Arte figurativa tra XIX e XX secolo

Arte figurativa tra XIX e XX secolo

Thursday 2 March 2023 hours 10:30 (UTC +01:00)
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  • Luigi Steffani (San Giovanni Bianco 1827-Milano 1898)  - Vele in laguna
    Lot 145

    Luigi Steffani (San Giovanni Bianco 1827-Milano 1898) - Vele in laguna

    cm 14 x 34
    olio su tela riportata su tavola
    siglato in basso a sinistra: LS

  • Guglielmo Ciardi (Venezia 1842-1917)  - Villaggio cadorino
    Lot 146

    Guglielmo Ciardi (Venezia 1842-1917) - Villaggio cadorino

    cm 11,5 x 19,3
    olio su tavola

    firmato in basso a sinistra: G. Ciardi

    Sul retro iscrizione per autentica di Maria Teresa Ciardi: Dichiaro appartenere questo dipinto a G. Ciardi / Maria Teresa Ciardi; ed etichetta con numero di inventario: 4572.

  • Ettore Tito (Castellammare di Stabia 1859-Venezia 1941)  - Nudo femminile in riva al fiume, 1913
    Lot 147

    Ettore Tito (Castellammare di Stabia 1859-Venezia 1941) - Nudo femminile in riva al fiume, 1913

    cm 50 x 64
    pastello su cartoncino
    firmato e datato in basso a destra: E. Tito / 1913

    PROVENIENZA

    Eredi Alessandro Milesi, Venezia;

    collezione privata, Milano.


  • Pio Semeghini (Quistello 1878-Verona 1964)  - Venezia, Campo Barbaro, 1919
    Lot 148

    Pio Semeghini (Quistello 1878-Verona 1964) - Venezia, Campo Barbaro, 1919

    cm 31 x 24,5
    olio su tavola

    Sul retro, sul supporto, firmato e datato: Semeghini P. / 1919;  e cartiglio del pittore con titolo.


    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Giuseppe Vizzotto Alberti (Treviso 1862-Venezia 1931)  - La famiglia del pescatore, 1898
    Lot 149

    Giuseppe Vizzotto Alberti (Treviso 1862-Venezia 1931) - La famiglia del pescatore, 1898

    cm 52 x 31,5
    acquerello su cartoncino

    firmato, locato e datato in basso a destra: G. Vizzotto-Alberti / Venezia /  1898

    Sul retro, sul supporto, numero del pittore: n. 6627.

  • Francesco Hayez (Venezia 1791-Milano 1882)  - Odalisca, 1880
    Lot 150

    Francesco Hayez (Venezia 1791-Milano 1882) - Odalisca, 1880

    cm 55 x 39,3
    olio su tela

    traccia di firma e data 1880 sulla costa in alto a destra

    Sul retro, sulla cornice, etichetta di esposizione della Civica Galleria d'Arte Moderna, Milano.


    PROVENIENZA
    Collezione privata, Milano.


    BIBLIOGRAFIA






    L'opera è accompagnata da certificato d'autenticità di Fernando Mazzocca, rilasciato in data 20 giugno 2010.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Il dipinto, inedito, è documentato da Giulio Carotti nell’Elenco delle opere di Hayez pubblicato in appendice alle Memorie dell’artista, segnalandolo al 1880 come “Odalisca (testa; studio), del Presid. Clerici di Lecco” (F. Hayez. Le mie memorie, con appendice a cura di G. Carotti, Milano 1890. p. 283; notizia ripresa in L’opera completa di Francesco Hayez, a cura di S. Coradeschi, Milano 1871, p. 109 n. 387 e da F. Mazzocca, Francesco Hayez, Catalogo ragionato, Milano 1994 p. 374 n. 428, ma in entrambi senza l’indicazione della tecnica e delle dimensioni).
    La singolarità dell’opera sta nel fatto che rappresenta l’ultima versione di un tema caro al pittore, quello dell’ Odalisca, rappresentata a mezza figura e con un turbante. La prima è quella del 1839 conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano, la seconda è del 1860 (in collezione privata), mentre esistono diverse soluzioni altrimenti ambientate, come la grande l’Odalisca alla finestra di un Harem del 1838, la grande Odalisca sdraiata del 1839, l’Odalisca presso ad uno schiavo del 1864, l’Odalisca che legge e l’Odalisca nel sonno, entrambe del 1867.
    Come negli altri casi, la figura risulta anche questa volta ripresa dal vero, basata sulla modella messa in posa. Mentre il termine “studio”, cui veniva indicata nell’ Elenco, sottolinea una caratteristica comune ai dipinti di Hayez degli anni Ottanta, che si presentano spesso come dei non finiti. Qui l’artista, in un'opera che doveva avere un carattere privato e che veniva destinata all’amico Giuseppe Clerici, dimostra ancora tutta la sua abilità nello scorcio proprio nel bellissimo dettaglio della mano, come le sue risorse di colorista nella splendida tonalità del verde utilizzato per il turbante.



    Milano 20 giugno 2010


    Prof. Fernando Mazzocca

  • Angelo Inganni (Brescia 1807-Gussago 1880)  - I burattini, 1869
    Lot 151

    Angelo Inganni (Brescia 1807-Gussago 1880) - I burattini, 1869

    cm 50,5 x 66
    olio su tela

    firmato e datato in basso a destra: Angelo Inganni 1869

    Sul retro, sul telaio, antiche etichette di inventario.


    PROVENIENZA
    Collezione privata, Milano


    BIBLIOGRAFIA
    F. Mazzocca, Angelo Inganni 1807-1880. Un pittore bresciano nella Milano romantica, Brescia 1998, pp. 212-214.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Del presente soggetto, replicato da Inganni a distanza di tempo, esistono al momento due versioni pubblicate; la prima, e più nota, è quella risalente al 1856 (Trieste, Museo Sartorio) e proveniente da Casa Rusconi presso il capoluogo giuliano, mentre la seconda al 1875, e quindi a distanza di quasi vent'anni dalla versione triestina (F. Mazzocca, Angelo Inganni 1807-1880: un pittore bresciano nella Milano romantica, Milano, 1998, pp. 212-214).
    Il presente tassello diventa di particolare interesse, poiché si colloca a metà strada tra le due versioni essendo firmato e datato al 1869, diventando la terza nota al momento. Inoltre, ci permette anche di ragionare sul modus operandi del maestro bresciano che, come spesso accadeva, partiva da una dimensione più contenuta proprio sulla scia di un recupero filologico fiammingo, sino a giungere a dimensioni più ragguardevoli, con il chiaro intento di portare su scala monumentale scene di genere.
    Colpisce, infatti, come la tela triestina misuri 30 x 42 cm., quella del 1875 60 x 75 cm. e la nostra 50 x 66 cm.
    La gamma cromatica esuberante, tipica del pittore, si discioglie tra la moltitudine di figure ammassate presso il teatrino dei burattini, che trova una sua collocazione quasi feticista presso il pittore, come scrive lo stesso Mazzocca (che si ringrazia): "Volgendo lo sguardo alla luminosa piazza della Loggia, dopo aver incontrato una coppia elegante, un cacciatore col suo simpatico spinone e un lustrascarpe, si è spettatori del teatrino delle marionette, immancabile presenza in tutte le vedute bresciane della Loggia e nuovamente dipinto da Inganni in due tele di medio formato" (F. Mazzocca, Angelo Inganni 1807-1880: un pittore bresciano nella Milano romantica, Milano, 1998, p. 212).
    Ora possiamo aggiungere una terza e notevole versione, sulla quale lo sguardo del pittore insiste in alcuni particolari, dalla gonnellina a strisce azzurre e bianche della bimba sulla destra, ai fazzollettoni del gruppo centrale, sino alla madre col bambino affacciati dalla finestra a simulare una popolaresca Vergine col bambino. 

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Ritratto di Carlo Piccinelli, 1866
    Lot 152

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratto di Carlo Piccinelli, 1866

    cm 49 x 38,5
    olio su tela

    Sul retro, sul telaio, antica etichetta con iscrizione autografa: Carlo Picinelli / 1' quadro ad olio di Loverini / 1866.


    PROVENIENZA

    Eredi Piccinelli Loverini;

    collezione privata, Bergamo.


    NOTE SPECIALISTICHE

    Il nucleo che si presenta qui di seguito (lotti 152, 153, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161) è strettamente legato alle vicende del pittore Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929), che ebbe un ruolo di assoluto rilievo nel passaggio tra Otto e Novecento nella pittura lombarda e nazionale. Nel 1880 si sposò con Domenica Orsola Piccinelli, dalla quale ebbe quattro figli: Florinda, Candida, Lorenzo e Antonia. Ma ben presto la vita familiare cominciò a procurargli grandi drammi, dato che due dei quattro figli morirono in tenera età, provocando in lui una grande crisi interiore. Il tutto peggiorò quando, nel 1895, venne a mancare anche la moglie.
    Ma il successo era inversamente proporzionale alle vicende familiari, tanto che nel 1899 ricevette il prestigioso incarico di professore e direttore dell'Accademia Carrara. Molti furono i suoi allievi, tra i suoi alunni vi furono Giacomo Belotti, Luigi Cassani, Romualdo Locatelli ed Ernesto Quarti Marchiò.
    Ricoprì tale ruolo fino al 30 giugno 1926 quando, ormai ottantenne e con problemi di salute, rassegnò le proprie dimissioni.
    Naturalmente il legame con la famiglia Piccinelli diede dei frutti davvero notevoli per Loverini, e le opere che qui si presentano – diverse pure pubblicate – lo dimostrano, specie nei ritratti di pregevole fattura, negli anni in cui condivideva le aule dell'Accademia Carrara con il collega Cesare Tallone.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Verso la luce (studio per pala d'altare)
    Lot 153

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Verso la luce (studio per pala d'altare)

    cm 62 x 35
    olio su tela
    firmato in basso a destra: P. Loverini

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Francesco Coghetti (Bergamo 1802-Roma 1875)  - Cartone preparatorio per la cupola del Duomo di Bergamo, 1853
    Lot 154

    Francesco Coghetti (Bergamo 1802-Roma 1875) - Cartone preparatorio per la cupola del Duomo di Bergamo, 1853

    cm 150 x 218
    carboncino e biacca su carta (con telaio)

    firmato e datato in basso a sinistra: Francesco Coghetti 1853

    Sopra le teste dei santi iscrizioni a matita con i relativi nomi.


    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.


    BIBLIOGRAFIA
    V. Bignami, L'Accademia Carrara. Note storiche e reminiscenze di un antico allievo. Bergamo, 1897, p. 107;
    L. Barroero, Coghetti, Francesco in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, 1982, vol. 26.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Pubblicato da Vespasiano Bignami, il cartone fa parte di un momento apicale nella carriera di Francesco Coghetti, vale a dire quando venne chiamato per la seconda volta a distanza di vent'anni, cioè nel 1853, ad affrescare la cupola del Duomo di Bergamo (Aa. Vv., Francesco Coghetti e la volta del duomo di Bergamo. Un artista per la città, 1833-1853, Cinisello Balsamo, 2021).
    Fu tale il risultato che venne pubblicato un volume per l'occasione, a firma di Giovanni Finazzi che ne elogiò il lavoro, considerato il capolavoro dalla critica: "E, toltosi il grandioso lavoro di questa nostra cupola, ben si può dire che egli vi lavorò virilmente, e con tali prove di genio e di maestria, che, non dirò io, ma i posteri vorranno dire degne dei Carracci, dei Correggio e dei Domenichini" (G. Finazzi, La cupola della cattedrale di Bergamo dipinta a fresco dal Cav. Prof. Francesco Coghetti, Bergamo, 1853, p. 6).
    Il presente cartone, che ben si sposa con gli altri esemplari oggi conservati presso uno spazio apposito della parrocchia di Villongo San Filastro, si focalizza su una serie di santi che accompagnano il tema principale, vale a dire la Gloria di Sant'Alessandro; santi più o meno noti, più o meno di ambito locale: Santa Lucia affiancata a San Donno, tutti peraltro ricordati nella pubblicazione di Finazzi.
    Sappiamo che Coghetti, divenuto romano a partire dal 1821, quando entrò nella cerchia di Camuccini, si trovò ad operare a Bergamo in questo giro d'anni con una posizione ormai consolidata e, probabilmente forte della sua nomina anche ad accademico di merito presso S. Luca a Roma, si ritrovò nel proprio contesto bergamasco da vincente, ed ecco perché richiamato ad affrescare la prestigiosa cupola. Scrive in merito Liliana Barroero: "Nel frattempo il Coghetti si era nuovamente trasferito a Bergamo, dove in vari soggiorni rifece, tra il 1851 e il 1853, la decorazione della cupola del duomo (Gloria di S. Alessandro) ed eseguì, per la cappella Scotti della chiesa parrocchiale di Oreno in Brianza, una Assunta (il cartone si conserva all'Accademia Carrara di Bergamo) e per la parrocchiale di Adrara San Martino, nel Bergamasco, i SS. Fermo e Rustico (L. Barroero, Coghetti, Francesco in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, 1982, vol. 26).
    Il magnifico cartone dimostra le qualità di Coghetti, capace di interpretare il purismo secondo i canoni più in voga presso l'Accademia di San Luca nella metà dell'Ottocento, e ne fa una testimonianza maiuscola del suo magistero perdurato sino al 1873.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Duplice ritratto di Gioacchino Piccinelli e Candida Crivelli Piccinelli, 1889
    Lot 155

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Duplice ritratto di Gioacchino Piccinelli e Candida Crivelli Piccinelli, 1889

    cm 49 x 63,5
    olio su tela

    firmato nell'angolo in alto a sinistra, fuori dall'ovale dipinto: Loverini Ponziano / di Gandino fece l'anno / 1889; negli angoli inferiori iscrizioni relative agli effigiati

    Sul retro, sul telaio, antica etichetta con iscrizione relativa agli effigiati.


    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.


    BIBLIOGRAFIA
    A. Pinetti, Ponziano Loverini; con 80 illustrazioni, Bergamo, 1930, p. 30, n. 5.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Ritratto di Angelina Rota Piccinelli, 1888
    Lot 156

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratto di Angelina Rota Piccinelli, 1888

    cm 73 x 56,5
    olio su tela

    firmato e datato in basso a sinistra: P. Loverini / 1888

    Sul retro, sulla tela, antica etichetta con iscrizione del pittore con riferimento all'effigiata e firma; sempre sul retro, bozzetto per pala d'altare.


    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.


    BIBLIOGRAFIA
    A. Pinetti, Ponziano Loverini: con 80 illustrazioni. Bergamo, 1930, p. 49, n. 69.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Verso il lago
    Lot 157

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Verso il lago

    cm 25 x 31
    olio su cartone
    firmato in basso a sinistra: P. Loverini

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Paesaggi bergamaschi
    Lot 158

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Paesaggi bergamaschi

    cm 47 x 34 (ciascuno)
    coppia, olio su cartone
    firmati entrambi in basso a destra: P. Loverini

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Attribuito a Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratti del tenente colonnello Antonio Rota e della consorte
    Lot 159

    Attribuito a Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratti del tenente colonnello Antonio Rota e della consorte

    cm 17,5 x 13,8 e cm 19,5 x 14,5
    coppia, olio su cartone pressato

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929)  - Ritratto di Carlo Piccinelli
    Lot 160

    Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratto di Carlo Piccinelli

    cm 23,7 x 21,2
    olio su tela riportata su cartone

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Attribuito a Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratto delle sorelle Rota Piccinelli
    Lot 161

    Attribuito a Ponziano Loverini (Gandino 1845-1929) - Ritratto delle sorelle Rota Piccinelli

    cm 21,5 x 21,3
    olio su tavola

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

    NOTE SPECIALISTICHE

    Per note storico-artistiche si veda il lotto 152.

  • Irma Gandini (attiva a Bergamo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo)  - Ritratto del pittore Ponziano Loverini
    Lot 162

    Irma Gandini (attiva a Bergamo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo) - Ritratto del pittore Ponziano Loverini

    cm 55 x 45
    olio su tela
    firmato in basso al centro: IGandini

    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

  • Andrea Paleni (Bergamo  1878-1905)  - Ritratto dello scultore Ettore Archinti
    Lot 163

    Andrea Paleni (Bergamo 1878-1905) - Ritratto dello scultore Ettore Archinti

    cm 65 x 20 x 25
    scultura in gesso patinato

    firmata al retro: PALENI

    Sul fondo della base etichetta con iscrizione relativa all'effigiato.


    PROVENIENZA
    Eredi Piccinelli Loverini;
    collezione privata, Bergamo.

  • Attribuito a Marco Gozzi (Bergamo 1759-Milano 1839)  - Paesaggio con viandanti
    Lot 164

    Attribuito a Marco Gozzi (Bergamo 1759-Milano 1839) - Paesaggio con viandanti

    cm 55 x 72,5
    olio su tela

  • Maestro europeo del XIX secolo - Ritratto dell' Imperatore Massimiliano I del Messico
    Lot 165

    Maestro europeo del XIX secolo - Ritratto dell' Imperatore Massimiliano I del Messico

    cm 23 x 19,2
    olio su tavola
    NOTE SPECIALISTICHE

    L'intenso ritratto è stato riconosciuto nella sua fisionomia da Fernando Mazzocca, che si ringrazia, che lo ha ricondotto per i peculiari tratti a Massimiliano d'Asburgo – fratello dell'Imperatore Francesco Giuseppe – il cui destino fu segnato dalla tragica fine nella campagna in Messico, dove venne fucilato il 19 giugno del 1867.
    Il volto scavato, la lunga barba pettinata, i capelli radi e i profondi occhi blu racchiusi in un'atmosfera romantica, ne fanno un vertice della ritrattistica di stampo mitteleuropeo, probabilmente vicino ai modi di Friedrich Von Amerling (1803-1887) con il quale condivide quella fluidità all'interno di un dettato preciso e lenticolare.
    Sulla morte dell'effigiato, che divenne un caso in tutta la stampa internazionale e specie francese dato che fu Napoleone III a sostenere la missione messicana di Massimiliano, si levarono diverse denunce e, forse quella più nota, rimane la celebre tela L'esecuzione dell'Imperatore Massimiliano di Edouard Manet. Lo sfortunato destino dell'Imperatore del Messico suscitò grande commozione e molti artisti si trovarono a effigiarlo post mortem, e il presente ritratto non fa eccezione, tanto risulta cristallizzato in un altrove finemente dipinto.

  • Luigi Scrosati (Milano 1815-1869)  - Trionfo di fiori
    Lot 166

    Luigi Scrosati (Milano 1815-1869) - Trionfo di fiori

    cm 105 x 114
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: L. Scrosati
    NOTE SPECIALISTICHE

    Capolavoro di Luigi Scrosati, la monumentale tela rappresenta, ad oggi, la più grande realizzazione sul tema prediletto dal pittore che si conosca. Come scritto di recente da Alessandro Oldani per la voce sul Dizionario Biografico degli Italiani, la produzione di Scrosati – maestro indiscusso nel genere della natura morta floreale – va suddivisa in due momenti distinti; quella degli anni Quaranta, con evidenti influenze della scuola di Lione e quella dopo il 1857, che presenta accenti hayeziani e tedeschi di matrice biedermeier (A. Oldani, Scrosati, Luigi Ambrogio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, 2018, vol. 91). Questo trionfo, che pare uno spaccato della campagna con i fiori ancora freschi caduti accidentalmente dal secchio in legno e dal cesto in vimini, dimostra chiaramente la perizia raggiunta da Scrosati, capace di superare Hayez su tale campo, tanto i fiori sono resi con senso tizianesco del colore e la nota rosa cosparsa sul registro inferiore conferisce un tono onirico al tutto.
    Ancora più toccante la vicenda umana che si intreccia a quella dell'abile pittore, poiché a partire dal 1857 egli fu colpito da una malattia agli arti inferiori, paralizzandolo, che gli impedì di continuare l'altrettanto copiosa produzione di decoratore; questo però diede inizio a un nuovo pittore, di fatto, che si rivelò come unico nel suo genere.

  • Pierre Tetar Van Elven (Molenbeek-Saint-Jean 1828-Milano 1908)  - Mercato orientale
    Lot 167

    Pierre Tetar Van Elven (Molenbeek-Saint-Jean 1828-Milano 1908) - Mercato orientale

    cm 74 x 51
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: P. T. van Elven

  • Leonardo Dudreville (Venezia 1885-Ghiffa 1976)  - Conchiglie
    Lot 168

    Leonardo Dudreville (Venezia 1885-Ghiffa 1976) - Conchiglie

    cm 27,5 x 37,5
    olio su tavola

    Sul retro etichetta della XVI Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, 1928, n. 882 con firma e titolo; titolato dall'artista.


    ESPOSIZIONI

    XVI Esposizione Internazionale d'Arte, Venezia 1928 (n. 882).




    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

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Arte figurativa tra XIX e XX secolo

Un’asta dedicata agli artisti che hanno dato un contributo significativo al periodo tra il XIX e il XX secolo: nomi di rilievo e nuove scoperte, nuclei tematici e vere e proprie monografiche. Il Top Lot, tra i 259 proposti in catalogo, è una meravigliosa Odalisca del 1880 di Francesco Hayez.


Milano / Via Paolo Sarpi, 6

Sessions

  • 2 March 2023 hours 10:30 Sessione 1 (1 - 140)
  • 2 March 2023 hours 15:30 Sessione 2 (141 - 259)

Exhibition

24, 25, 26, 27 febbraio

dalle 10:00 alle 18:00


28 febbraio e 1 marzo solo su appuntamento


Milano / Via Paolo Sarpi, 6

Buyer's Premium

La Commissione di acquisto è stabilita nella misura del:


29% (23,77 + IVA) del Prezzo del lotto fino alla concorrenza dell’importo di euro 2.999,99;

26% (21,32 + IVA) per ogni parte del Prezzo eccedente l’importo di euro 2.999,99 fino alla concorrenza dell’importo di euro 99.999,99;

22% (18,04 + IVA) per ogni parte del Prezzo eccedente l’importo di euro 99.999,99 fino alla concorrenza dell’importo di euro 499.999,99;

15% (12,30 + IVA) per ogni parte del Prezzo eccedente l’importo di euro 499.999,99.



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