Lot 1099 | Pianoforte mezza coda Steinway & Sons. Cassa barocca in legno laccato...

Il Ponte Casa d'Aste - Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, 20121 Milano
Asta N. 376 - Importanti mobili, oggetti d'arte, argenti e dipinti antichi Strumenti musicali Terza Sessione - dal lotto 893 al lotto 1099
Thursday 27 October 2016 hours 15:30 (UTC +01:00)

Pianoforte mezza coda Steinway & Sons. Cassa barocca in legno laccato...

Pianoforte mezza coda Steinway & Sons. Cassa barocca in legno laccato decorato in policromia e dorature a volute e fiori. Gambe e fascia con applicazioni in legno dorato e scolpito a motivi vegetali. Tastiera con tasti in avorio. 1850 - 1860. Modello americano, numero matricola 68527 (difetti e restauri) Lacquered wood grand piano by Steinway & Sons. 1850 - 1860. Serial number 68527 (defects and restorations) La Steinway & Sons attesta ufficialmente: "The serial number 68527. The instrument is listed in our records to have been manufactured in our Hamburg factory and shipped to the decorator BembÈ in Mainz for the outer decoration on 29.4.1891. The final destination was the "Schnelldampfer F¸rst Bismarck", a prominent ship of the time." Commissionato dal noto costruttore di mobili e decoratore Philipp Anton BembÈ, attivo tra la fine del XIX e XX secolo, noto soprattutto per la realizzazione degli arredi della suite imperiale ed altre stanze in stile barocco del castello di Peles, fu prodotto dalla Steinway &Sons nello stabilimento di Amburgo in data 29.4.1891 Quest'importante pianoforte fu progettato e realizzato per decorare la famosa nave Schnelldampfer Furst Bismark, una delle pi˘ grandi ed importanti navi tedesche del tempo. Il battello veloce "Principe Bismarck" venne costruito presso il cantiere Vulkan a Stettino; nel 1905 fu venduto alla Russia e fu utilizzata come nave passeggeri. Nel 1909 la nave venne acquistata dall' Austria con il nome di "Gea" ed entrÚ a far parte della flotta militare. Durante la prima guerra mondiale venne utilizzata come nave díappoggio per sottomarini e come chiatta. Nel 1920 fu venduta alla compagnia di navigazione Cosulich di Trieste e cambiÚ il nome in "San Giusto" quindi, nel 1924, venne ceduta ad una compagnia di demolizione italiana per essere definitivamente smantellata.