Asta N. 863 - Old Masters
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Lotto 265 Scuola fiamminga del XVIII secolo, Natura morta con frutti, ortaggi e fiori
coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 85 - Alt. 64 Cm -
Lotto 266 Tommaso Realfonso 1677 Napoli-1743 ?, Natura morta con anguria, frutti e fiori
olio su tela, Largh. 88 - Alt. 71 Cm, Expertise Dott. A. Cottino, “ (…) Il nome più logico che viene alla mente, e che si può suggerire a mio parere come autore del dipinto qui studiato, è quello del napoletano Tommaso Realfonso detto Masillo, un pittore allievo di Andrea Belvedere ricordato con lode dal de Dominici, ma oggi ancora dal catalogo di difficoltosa ricostruzione. , De Dominici lo definisce ‘il miglior Scolaro che ha fatto Abate Andrea, ed al quale appianava con carità, ed amore ogni difficoltà, e spesso ha ritoccato l'opere sue anzi che dopo il ritorno da Spagna, tuttoché impigrito, pure alcuna volta ha dipinto, sol perché era spronato dal suo Masillo’. Realfonso dunque ‘può dirsi Pittore universale in tutto quello che può dipingere un professore di frutta, e fiori cioè di cacciagioni, di cose da cucina, di robbe da mangiare, di cose dolci, di ciammelle, biscottini con cioccolato di frutti secchi, ed altre infinite cose, che son tutte dipinte egregiamente da questo raro soggetto, il quale si rende meraviglioso ne' suoi dipinti (…)’ (de Dominici, III, 1745, pp. 577-578). , Si ipotizzava più sopra per questo dipinto la possibile autografia di un pittore eclettico e colto, ma anche singolarmente arcaizzante: e Realfonso corrisponde esattamente a questo profilo. Anzi, proprio l'eclettismo nei soggetti (ma anche nello stile) sottolineato dal biografo napoletano non ha di certo giovato alla moderna comprensione dell'opera di Realfonso, che giace misconosciuta sotto le più disparate attribuzioni. Eppure i suoi pochi quadri sicuri sono contraddistinti da un'alta qualità: e di questo non si dovrebbe dubitare anche alla luce degli elogi fattigli dal de Dominici. (…)” -
Lotto 267 Jan-Baptist Huysmans 1654 Anversa-1716 Anversa, Paesaggio boschivo con pastori e armenti
olio su tela, Largh. 75 - Alt. 62 Cm, Expertise Prof. Ferdinando Arisi, “Un bosco fitto di alberi maestosi dalle fronde larghe e piene è il protagonista di questo paesaggio riconducibile alla mano del pittore anversese Jan Baptiste Huysmans il cui repertorio è essenzialmente costituito da simili dipinti, che esprimono un intenso sentimento della natura goduta nei suoi valori morfologici e atmosferici. In tal senso i paesaggisti fiamminghi del Seicento (per una esaustiva rassegna di artisti e opere si, veda cfr. Y. Thiery, Les Peintres Flamands de Paysage au XVII Siecle. Le baroque anversois et l'école burelloise, Bruxelles 1987), di cui Huysmans può considerarsi un epigono, condividono in qualche modo il percorso intrapreso dai colleghi olandesi (un nome per tutti, quello di Jacob van Ruysdael), i quali peraltro interpretano la natura in chiave più decisamente realistica e rinunciano quasi del tutto alla componente umana, laddove i fiamminghi rimangono più ancorati alla loro tradizione narrativa, lasciando spesso nei loro paesaggi un posto a squarci di vita contadina. Lo vediamo in questo stesso dipinto che accoglie in primo piano pastori con i loro armenti nei pressi di una fattoria (la si intravvede, arretrata, in mezzo agli alberi sulla destra): un momento quotidiano calato in una dimensione altrimenti senza tempo. (…)”, Dott.ssa Raffaella Colace -
Lotto 268 Pietro Brancaleone, Paesaggio con pescatori e città sullo sfondo
olio su tela, Cm 68X124, Expertise Prod. Filippo Pedrocco, “(…) E’ un dipinto dai caratteri strettamente ricceschi, condotto nei modi che sono tipici di Pietro Brancaleone, il paesaggista probabilmente conterraneo di Marco che solo in tempi relativamente recenti è stato "recuperato" alla storiografia artistica, dopo essere stato completamente dimenticato per due secoli, grazie agli interventi di Antonio Morassi (1963) e di Rodolfo Pallucchini, (1963)., (…) Comune alle opere certe del Brancaleone è innanzitutto la partitura cromatica, su toni brunacei, che richiama le realizzazioni della fase giovanile del Ricci ma anche gli elementi più propriamente lessicali (la tipologia delle rare figurette, il modo di far quasi sfumare in profondità azzurrate la sfondo, la robusta composizione degli edifici, che svettano fortemente illuminati, la realizzazione puntuale degli alberi e delle fronde) e compositivi, con il borgo posto in posizione sopraelevata che funge quasi da perno della scena, che si apre nella tipica struttura spaziale assai ampia, sono del tutto simili a quelli che ritroviamo nelle altre opere sicure che spettano a questo pittore.” -
Lotto 269 Scuola del XVIII secolo, Paesaggi con contadini e pescatori
coppia di dipinti, olio su tela, Cm 94X63 -
Lotto 270 Giovanni Battista Busiri 1702 Roma-1759 Roma, Paesaggio con pastori e rovine
olio su tela, Cm 34,5X24,5 -
Lotto 271 Scuola del XIX secolo, Paesaggio innevato con pattinatori
olio su tavola, Largh. 42,5 - Alt. 34,5 Cm -
Lotto 272 Hubert Robert 1733 Parigi-1808 Parigi, nei modi di, Vedute con le cascate di Tivoli e il Tempio di Vesta
coppia di dipinti, olio su tela, Cm 80X105 -
Lotto 273 Vittorio Amedeo Cignaroli 1730 Torino-1800 Torino, Paesaggi fluviali con pastori e contadini
coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 92 - Alt. 100 Cm, La coppia di dipinti qui presentata rispecchia pienamente lo stile e la sensibilità di colui che è ritenuto uno tra i migliori paesaggisti del Settecento piemontese: Vittorio Amedeo Cignaroli. Attivo presso la corte sabauda e alle dipendenze dell’elitè locale, questo artista rivoluzionò con rinnovata sensibilità il genere del paesaggio, trasformandolo nel soggetto prediletto dalla committenza per la propria rappresentazione e celebrazione. La campagna sabauda, in cui la nobiltà amava dedicarsi all’otium, soggiornando all’interno delle proprie residenze o dedicandosi all’attività venatoria, viene presentata all’interno delle opere di Cignaroli come una nuova Arcadia, all’interno della quale i protagonisti sono pastori e contadini che vivono serenamente in stretto contatto con una natura. perfetta e idealizzata. Come evidenziato da Cottino, a differenza del classicismo romano, il paesaggio perde così ogni evocazione letteraria o legata alla cultura classica in favore di tutta una serie di valori legati strettamente al mondo cortese. -
Lotto 274 Scuola del XVIII secolo, Veduta del Canal Grande a Venezia
olio su tela, Largh. 90 - Alt. 60 Cm, L'opera è corredata da Attestato di Libera Circolazione, ------, Export license available for this lot -
Lotto 275 Francesco Guardi 1712 Venezia-1793 Venezia, Capriccio con figure e rovine
reca al retro antica iscrizione “Francesco Guardi” ed etichetta con numero di inventario di vecchia collezione, Cm 14,5X17,5, Schubert Antichità, Milano, Collezione privata, Firenze -
Lotto 276 Pietro Antoniani 1740 Milano-1805 Milano, Vedute di Napoli
coppia di dipinti, olio su tela, Cm 31X48, Pierluigi Leone de Castris, La Fortuna (di Canart) e il ritrovamento di un possibile resto della fontana dei Quattro del Molo, in “Napoli Nobilissima”, settima serie, volume VI, gennaio-aprile 2020, p. 19, fig. 5 - pubblicazione del dipinto raffigurante il molo di Napoli -
Lotto 277 Carlo Grubacs 1801 Venezia-1878 Venezia, attribuito a, Veduta di Riva degli Schiavoni a Venezia
firmato in basso al centro, olio su tela, Cm 22X32 -
Lotto 278 Carlo Grubacs 1801 Venezia-1878 Venezia, attribuito a, Veduta di Palazzo Ducale a Venezia
firmato in basso a sinistra, olio su tela, Cm 22X32 -
Lotto 279 Carlo Grubacs 1801 Venezia-1878 Venezia, attribuito a, Veduta del Ponte di Rialto a Venezia
firmato in basso a sinistra, olio su tela, Cm 22X32 -
Lotto 280 Carlo Grubacs 1801 Venezia-1878 Venezia, attribuito a, Veduta di Piazza San Marco a Venezia
firmato in baso a sinistra, olio su tela, Cm 22X32 -
Lotto 281 Vincenzo Camuccini 1771 Roma-1844 Roma, Ritratto di Maria Luisa di Borbone
olio su tela, Cm 41X34, Barone Vincenzo Camuccini, Cantualupo, Pittura Neoclassica e Romantica in Liguria (1770-1860), Genova, Palazzo dell'Accademia, 15 marzo - 21 aprile 1975, Vincenzo Camuccini (1771-1844) Bozzetti e disegni dallo studio dell'artista, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 27 ottobre - 31 dicembre 1978. -
Lotto 282 Vincenzo Camuccini 1771 Roma-1844 Roma, San Bartolomeo
olio su tela, Cm 74X60,5 -
Lotto 283 Francesco Hayez 1791 Venezia-1882 Milano, cerchia di, Dio manda i serpenti a punire il popolo di Israele
olio su tela, Cm 83X71 -
Lotto 284 Andrea Appiani 1754 Milano-1817 Milano, cerchia di, Ritratto femminile in paesaggio
olio su tela, Largh. 80 - Alt. 108 Cm -
Lotto 285 Carlo Grubacs 1801 Venezia-1878 Venezia, attribuito a, Veduta di Napoli
firmato in basso a destra, olio su tela, Largh. 45,5 - Alt. 33,5 Cm -
Lotto 286 Scuola neoclassica dell'inizio del XIX secolo, Madonna con Bambino
reca al retro etichetta di vecchia collezione, olio su rame, Cm 70X53