Lotto 217 | Lotto di 2 antiche stampe su Roma

Gliubich Casa d’Aste - Corso Vittorio Emanuele II 9, 67100 L'Aquila
Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni Libri Antichi, Incisioni, Disegni e Manoscritti (Seconda sessione)
martedì 26 aprile 2022 ore 15:30 (UTC +01:00)

Lotto di 2 antiche stampe su Roma


-  Claudi Et Traiani Impp Admirabum Portuv Ostien Sciogria



Lauro, Giacomo


Editore:
Andrea Fei, Roma, 1625


1625
Il Porto di Claudio e Traiano a Ostia


Fonte:
Splendore dell'antica Roma, di Giacomo Lauro, a Roma: Nell Stamperia di Andrea Fei, l'anno del Giubileo MDCXXV [1625]
Misura:
Pagina 28,5 x 21 cm.
Immagine 23,5 x 17,75 cm.
in passepartout














- LAURO GIACOMO (1561 1645/50)
URBIS ROMAE NOVISSIMA DELINEATIO




Anno pubblicazione: 1618
Soggetti: Roma Rome Piante e Panorami di Roma Maps and General Views of Rome
Dimensioni: 240 X 180
in passepartout


Note Bibliografiche: 
Piccola pianta di Roma proiezione obliqua, orientata col nord a sinistra.  "E' evidente la derivazione di questa pianta da quella più grande del Florimi, come giustamente rilevato dalla Jatta nel catalogo Roma Veduta. In basso a sinistra si legge Romae Anno 1618 cum privilegio Summi POntifici ed a destra: Jacobus Laurus f. Sul margine inferiore una legenda di 95 numeri che prosegue nel cartiglio in alto a destra fino al n. 121" (cfr. Marigliani, p. 185).  Tuttavia, ci sembra improbabile che sia derivazione del Florimi - che, tra l'altro, comprende una legenda di soli 86 numeri di legenda. Sembra più probabile la derivazione con le piante incise da Ambrogio Brambilla per il Franzini prima e per Nicola van Aelst poi (1590). Pianta tratta dall'Antiquae Urbis Splendor di Giacomo Lauro, opera per la prima volta pubblicata nel 1612, importante e ricercata raccolta di vedute e antichità romane, rappresenta il più importante lavoro del Lauro e godette di una incredibile fortuna. L'opera interamente illustrata con sintetici testi didascalici sulle bellezze e gli splendori di Roma antica e Roma moderna venne ristampata ed accresciuta. Le edizioni posteriori fanno sempre riferimento alla data di pubblicazione del 1612. La data e lo stampatore sono però dedotti dalla dedica di Giovanni Alto (jan Alten) da Lucerna, curatore del volume, ai lettori. Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Frutaz n. 26; Scaccia Scarafoni n. 180; Huelsen 49; Roma Veduta n. 22; Marigliani p. 185, n. 90.