Lotto 207 | ARTISTA VENETO, SECONDA METÀ XVIII SECOLO

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ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO Con una selezione di sculture e cornici ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO CON UNA SELEZIONE DI SCULTURE E CORNICI
giovedì 27 aprile 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)

ARTISTA VENETO, SECONDA METÀ XVIII SECOLO

ARTISTA VENETO, SECONDA METÀ XVIII SECOLO


Antonio e Cleopatra


Olio su tela, cm. 116x91. Con cornice antica.


Questa mirabile tela, sontuosamente scenografica, esibisce senza possibili equivoci la sua appartenenza alla grande civiltà figurativa del Settecento veneziano. In particolare risulta evidente il modello della pittura di Giambattista Tiepolo, vera e inaggirabile pietra angolare per tutti gli artisti attivi in area veneta nella seconda metà del XVIII secolo. Non privo di ambiguità è il soggetto rappresentato, imperniato sulle tre figure che occupano la scena, la cui disposizione crea un effetto quasi vorticoso, accentuato dal formato ovale della tela. Nondimeno, la centralità ottica e narrativa rivestita dall’orecchino di perla che la nobildonna lussuosamente abbigliata prende con la mano destra dal vassoio sorretto dal giovane moro, come pure la tazza posta all’interno dello stesso vassoio, autorizzano, sia pur in via di ipotesi, un possibile riconoscimento della scena come Cleopatra che, durante un fastoso banchetto offerto ad Antonio nella sua reggia, scioglie una perla in una coppa di vino per dimostrare al generale romano la sua magnificenza e il suo sprezzo della ricchezza.

La raffigurazione è imperniata sul contrasto fra i due personaggi principali: composta, elegante, algidamente statuaria la giovane donna; sanguigno, severo, vagamente demoniaco l’uomo barbuto, punto apicale dell’influsso di Tiepolo, di cui richiama tante tipiche teste reperibili tanto nei suoi dipinti quanto nelle sue acqueforti. Il pittore veneto in cui troviamo combinati al più alto livello artistico sciolto pittoricismo tiepolesco e ben ponderato classicismo è Francesco Lorenzi (Mazzurega, Verona, 1723 – Verona 1787), che di Tiepolo fu allievo tra i più personali e brillanti. Proprio a Lorenzi si potrebbe pensare di accostare il dipinto qui in oggetto, se il suo livello qualitativo non sembrasse perfino troppo alto rispetto allo standard dell’artista veronese. Confronti di grande interesse, per le analogie tipologiche e compositive, possono essere in ogni modo istituite con alcune tra le sue opere più felici come l’Incontro tra Antonio e Cleopatra e la Scena di sacrificio, entrambe conservate in collezioni private, o ancora la Rebecca al pozzo o il Banchetto di Ester, già Milano, collezione Cesare Jacini.


PROVENIENZA:

Collezione privata, Veneto