BENETTON, IL FERRO E L'ANIMA
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Lot 97 Toni Benetton (1910 - 1996)
Radar 2, 1965
Ferro modellato a caldo
64 x 65 x 22,5 cm
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
"Radar" è uno studio per una scultura monumentale, tre metri da terra, oggi conservata in una collezione privata tedesca.
Stupefacente è il modo in cui Benetton è riuscito a realizzare in ferro le onde del radar in movimento.
La scultura ha una lavorazione molto complessa: è sezionata e modellata a caldo in un modo che ha richiesto l'intervento diretto di Benetton. Questo tipo di lavori è assai simile all'arte tradizionale, in cui è possibile riconoscere la 'grafia' dell'autore, e differisce dall'altra parte fondamentale della produzione di Benetton in cui invece prevale l'elemento ideativo e di design.
Le dimensioni in scheda si riferiscono al solo modello. La base, che è stata sostituita negli corso degli anni, misura 8x30x13 cm. -
Lot 98 Toni Benetton (1910 - 1996)
Nudo di donna, 1975
Matita e acquerelli su cartoncino liscio
49,5 x 35,2 cm
Firma: "ABtt" a penna
Data; "75" a penna
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Il soggetto è colto in una posizione intima e di sofferenza. Si tratta di un'opera stilisticamente rara nel catalogo dell'artista sia per la crudezza e il realismo del tema sia per la resa formale, che contraddice la preferenza di Benetton per le forme conchiuse. -
Lot 99 Toni Benetton (1910 - 1996)
Taglio n. 1, 1966
Ferro modellato a caldo
26 x 25 x 10 cm
Bibliografia: F. Batacchi, a cura di, "Toni Benetton, il genio del ferro", Stia, 2000, p. 74
Esposizione: Palagio Fiorentino, Stia, 2000
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
"Taglio n.1" fa parte di una serie di quattro opere, nella quale una lastra quadrata viene interessata da interventi di taglio vivo a caldo. Più precisamente, un taglio per la prima lastra - quella in asta -, due tagli per la seconda, tre per la terza e infine quattro nell’ultima. L'artista intendeva così dimostrare come un intervento di taglio potesse radicalmente cambiare la dimensione scultorea della lastra. Benetton svolge in scultura una ricerca analoga e contemporanea a quella di Lucio Fontana in pittura. -
Lot 100 Toni Benetton (1910 - 1996)
Animale onirico, 1988
Matita, penna biro nera e acquarelli su cartoncino ruvido
11,8 x 12,3 cm
Firma: "ABenttn" a penna
Data; "88" a penna
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
"Anche i sogni rispecchiano la realtà, ma, come i disegni, simboleggiano qualcosa che è diverso" (Toni Benetton, "Segni e sogni: pensieri e disegni di Toni Benetton", Mogliano Veneto, 1995, p. 52). L'opera fa parte di una serie dedicata agli animali onirici, in particolare di una selezione di sei raffigurante un animale di forma simile ad una palla. Come ricorda, il figlio Giovanni, che talvolta aiutava Benetton a preparare i disegni per gli auguri di Natale, l'artista partiva disegnando la sagoma, poi faceva cadere l'acqua con poco colore che si spandeva sul foglio. Solo alla fine caricava ulteriormente colore che, scivolano sulla tensione dell'acqua, tendeva a raccogliersi sul perimetro del disegno. In questi fogli la tecnica ha accentuato il senso di rotondità. -
Lot 101 Toni Benetton (1910 - 1996)
Linee generatrici n. 9 (bozzetto), 1974
Ferro, lamine e fili saldati
88 x 128 x 112 cm
Bibliografia: F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 299 e 371, scheda 267
Esposizione: Galleria d'arte Moderna, Bologna, 1977
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
L'opera appartiene alla serie delle "Linee generatrici", ma con alcune peculiarità. Prima di tutto, la tecnica: le lame sono ricavate tagliando una lastra a fiamma ossidrica e a scalpello per battitura. In secondo luogo, la finitura, che attrae l'attenzione sui dettagli. Questi elementi - spiega Giovanni Benetton, figlio e lavorante di Toni Benetton - portano a pensare che il bozzetto sia stato ideato per un monumento di medie dimensioni, per una altezza massima di sei metri, cioè tale che il peso degli elementi potesse essere sostenuto senza materiali speciali e la scultura apprezzata non solo come forma di insieme ma anche nella preziosità delle superfici. In questo pezzo, le "Linee generatrici" si avvicinano alla idea della scultura come opera d'arte autonoma. -
Lot 102 Toni Benetton (1910 - 1996)
Archetipo, 1965
Ferro forgiato
140 x 152 x 60 cm
Bibliografia: F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 146, 231, 360 scheda 125
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
"Archetipo": il titolo si deve, nella memoria di Giovanni Benetton, figlio dell'artista, al fatto che quest'opera sta all'inizio della serie scultorea delle "Sintesi zoomorfe". Infatti, il bozzetto risale al 1962. Il soggetto va messo in relazione con la forma più semplice per rappresentare il movimento: la direzione infatti - si potrebbe meglio dire lo slancio - è immediatamente intuibile senza bisogno di elementi figurativi come teste, braccia e piedi.
L'opera richiama da vicino le grandi sculture che popolarono il mitico Giardino Salomon, un podere trasformatosi, tra il 1959 e il 1960, in un primo parco espositivo all'aperto dedicato all'opera di Benetton ed anche uno dei capolavori di Benetton, "Le Monache", del 1961, già esposto allo Hakone Open Air Museum di Tokyo (F. Batacchi, a cura di, "Toni Benetton, il genio del ferro", Stia (Ar), 2000, pp. 62-63).
Nota bene: l'opera è collocata presso la parte privata di Villa Marignana a Mogliano Veneto.