ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO Con una selezione di sculture e cornici

ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO Con una selezione di sculture e cornici

Thursday 27 April 2023 hours 15:00 (UTC +01:00)
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  • ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO A ROMA, XVII SECOLO
    Lot 146

    ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO A ROMA, XVII SECOLO

    Il palio dei somari

    Olio su tela, cm. 94x122. Con cornice

  • MICHELANGELO CERQUOZZI (Roma, 1602 - 1660)
    Lot 147

    MICHELANGELO CERQUOZZI (Roma, 1602 - 1660)

    Erminia fra i pastori

    Olio su tela, cm. 48,5x66. Con cornice

    L'attribuzione a Michelangelo Cerquozzi è stata confermata dal Prof. Giancarlo Sestieri.

    La nostra tela si inserisce con piena coerenza all'interno del catalogo di Cerquozzi, di cui esibisce le principali caratteristiche a livello di iconografia, composizione e stile. Il dipinto offre una lettura in chiave marcatamente bucolica e sin quasi pauperista dell'episodio tratto dalla Gerusalemme Liberata di Tasso in cui la principessa Erminia, in fuga da Tancredi che la insegue credendola l'amata Clorinda, viene ospitata in un idilliaco villaggio di pastori. L'episodio fu affrontato altre volte da Cerquozzi, per esempio nella tela già nella collezione romana Incisa della Rocchetta, che presenta corpose affinità con la nostra.

  • SCUOLA ROMANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 148

    SCUOLA ROMANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Riposo durante la fuga in Egitto

    Olio su tavola, Ø cm. 17,5. Con importante cornice antica.

  • CERCHIA DI GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI DETTO GUERCINO (Cento, 1591 - Bologna, 1666)
    Lot 149

    CERCHIA DI GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI DETTO GUERCINO (Cento, 1591 - Bologna, 1666)

    San Girolamo penitente nel deserto ode le trombe del Giudizio Universale

    Olio su tela, cm. 94,5x113,5. Con cornice

    Guercino ebbe una particolare predilezione per il tema di San Gerolamo nel deserto, che ebbe modo di sviluppare lungo l'arco della sua produzione in tutte le possibili declinazioni icongrafiche. La presente tela riveste un particolare interesse giacché testimonia quella che viene considerata l'a più tarda fra le varie versioni realizzate dal pittore, il cui prototipo autografo è oggi perduto. La composizione ci è però nota grazie a una bella copia di bottega conservata nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, della quale il nostro dipinto costituisce una fedele replica coeva.

    PROVENIENZA:
    Collezione privata, centro-Italia.

  • ARTISTA NAPOLETANO, XVII SECOLO
    Lot 150

    ARTISTA NAPOLETANO, XVII SECOLO

    Tributo della moneta

    Olio su tela, cm. 127x91,5. Con cornice

  • ARTISTA OLANDESE, XVII SECOLO
    Lot 151

    ARTISTA OLANDESE, XVII SECOLO

    Paesaggio olandese con fiume barche e viandanti

    Olio su tavola, cm. 17,5x26. Con cornice

  • ARTISTA FERRARESE, INIZIO XVII SECOLO
    Lot 152

    ARTISTA FERRARESE, INIZIO XVII SECOLO

    Giuseppe e la moglie di Putifarre

    Olio su tela, cm. 93,5x116.

    Il dipinto si concentra sul momento cruciale della narrazione del Genesi (19, 7-20) in cui la moglie di Putifarre, capo delle guardie del faraone, cerca invano di sedurre Giuseppe, figlio di Giacobbe e Rachele, che era stato acquistato come schiavo da Putifarre. La resistenza di Giuseppe fa infuriare la donna che per vendicare l'umiliazione subita lo accusa di avere attentato alla sua virtù e lo fa arrestare. La nostra tela, ricca di stimoli figurativi bolognesi e veneti, si qualifica subito come un notevole prodotto della scuola ferrarese di primo Seicento, in quella felice congiuntura che, oltre al capofila Scarsellino, coinvolge un gruppo di artisti di alto livello, oggi in piena fase di rivalutazione critica, come Carlo Bononi, Giuseppe Caletti e Camillo Ricci, allievo prediletto dello Scarsellino.

  • FRANCOIS VAN KNIBBERGEN (The Hague, 1596 - 1674)
    Lot 153

    FRANCOIS VAN KNIBBERGEN (The Hague, 1596 - 1674)

    Veduta fantasiosa di Tivoli con Tempio della Sibilla

    Olio su tela, cm. 86x112,5. Con cornice

    Il dipinto reca firma a pennello al margine inferiore destro: “F. VAN KNIBBERGEN".

  • GIOVANNI DOMENICO CAPPELLINO (Genova, 1580 - 1651)
    Lot 154

    GIOVANNI DOMENICO CAPPELLINO (Genova, 1580 - 1651)

    Sansone e Dalila

    Olio su tela, cm. 123,5x99. Con cornice

    Il dipinto è accompagnato da un'expertise della Prof.ssa Anna Orlando disponibile in formato PDF.

    Questo bel dipinto è stato riferito senza esitazioni da Anna Orlando alla mano del genovese Gian Domenico Cappellino, artista che attende ancora un adeguato approfondimento critico complessivo, ma che fu tra i protagonisti del rinnovamento culturale genovese in senso naturalista. Il dipinto, che costituisce una significativa aggiunta nel catalogo dell’artista, ancora in costruzione, rappresenta l’episodio biblico che vede Dalila tradire il suo amante nel gesto del recidergli una ciocca di capelli, mentre furtivamente si guarda le spalle. Questo episodio è stato affrontato più volte da Cappellino, che in questo caso sceglie di isolare le due figure per focalizzare l’attenzione sull’atto che porterà al drammatico epilogo. Le figure sono trattate in chiave marcatamente caravaggesca, mostrando l'allontanamento del pittore dalla lezione del suo maestro Giovanni Battista Paggi per guardare piuttosto alla pittura di Domenico Fiasella detto il Sarzana, al quale si avvicina nel terzo decennio del Seicento.

  • ARTISTA FRANCESE, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 155

    ARTISTA FRANCESE, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Le tre Grazie

    Olio su tela, cm. 87,5x64. Con cornice

    Il dipinto è accompagnato dall'Attestato di Libera Circolazione.

  • PIETER VAN LAER (Haarlem, 1599 ca. - 1642 ca.)
    Lot 156

    PIETER VAN LAER (Haarlem, 1599 ca. - 1642 ca.)

    Il ciabattino

    Olio su tela, cm. 31x26,5. Con cornice

    Questa deliziosa coppia di scene di genere, proposta in due lotti consecutivi, rappresenta una sicura aggiunta al catalogo di Pieter Van Laer, soprannominato “Bamboccio” dai suoi sodali nella società della Bent, nella quale si ritrovavano artisti nordici di stanza a Roma. I due soggetti, attinti dall’osservazione curiosa e partecipe della vita quotidiana delle classi più umili, presentano alcuni dei caratteri più peculiari del pittore. Oltre alla tipicità dei soggetti, comuni alla poetica “bassa” e ordinaria distintiva della produzione dei bamboccianti, in queste tele si rinvengono agevolmente fisionomie, espressioni, posture e indumenti che ricorrono di continuo nelle figure protagoniste dei dipinti di Van Laer, al pari degli spazi architettonici o paesaggistici all’interno dei quali sono ambientate le scene. Consueto in Van Laer è il realismo esplicito e senza edulcorazioni delle situazioni descritte, non prive di una punta di compiacimento nell’assenza di filtri idealizzanti: tutti tratti che affiancano le nostre due tele a molte altre opere del Bamboccio, quali, ad esempio, il Venditore di ciambelle della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma, il Cavaliere che si abbevera all’osteria, della Galleria Spada a Roma, la Sosta dei cacciatori, Cavallo e Cavaliere in una grotta, la Scuderia di campagna tutti conservati al Museo degli Uffizi di Firenze.

    Questo lotto è il pendant del lotto successivo.

    PROVENIENZA:
    Collezione privata, Roma.

  • PIETER VAN LAER (Haarlem, 1599 ca. - 1642 ca.)
    Lot 157

    PIETER VAN LAER (Haarlem, 1599 ca. - 1642 ca.)

    Sosta di contadini con mulo all'abbeveraggio

    Olio su tela, cm. 31x26,5. Con cornice

    Questa deliziosa coppia di scene di genere, proposta in due lotti consecutivi, rappresenta una sicura aggiunta al catalogo di Pieter Van Laer, soprannominato “Bamboccio” dai suoi sodali nella società della Bent, nella quale si ritrovavano artisti nordici di stanza a Roma. I due soggetti, attinti dall’osservazione curiosa e partecipe della vita quotidiana delle classi più umili, presentano alcuni dei caratteri più peculiari del pittore. Oltre alla tipicità dei soggetti, comuni alla poetica “bassa” e ordinaria distintiva della produzione dei bamboccianti, in queste tele si rinvengono agevolmente fisionomie, espressioni, posture e indumenti che ricorrono di continuo nelle figure protagoniste dei dipinti di Van Laer, al pari degli spazi architettonici o paesaggistici all’interno dei quali sono ambientate le scene. Consueto in Van Laer è il realismo esplicito e senza edulcorazioni delle situazioni descritte, non prive di una punta di compiacimento nell’assenza di filtri idealizzanti: tutti tratti che affiancano le nostre due tele a molte altre opere del Bamboccio, quali, ad esempio, il Venditore di ciambelle della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma, il Cavaliere che si abbevera all’osteria, della Galleria Spada a Roma, la Sosta dei cacciatori, Cavallo e Cavaliere in una grotta, la Scuderia di campagna tutti conservati al Museo degli Uffizi di Firenze.

    Questo lotto è il pendant del lotto precedente.

    PROVENIENZA:
    Collezione privata, Roma.

  • ARTISTA FRANCESE ATTIVO A ROMA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 158

    ARTISTA FRANCESE ATTIVO A ROMA, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Paesaggio con lago, fontana, grande vaso con mascheroni e figure

    Olio su tela, cm. 73,8x91,5. Con cornice

  • CERCHIA DI GUIDO RENI, XVII SECOLO
    Lot 159

    CERCHIA DI GUIDO RENI, XVII SECOLO

    Crocifissione con la Vergine, San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena

    Olio su tela, cm. 182x120. Con cornice

    La tela deriva dal celebre dipinto di Guido Reni oggi conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

  • ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 160

    ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Natura morta con cacciagione e leprotto appeso

    Olio su tela applicato su tavola, cm. 103x130,5. Con cornice

    Questa bella natura morta di caccia combina un approccio analiticamente realista con una pennellata densamente pittorica. L'autore mostra qui una trama di riferimenti figurativi fiamminghi che muovono da Frans Snijders, grande animalista e padre putativo della natura morta di caccia, e dal suo allievo Jan Fijt. Dal punto di vista stilistico il nostro dipinto si apparenta con opere dello stesso genere eseguite in Italia da artisti fiamminghi specialisti nelle nature morte di caccia e con animali, quali Jacob van de Kerkhoven detto Giacomo da Castello e Johannes Hermans detto Monsù Aurora.

  • JOHANN HEINRICH ROOS (Francoforte, 1631-1685)
    Lot 161

    JOHANN HEINRICH ROOS (Francoforte, 1631-1685)

    Paesaggio con armenti e rovine

    Olio su tela, cm. 63x76. Con cornice

    Il dipinto reca firma a pennello sul masso al margine destro sotto al toro al riposo: "J.H. ROOS".

    Incollata al retro una vecchia perizia del Prof. Lowrence Haward, già curatore della City Art Gallery di Manchester, datata 24 Marzo 1944.

  • CARLO MARATTI (Camerano, 1625 - Roma, 1713), ATTRIBUITO
    Lot 162

    CARLO MARATTI (Camerano, 1625 - Roma, 1713), ATTRIBUITO

    Ritratto di Sir Thomas Isham

    Olio su tela, cm. 140x120. Con cornice

    Il dipinto reca in alto a destra iscrizione a pennello: "SIR THOMAS ISHAM".

    Nel 1667 Sir. Thomas Isham, nell'ambito del Grand Tour Italiano, viaggio canonico per la nobità inglese dell'epoca, trascorse dieci mesi a Roma. Oltre ad acquistare dipinti dei principali artisti attivi in quegli anni nell'Urbe, lord Isham si fece ritrarre da Carlo Maratti, all'epoca sovrano della pittura romana, nella tela oggi conservata presso Lamport Hall. Di questo ritratto esiste più di una versione licenziata dallo stesso artista con l'ausilio del suo atelier.

  • FRANCESCO FIDANZA (Roma, 1747 – Milano, 1819)
    Lot 163

    FRANCESCO FIDANZA (Roma, 1747 – Milano, 1819)

    Veduta del porto di Messina

    Olio su tela, cm. 62x89,5. Con cornice

    BIBLIOGRAFIA:
    L. Salerno, I pittori di Vedute in Italia, catalogo 90 A-1, p. 297.

  • HENDRICK MOMMERS (Haarlem, 1623 - 1697), ATTRIBUITO
    Lot 164

    HENDRICK MOMMERS (Haarlem, 1623 - 1697), ATTRIBUITO

    Contadini che vendono ortaggi in un grande spiazzo assolato

    Olio su tavola, cm. 48,5x68,5. Con cornice

    PROVENIENZA:
    Collezione privata, Roma.

  • GIAN DOMENICO VALENTINO (Roma, 1639 - Imola, 1715), ATTRIBUITO
    Lot 165

    GIAN DOMENICO VALENTINO (Roma, 1639 - Imola, 1715), ATTRIBUITO

    Venditore di rame

    Olio su tela, cm. 59x69. Con cornice

    PROVENIENZA:
    Collezione privata, Lazio.

  • ARTISTA OLANDESE ITALIANIZZANTE, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 166

    ARTISTA OLANDESE ITALIANIZZANTE, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Paesaggio laziale di fantasia con rovine classiche, specchio d'acqua e figure

    Olio su tela, cm. 84,5x115,5. Con cornice

    Questo bel Capriccio, rivela esaurientemente la fascinazione esercitata dalle rovine classiche, dalla luce e dalla natura mediterranea sui pittori di paesaggio che nel Seicento scendevano a Roma dalle Fiandre e dall'Olanda. Ammiriamo qui la luce tersa e omogeneamente diffusa che conferiva un'aura quasi mitica alle liriche visioni di Poelenborch, Asselyn, Du Jardin e Gottfried Wals (quest’ultimo anche per le filiformi figurette). Il calmo nitore della composizione si accorda con una visione estensiva del paesaggio, che si sviluppa a perdita d'occhio punteggiato di viandanti, pastori, contadini al riposo e ruderi classici.

  • SCUOLA ROMANA, INIZIO XVIII SECOLO
    Lot 167

    SCUOLA ROMANA, INIZIO XVIII SECOLO

    a) Fuga in Egitto; b) Visitazione. Coppia di dipinti

    Olio su tela 41x32,5. Con cornice, cad.

  • ARTISTA ATTIVO A ROMA, METÀ XVIII SECOLO
    Lot 168

    ARTISTA ATTIVO A ROMA, METÀ XVIII SECOLO

    a) Veduta costiera con torrione, fortezza, figure e imbarcazioni; b) Veduta costiera con borgo fortificato, arco di roccia, figure e imbarcazioni. Coppia di dipinti

    Olio su tela, cm. 24,8x126, cad. Con cornice.

  • SCUOLA EMILIANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
    Lot 169

    SCUOLA EMILIANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO

    Apollo e Dafne

    Olio su tela, cm. 122,5x99,5. Con cornice

    Questa notevole rappresentazione del mito narrato nelle Metamorfosi di Apuleio (fortunatissimo nella pittura e scultura barocca) parla un linguaggio pittorico prevalente bolognese, imperniato sui modelli, in primis, di Guido Reni, ma anche di Francesco Albani e Domenichino. Nella sua eleganza classicista, nella sua paletta cromatica luminosa, calda e dorata, nel suo ben ponderato plasticismo, l’autore di questa tela mostra anche uno studio attento della produzione di Nicolas Poussin. Tale profilo è compatibile con alcuni tra i migliori artisti bolognesi attivi fra secondo Seicento e primo Settecento, da Carlo Cignani a Gian Antonio Burrini, da Marcantonio Franceschini a Donato Creti. Franceschini, in particolare, sembra condividere il maggior numero di tratti avvicinabili alla nostra tela, come suggerisce il confronto con opere come Agar e Ismaele della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova, la Morte di Abele della Pinacoteca Nazionale di Bologna e alcune delle grandi tele che il pittore eseguì tra il 690 e il 1710 per il Garten Palast della famiglia Liechtenstein di Vienna (per es. Latona e i pastori di Licia e Venere scopre Adone morto).

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ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO Con una selezione di sculture e cornici

Quando

27 aprile 2023 ore 15:00 CEST

Dove

Bertolami Fine Arts srl

Piazza Lovatelli, 1

00186 Roma

Italia


Esposizione

I lotti saranno visibili presso la Bertolami Fine Arts in piazza Lovatelli 1, 00186 Roma dal 21 al 26 aprile 2023 nei seguenti orari:

21,22,23 e 25 aprile: 15:00-18:30 CEST

24 e 26 aprile: 10:30-13:30 / 15:00 -18:30 CEST


Offerte pre-asta

Le offerte pre-asta potranno essere effettuate nelle modalità descritte nelle informazioni sull’asta sino alle ore 12:00 CEST del 27 aprile 2023

Diritti D'asta: 27%

Live Bidding BFA: 1,5%


Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati:

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordate con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com. 

L'eventuale ritiro in sede è possibile solo su appuntamento.

Sessions

  • 27 April 2023 hours 15:00 ASTA 256 - DIPINTI E DISEGNI DAL XIV AL XIX SECOLO CON UNA SELEZIONE DI SCULTURE E CORNICI (1 - 350)

Exhibition

I lotti saranno visibili presso la Bertolami Fine Arts in piazza Lovatelli 1, 00186 Roma dal 21 al 26 aprile 2023 nei seguenti orari:

21,22,23 e 25 aprile: 15:00-18:30 CEST

24 e 26 aprile: 10:30-13:30 / 15:00 -18:30 CEST

Payment and Shipping

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l. (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della fattura);


carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);

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BPER Banca - Agenzia 28 - IBAN: IT18R0538705006000035185964 - SWIFT/BIC BPMOIT22XX

oppure

BANCO DESIO - IBAN: IT58J0344003209000000192600 - SWIFT/BIC BPSPIT31XXX

(nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)

 

Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative del 3,5%

Buyer's Premium

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta pari al 27% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto. 


More information

L’asta sarà battuta il 27 aprile 2023 a partire dalle ore 15,00 CEST presso la sede di Bertolami Fine Arts S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma. 

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta, telefonicaonline previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner, tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 12,00 CEST di giovedì 27 aprile 2023.

Bidding increments

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