Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche
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Lotto 97 Francesco Antonio Meloni (1676-1713) da Marcantonio Franceschini (1648-1729)
LATONA
Latona con i figli Apollo e Diana.
Acquaforte e bulino, 255x390mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 98 Diana Scultori (1547-1612) da Giulio Romano
COMBATTIMENTO SUL CORPO DI PATROCLO
L’incisione riprende, arricchendolo di figure, un affresco da un disegno di Giulio Romano realizzato nella Sala di Troia di Palazzo Ducale a Mantova da Fermo da Caravaggio tra il 1538 e il 1539. Il soggetto deriva da un rilievo romano che era conservato nello stesso Palazzo ducale. Questa incisione è considerata una delle migliori prove di Diana Scultori. Al centro della scena il corpo di Patroclo tra le braccia di Menelao mentre attorno infuria la battaglia. In basso a sinistra “Iulius Roma. inv.” e più sotto “Achilles defuctus”. Carta filigranata inizio XVIII secolo. Piccola macchia in alto a sinistra nel margine bianco. Bell’impressione buoni margini. (vedi Stefania Massari a cura di, Incisori mantovani del ’500. Giovan Battista, Adamo, Diana Scultori e Giorgio Ghisi, dalle collezioni del Gabinetto Nazionale delle Stampe e della Calcografia Nazionale, Roma, De Luca Editore, 1981, pp. 89-90 n. 145).
Bulino, 237x397mm
Ottimo esemplare. -
Lotto 99 Louis Surugne
Don Quichotte conduit par la Folie
Opera realizzata dall'incisore francese Louis Surugne (Parigi, 1686 - Savigny-sur-Orge, 1762) nel 1730. Acquaforte su carta. Prova del primo tiraggio (chez Surugne). Intitolata e firmata su lastra, sul margine inferiore. Discrete condizioni, salvo due piccole macchie.
L'opera fu parte della suite "Don Quichotte", realizzata dall'artista nel 1730. Titolo sul margine inferiore: "Don Quichotte conduit par la Folie et Embrasé de l'Amour extravaguant de Dulcinée sort de chez luy pour estre Chevalier Errante". L'acquaforte rappresenta un famoso episodio della storia di Don Quichotte di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicata tra il 1605 e il 1615, che ebbe il grande successo in Francia. La scena è molto dinamica.
55 x 42 (foglio), 31.5 x 30 (immagine) -
Lotto 100 Paul Decker (1685-1742)
Moscowita
Allegoria della corte russa dai disegni di Paul Decker (1685-1742) trata dall'opera "Laconicum Europae Speculum" stampato da Martin Engelbrecht (1684-1756) in Augsburg 1730. La stampa illustra usi e costumi del popolo moscovita attraverso la rappresentazione di scena di corte allegorica; nella cornice decorativa medaglioni con iscrizioni riferite agli usi e costumi del popolo russo.
Acquaforte
45,5 x 39 cm
Stampata su carta pesante, in buone condizioni generali -
Lotto 101 Philip Andreas Kilian (1714-1759)
S. Iosephus Iesu Nutritius
Acquaforte di grande virtuosismo tecnico, realizzata dall'artista tedesco Andreas Philip Kilian, nel 1736. Titolo originale: S. Iosephus Iesu Nutritius. Buone condizioni, salvo un lieve ingiallimento sul margine inferiore e una leggera decolorazione del inchiostro nero. Passepartout in cartoncino color crema incluso.
Si tratta di una rappresentazione barocca di San Giuseppe, il padre di Gesù, riconoscibile per gli strumenti ben evidenziati, sul tavolo di legno in costruzione. L'uomo è ritratto in un momento di massima tensione muscolare, in aura della santità. Sopra la sua testa appare un nimbus, e due angeli lo assistono durante il suo lavoro.
16 x 11.5 (foglio), 35 x 25 (immagine) -
Lotto 102 Giuseppe Cantarelli (attivo a Bologna nella prima metà del XVIII secolo) da Ercole Graziani (Bologna, 1688-1765)
SAN APOLLINARE CONSACRATO DA SAN PIETRO
Da una pala del 1738 di Ercole Graziani: l’incisione mostra al centro san Pietro poggia le mani sulla testa di san Apollinare in atto di benedizione e consacrazione. Accanto altri santi e in cielo la Madonna regge nella destra il calice dell’ultima cena e nella sinistra assieme a due angioletti la croce. In basso fuori inciso l’iscrizione.
Bell’esemplare fresco con lievissima piega nella parte bassa.
Acquaforte e bulino, 580x350mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 103 Franz Edmund Weirotter (1730-1771)
Vecchio ponte
Opera di William Edmund Weirotter, realizzata nella prima metà del XVIII secolo. Acquaforte su carta. Passepartout incluso. Ottime condizioni.
La fresca 'impressione che rappresenta un fiume e un vecchio ponte con diverse figure.
L'opera fu realizzata dal pittore e incisore austriaco Frank Edmund Weirotter (Innsbruck, 1733 - Vienna, 1771). Realizzò principalmente paesaggi e scene marine. Viaggiò a Parigi e a Roma, dove produsse diversi dipinti e incisioni. Alcune delle sue opere sono esposte al Fine Arts Museum di San Francisco.
15 x 21 (foglio), 49 x 35 (passepartout) -
Lotto 104 Miguel de Sorellò (1700-1765)
Prima Macchina (per fuochi d'artificio) Un Porto Franco
incisa da Miguel de Sorellò (1700-1765) su disegno di Pierre Parrocel (1670-1739) , la macchina è stata fatta ardere a S. Maria del Popolo in occasione delle festività durante il Pontificato di Benedetto XIV
Acquaforte
44 x 37,5 cm
carta spessa, foglio rifilato al margine lastra, -
Lotto 105 Georg Kilian (1683-1754)
La Resurrezione di Gesù
acquatinta a la maniera nera, con particolare inchiostrazione in blu-azzurro di Georg Kilian (1683-1754) stampata a Augusta - 1740 ca. Immagine di grande suggestione, resa anche attraverso l'uso del particolare colore dell'inchiostratura, che accentua la resa dei chiaroscuri nelle diverse zone della veduta. La parte centrale è illuminata dalla figura del Cristo risorto, in piedi nel raggio di luce proveniente dall'Alto, tra due giovani figure che sorreggono la pietra tombale spostata, e lo stupore misto a timore dei soldati romani a guardia del sepolcro, che accecati dalla luce divina di Gesù, si proteggono la vista.
acquatinta a la maniera nera
71,5 x 49 cm
Veduta piuttosto rara, per dimensione e colore inchiostratura, in condizioni generali buone, con mancanze ai bordi e restauri datati; stampata su carta pesante -
Lotto 106 Jean-François Poletnich
Le Trait Dangereux
Acquaforte in bianco e nero e bulino su carta, realizzata nel 1742 da J.F. Poletnich dal disegno di François Boucher.
Una bella donna, avvolta da un drappeggio drammatico, rilascia una freccia. L'opera trasmette un'aria neoclassica.
Con una assennata calibrazione tonale, e un nero profondo e vibrante ottenuto dal bulino, la composizione è realizzata con piena padronanza della tecnica artistica e una sensualità tipica delle opere settecentesche.
Iscrizioni degli autori sui lati, il titolo inciso in stampatello sul margine inferiore al centro. "Paris chez Basam" indica l'indirizzo del stampatore e venditore di questa opera all'epoca.
In buone condizioni, salvo fioritura diffusa soprattutto ai margini e un consueto ingiallimento della carta. Questa stampa originale ha conservato tutta la sua bellezza e carisma. Compreso di passepartout in cartone.
Una copia avant la lettre è conservata al Museo del Louvre di Parigi.
50.5 x 37.8 (foglio), 67,5 x 55 (passepartout) -
Lotto 107 Bernard Picart (1673-1733)
Les Gemeaux Castor et Pollux
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco dei Dioscuri: Castore e Polluce. Meravigliosa stampa caratterizzata dall'impressione freschissima e dalla linea elegante, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizione: "B. Picart del." sotto l'immagine, sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine sinistro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie ai margini, qualche traccia di ossidazione sul margine superiore sinistro. Questi difetti non pregiudicano l''immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 108 Bernard Picart (1673-1733)
Tantale
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco del tormento di Tantalo.
Bellissima stampa di impronta freschissima, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizioni: "B. Picart del. 1730" sotto l'immagine, sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Fioritura sparsa sul margine inferiore. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 109 Bernard Picart (1673-1733)
Pygmalion
Sublime opera realizzata dall'incisore francese Bernard Picart nel 1742. Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Pigmalione.
Bellissima stampa con un'impressione molto fresca, dal volume "Le Temple des Muses", pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del. 1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie sul margine superiore.Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 110 Bernard Picart (1673-1733)
Tithon
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Tithonus. Bellissima stampa di impronta freschissima, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del." sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Leggera fioritura ai margini, e un piccolo strappo sul margine superiore destro. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 111 Bernard Picart (1673-1733)
Lycaon
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Licaone. Bellissima stampa di fresca impressione, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine) e "B. Picart del.1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Lieve fioritura ai margini.Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 112 Bernard Picart (1673-1733)
La Lune et Endymion
Acquaforte su carta vergella, rappresentante il mito greco di Endimione. Bellissima stampa di fresca impressione, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del.1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie e leggere fioritura sparsa ai margini. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 113 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Cerimonia di matrimonio giapponese
Acquaforte, acquarellata a mano. Incisione meravigliosa e dettagliata, raffigurante una tipica cerimonia di matrimonio giapponese. Da “Nuovo Dictionnario Scientifico e Curioso del Sacro e del Profano", di Gianfrancesco Pivani, Venezia, Benedetto Milocco, 1746-1751 (vol. VIII, tavola XLVII). Volume VIII comprende una raccolta di 25 tavole che illustrano “Usi e costumi, riti religiosi del popolo asiatico”. In perfette condizioni, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 25.5 x 18 (immagine), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 114 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il modo in cui i peruviani accendono il fuoco sacro durante la festa del sole -- Inca che offre un vaso di liquore
Acquaforte, acquerellata a mano. Rappresenta un rito tipico peruviano e inca durante la Festa del Sole (l'offerta alla divinità del Sole). Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (volume VIII, tavola LXXVII), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751 e riguardante costumi e riti religiosi del popolo americano. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 115 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Cerimonia funebre del re e monastero di Talapini
Acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta una tipica cerimonia funebre reale al monastero di Bur. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano" (volume VIII, tavola XXIX), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante costumi e riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 116 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Battesimo moscoviano
Acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta un tipico battesimo moscoviano. Proviene dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso concernente il sacro e il profano" (volume VIII, tavola LXXXIX), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 117 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il modo in cui i greci aspettano il fuoco sacro dal cielo
Acquaforte, acquerellata a mano. Rappresenta il modo in cui i greci aspettano il fuoco sacro. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso sul Sacro e il Profano", (volume VIII, tavola LXXXIV), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardanti i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 118 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
La corsa del grande gentiluomo
Acquaforte, acquarellata a mano, raffigurante un gentiluomo orientale che cavalca davanti a una folla festante. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (tomo VIII, tavola XVIII), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 119 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il Bairam
"Il Bairan, ovvero la Pasqua del Muhannadan" è una pregevole acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta il "Bairan", la festa musulmana dopo il digiuno del Ramadan. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (tomo VIII, tavola XIV), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardant i costumi e i riti religiosi dei vari popoli.Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 120 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Sacrificio tra i messicani
"Sacrificio dei messicani, Divinità presiede la caccia" è una pregevole acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta i tipici riti messicani del sacrificio umano e della caccia. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano" (tomo VIII, tavola LXVI), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
Il "Nuovo Dizionario" di Pivati fu un coraggioso contributo al dibattito culturale italiano della metà del settecento. La conoscenza ampia, utile e interessante che contiene fu presa dalle opere ebraiche, greche, latine, francesi, spagnole e inglesi, oltre che dalle italiane. “Gli argomenti trattati sono ben ricercati e generalmente presentati in uno stile semplice e diretto (…)”. La voce liberale di Pivati fu molto progressivo nel contesto del rigido conformismo predominante in tutta la penisola italiana. “Sembra impegnato nella Ragione e nella Scienza in opposizione alla semplice Fede, ma cerca di evitare qualsiasi sfida diretta agli insegnamenti dogmatici della Chiesa”.
Riferimento: Silvano Garafalo, in: Frank Kafker, Notable Encyclopedias, Oxford 1981.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout)