Lotto 124 | Marinetti Filippo Tommaso e altri, Vela Latina. Manifesto di Boccioni ai pittori meridionali. (Anno IV, n. 3). Napoli: Vela Latina, 27 gennaio 1916.

Gonnelli - Via Fra Giovanni Angelico 49, 50121 Firenze
ASTA 46 I: AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FUTURISMO, LIBRI DEL NOVECENTO E LIBRI D’ARTISTA Seconda sessione: Futurismo, Libri del Novecento, Libri d'artista
martedì 3 ottobre 2023 ore 14:00 (UTC +01:00)

Marinetti Filippo Tommaso e altri, Vela Latina. Manifesto di Boccioni ai pittori meridionali. (Anno IV, n. 3). Napoli: Vela Latina, 27 gennaio 1916.

Marinetti Filippo Tommaso e altri, Vela Latina. Manifesto di Boccioni ai pittori meridionali. (Anno IV, n. 3). Napoli: Vela Latina, 27 gennaio 1916. In-folio (mm 625x 440). 2 fogli stampato al recto e al verso. Il n. 3 del IV anno (27 gennaio 1916). Segni di piegatura della carta, fioriture marginali, un ampio strappo con perdite di inciso alla seconda carta e una lieve mancanza con perdite alla prima. Segni di matita rossa e blu al verso del primo foglio. Nota di appartenenza al recto. SI AGGIUNGE: Boccioni Umberto, Vela Latina. Manifesto di Boccioni ai pittori meridionali. (Anno IV, n. 4). Napoli: Vela Latina, 1916. In-folio (mm 625x 440). 1 foglio stampato al recto e al verso. Il n. 4 del IV anno (5 febbraio 1916). Numerosi segni di piegatura, fioriture sparse, strappetti marginali e due interni con lievi perdite di inciso. SI AGGIUNGE: La Balza Futurista. N. 2, 27 aprile 1915. In-8° (mm 240x175). Pagine [23], 1. Esemplare a bifoli sciolti, con bruniture lievi ed uniformi, con rare fioriture sparse. Esemplari da studio, non passibili di restituzione. (3)I-II OPERA: Rare edizioni originali, con poesie di Govoni, Corra e parolibere di Marinetti e Cangiullo. III OPERA: Rivista fondata a Messina da Guglielmo Jannelli, Luciano Nicastro e Vann'Antò (Giovanni Antonio Di Giacomo), prima con il nome La Balza, poi, dalla seconda uscita, per volontà dello stesso Marinetti, come La Balza futurista. L'avventura della rivista sarà breve: usciranno, infatti, solo quattro numeri a cadenza quindicinale (10 aprile, 27 aprile, 12 maggio 1915, oltre a un numero speciale del 9 gennaio 1922 come supplemento alla rivista L'Imparziale), con tavole parolibere. Durante la sua breve ma intensa parabola, il periodico assume il ruolo di organo ufficiale del movimento futurista, nonché uno dei più significativi episodi futuristi di carattere nazionale, propagandando, da un lato, le tesi irredentiste e dall'altro, il modello paroliberista. Tra i collaboratori figurano gli esponenti di spicco dell'avanguardia marinettiana: Balla, Boccioni, Buzzi, Cangiullo, Carrà, Correnti, Depero, Folgore, Govoni, Mazza, Pratella e Prampolini, tutti orfani de Lacerba. Assai vivace si presenta la rubrica voluta da Marinetti 'Marciare non marcire', ricca di informazioni sull'attività artistico-letteraria del movimento futurista e attenta soprattutto alle iniziative del teatro sintetico e alle sperimentazioni musicali di Russolo e Pratella. Anche tipograficamente La Balza si distingue da Lacerba, per l'impaginazione che risalta i dati visivi, per la novità futurista (fortemente criticata) di trasferire titolo e sommario nell'ultima pagina, e per la modernità dei caratteri. La rivista chiuderà con l'entrata italiana in guerra e la partenza per il fronte di Jannelli e Vann'Antò; a distanza di un anno, Corra e Settimelli daranno vita a L'Italia futurista, prendendo a modello proprio il quindicinale messinese.