Lotto 142 | Scuola genovese, secolo XVII - Santa Rosa da Viterbo e il miracolo delle rose

Finarte - Via Quattro Novembre 114, 00187 Roma
Dipinti e Disegni Antichi Sessione unica
mercoledì 29 novembre 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)

Scuola genovese, secolo XVII - Santa Rosa da Viterbo e il miracolo delle rose

Scuola genovese, secolo XVII - Santa Rosa da Viterbo e il miracolo delle rose

cm 99 x 124
olio su tela



Il soggetto, raro e di non facile interpretazione, sembra rifarsi alla leggenda di Santa Rosa da Viterbo e il cosiddetto Miracolo delle rose o Miracolo di Soriano. Nei testi agiografici si narra che Rosa, esiliata da Viterbo, si ritirava a Soriano nel Cimino; in pieno inverno, portava ai poveri del pane, tenuto avvolto nel proprio mantello: fermata dai gendarmi, che volevano sapere cosa stesse distribuendo, quando aprì il mantello essi non videro che rose, in particolare bianche. Il dipinto coincide abbastanza fedelmente con la storia agiografica: i due personaggi a sinistra sarebbero i poveri accuditi dalla santa; Rosa viene fermata dall'uomo barbuto sulla destra, che la interpella, e nella piega del mantello appaiono rose, mentre anche la mano che ella porge al povero a sinistra offre delle rose. Si discosta dall'iconografia tradizionale invece la rappresentazione della santa, che solitamente indossa l'abito delle terziarie francescane, mentre in questo caso l'abbigliamento sembra rifarsi a quello delle classiche "gitane" o "zingare" di tanta pittura da Caravaggio in poi. Tuttavia si nota una sottile aureola sulla testa della fanciulla, che la identifica inequivocabilmente come santa. Un interessante confronto iconografico potrebbe essere trovato in un bellissimo dipinto di Murillo la cosiddetta Fanciulla coi fiori conservata a Londra, Dulwich Gallery. In un recente studio (X. Bray, Murillo At Dulwich Picture Gallery, London 2013) l'iconografia del dipinto di Murillo è stata identificata con il ritratto della figlia del pittore, raffigurata con gli attributi di Santa Rosa, ma allo stesso tempo come una giovane e bella popolana con il turbante in testa e il mantello da cui offre le rose. La figlia di Murillo prese i voti in un monastero domenicano proprio con il nome di Suor Francisca Maria de Santa Rosa, in omaggio a Rosa da Lima, da poco canonizzata e molto venerata in Spagna. In questo caso potrebbe esserci una sovrapposizione onomastica tra Santa Rosa da Lima, a cui Murillo e la sua famiglia erano devoti, e Santa Rosa da Viterbo, che ha attributi iconografici molto simili.
Per il presente dipinto è stata proposta un'attribuzione a Gioacchino Assereto (Genova 1600 - 1649) su basi stilistiche.

Si ringrazia il dottor Gabriele Quaranta per l'assistenza fornita nella catalogazione del lotto.