sul fronte della storia dell'arte è Stefano Maria figlio del doge Domenico Maria nato nel 1679 fratello dell'abate Francesco Agostino e ben noto collezionista. Egli però è talvolta confuso con il cugino Stefano di Francesco nato nel 1683 perché sono entrambi operanti e residenti a Madrid negli anni Trenta del Settecento. Il legame con il re di Spagna indicato nella scritta del presente dipinto che dice Stefano 'intimus' di Filippo V potrebbe indurre a pensare che sia proprio lo Stefano collezionista l'effigiato dal Mulinaretto. Tuttavia di questi conosciamo l'anno di morte 1768 quando le figlie Isabella (che sposa Ambrogio Doria) e Clelia (che sposa Bartolomeo Lomellini) si dividono la sua superba collezione di dipinti che in parte confluisce con quella dei Doria di Montaldeo (cfr. sulla quale si veda A. Marengo A. Orlando La quadreria dei Doria di Montaldeo nel Palazzo di Strada Nuova. Una prima ricostruzione storica in La Sacra Famiglia di Van Dyck e le collezioni Di Negro e Doria a Genova Genova 2018).
Converrà dunque osservare oltre alla scritta con il nome e qualche informazione anche la data di morte e quanto è dipinto sul fondo con riferimenti biografici collegabili a Stefano di Camillo nato nel 1689 commissario generale in Corsica dal 1745. È possibile dunque che sia imprecisa la notizia relativa alla fratellanza con il re di Spagna pertinente ai due cugini omonimi già ricordati ma l'immagine del condottiero della flotta e della città in fiamme sul promontorio nonché la bandiera con la torre visibile in una delle navi che dovrebbe corrispondere alla bandiera di Bastia parrebbero sufficienti a collegare questo volto al personaggio storico più importante che porta questo nome.
Si tratta del primogenito di Camillo di Stefano e di Isabella di Ippolito Centurione di cui era nota la data di nascita (20 maggio 1689) ma non si conosceva quella di morte che il dipinto inedito qui presentato indica con precisione al 1749. Non si avevano più notizie storiche del gentiluomo dopo che era giunto come commissario in Corsica in un momento di grande tensione della questione che riguardava l'isola importante pedina della scacchiera del potere in Europa per varie ribellioni negli anni precedenti.
Il primo attacco che subì il De Mari fu il bombardamento di Bastia da parte di un'armata anglo-sabauda nel 1745 a cui pare alludere la città in fiamme sul promontorio sullo sfondo a destra. Delle complicate vicende che coinvolsero il commissario tra Calvi Bastia e San Fiorenzo narra la storia che però non dà più notizie di lui dopo il 1748. La data di morte un anno dopo è ora documentata dal ritratto.
L'opera va riferita senza esitazione al pennello di Giovanni Maria Delle Piane il Mulinaretto come conferma anche Daniele Sanguineti che si ringrazia.
Anna Orlando 8/2019 -
Lotto 153 Scuola genovese sec.XVII 'La strage degli innocenti' olio cornice in legno intagliato e dorato sec.XIX
cm. 130x44 -
Lotto 154 Coppia di grandi consoles in stile Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato piano coevo in broccatello Genova sec.XIX
cm. 168x85 h. 96 -
Lotto 155 Scuola genovese sec.XVII 'L'adorazione dei pastori' olio cornice in legno intagliato e dorato sec.XIX
cm. 130x44 -
Lotto 156 Antica base in legno intagliato e dorato
cm. 41x22 h. 27 -
Lotto 157 Quattordici cucchiai da gelato in argento
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Lotto 158 Coppia di angonali Luigi XVI in legno intagliato e dorato Genova II metà sec.XVIII
cm.44x44xh.96 restauri -
Lotto 159 Caffettiera Luigi XVI in argento finemente sbalzato coperchio sormontato da un'aquila manico in legno ebanizzato beccuccio terminante con testa di animale Genova punzone della Torretta anno 1786
h.cm.32 -
Lotto 160 Coppia di busti in marmo statuario raffiguranti imperatori romani sec.XVII
senza base cm.70x70 e cm.65x70 -
Lotto 161 Scuola italiana sec.XVII 'Cristo' olio
cm. 23x31 ceralacca di collezione in b. a ds. -
Lotto 162 Grande piatto in ceramica di Savona decorato in monocromia blu su fondo bianco nel retro marca Salomone sec.XVIII
diam.cm.45 sbeccature e felure -
Lotto 163 Scuola genovese sec.XVII 'Cristo in Croce' olio cornice coeva in legno intagliato e dorato
cm. 72x88 -
Lotto 164 Scuola genovese sec.XVII 'Agar e l'Angelo' olio cornice coeva a sagoma romana
cm. 106x146 -
Lotto 165 Cassettone a bambocci in noce a tre cassetti grandi più due e cassettino centrale doppio bamboccio sul montante cassetti lastronati in radica prese dei cassetti con figure raffiguranti angeli musicanti a cavallo di aquile delfini e tartarughe Genova sec.XVII
cm. 157x73 h. 115 -
Lotto 166 ZANCHI ANTONIO (1621-1722)
Abramo insegna l'astrologia agli egizi
Olio su tela 123x165 cm -
Lotto 167 Tre cantaglorie in legno finemente intagliato ed argentato a mecca Genova I metà sec.XVIII
una cm.44x48 due cm.26x32 -
Lotto 168 Coppia di vasi portapalme da centro in legno finemente intagliato ed argentato a mecca Genova sec.XVIII
h.vaso cm.29 con fiori in bronzo dorato h.cm.49 -
Lotto 169 Sant'Agostino e Sant'Ambrogio coppia di busti in legno finemente intagliato ed argentato a mecca datati nel retro 1749 Genova sec.XVIII
h.cm.60 -
Lotto 170 Nostra Signora del Sacro Cuore scultura in terracotta sec.XVII
cm. 50x h. 75 -
Lotto 171 Scuola genovese sec.XVII 'Sacra Famiglia con San Giovannino' olio cornice coeva ridorata
cm. 111x137 -
Lotto 172 Console in stile Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato quattro gambe unite da traversa con al centro busto femminile ripetuto sul frontale piano in broccatello Genova sec.XIX
cm. 160x67 h. 100