Arte figurativa tra XIX e XX Secolo
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Lot 49 Giovanni Battista Ferrari (Brescia 1829-Milano 1906) - Scorcio del lago di Lugano
cm 14 x 18
olio su cartone
firmato in basso a destra: G. B. Ferrari
Sul retro, sul supporto, vecchia etichetta con numero: 102.
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Lot 50 Giuseppe Sacheri (Genova 1863-Pianfei 1950) - Il porto di Genova
cm 8,6 x 21,6
olio su legno
firmato sul retro a matita: Sacheri -
Lot 51 Giorgio Oprandi (Lovere 1883-1962) - Sabderat
cm 97 x 97
olio su tela
firmato in basso a destra: G. Oprandi
NOTE SPECIALISTICHE
Nel 1923 Oprandi iniziò a viaggiare in Africa, dapprima con il collega bergamasco Luigi Brignoli, alla volta dell'Algeria, quindi, nel 1925, in Egitto. Ma fu soprattutto in Eritrea che trovò l'ispirazione più alta; soggiornò in più occasioni nel corso degli anni Venti e Trenta (dove conobbe il governatore Jacopo Gasparini), alternando a escursioni in Somalia, Libia e Palestina; paesi attraversati a bordo di un originale veicolo a motore, la celebre "casa viaggiante", predisposto anche come abitazione e dotato di tutte le comodità. Nel 1927, a seguito di una lunga permanenza in Eritrea, fu invitato a esporre le sue opere al Museo Coloniale di Roma in una mostra personale posta sotto l'alto patronato della Duchessa d'Aosta Elena d'Orléans. Sabderat fu una delle mete predilette dall'artista, al confine tra Eritrea e Sudan, con vaste distese desertiche punteggiate da piccoli bacini d'acqua e le palme, oasi ideale per una vita al limite e che non poteva che attrarre anche l'occhio di Oprandi.
Presentiamo, quindi, una serie di opere orientaliste del pittore di Lovere (lotti 51, 55, 58, 91) legate al periodo coloniale, vissuto quale scoperta genuina di quei luoghi remoti.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 52 Angiolo Alebardi (Lovere 1883-Bergamo 1969) - Marina
cm 43,5 x 50
olio su legno
firmato in basso a destra: Alebardi
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 53 Anacleto Guadagnini (Bologna 1832-1919) - Autoritratto, 1916
cm 48,5 x 44,5
olio su cartone
Sul retro, iscrizione per autentica datata ottobre 1916. -
Lot 54 Maria Roncalli (Bergamo 1896-1936) - Paesaggio (Impressione)
cm 80 x 80
olio su tela
firmato in basso a sinistra: M. Roncalli -
Lot 55 Giorgio Oprandi (Lovere 1883-1962) - Grecia, salita alla Meteora
cm 64 x 57
olio su legno
firmato in basso a destra: G. Oprandi
NOTE SPECIALISTICHE
Per informazioni storico-artistiche si veda il lotto 51
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 56 Giovanna Nascimbene Tallone (Casteggio 1901-Pavia 1961) - "Composizione con cestino di fragole", 1957
cm 73 x 55,5
olio su tela
siglato in basso a sinistra: NT
Sul retro, etichetta dell'autore con titolo e data 1957.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 57 Romualdo Locatelli (Bergamo 1905-Manila 1943) - Nella stalla
cm 55 x 98,5
olio su cartone
firmato in basso a destra: R. Locatelli -
Lot 58 Giorgio Oprandi (Lovere 1883-1962) - Feluche egiziane
cm 47 x 55
olio su tela applicata a legno
firmato in basso a destra: G. Oprandi
NOTE SPECIALISTICHE
Per informazioni storico-artistiche si veda il lotto 51.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 59 Francesco Longo Mancini (Catania 1880-Roma 1954) - Maliziosa
cm 101,5 x 81,6
olio su tela
firmato in basso a destra: FLongo Mancini
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 60 Oreste Garaccioni (Torino 1881-dopo il 1925) - La sigaretta
cm 70 x 100
olio su compensato
firmato in alto a sinistra: Garaccioni -
Lot 61 Mario Pobbiati (Milano 1887-1956) - Ritratto
cm 90 x 71,5
olio su tela ovale
firmato in basso al centro: M. Pobbiati
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 62 Alfredo Vaccari (Torino 1877-1933) - La ricreazione, 1919
cm 31 x 24
pastello su cartoncino
firmato e datato in basso a sinistra: A. VACCARI / 1919 -
Lot 63 Giovanni Segantini (Arco 1858-Pontresina 1899) - Madonna orante
cm 36 x 25
olio su tavola, senza cornice
tracce di monogramma in alto a destra, come indicato dalla Prof. Dott. Annie-Paule Quinsac
L'opera è accompagnata da autentica della Prof. Dott. Annie-Paule Quinsac e da altra autentica su foto della stessa studiosa, datate 16 aprile 2003 in Milano. -
Lot 64 Luigi Sabatelli (Firenze 1772-Milano 1850) - Ritratti dei coniugi Bacchetta
mm 282 x 200 ciascuno
entrambi penna e inchiostro nero su carta
il ritratto maschile è firmato e dedicato in basso a destra: Luigi Sabatelli fece dono all'amico; il ritratto femminile è iscritto in basso a sinistra: L'autore in segno di amicizia dona al Bacchetta
Sul retro, il ritratto femminile reca iscrizione: Sotto il giorno 14 ottobre 1822 / alle ore otto della sera di detto giorno / il suo praticante Cozzi Giò Batta in compagnia / della sig.ra Marietta De-Simoni Bacchetta di lui moglie / il sig Luigi Cozzi, che a giorni deve partire per le / montagne. Il sig Abbondio Bagutti pittore di (...) / il sig Ignazio Caccia nipote del suddetto sig Bacchetta / e le gentilissime di lui (...) Antonietta e Bianchina / Evviva / Salute, felicità, e figlivolanza.
Come riportato presso l'Archivio del Comune di Milano nel Registro di Popolazione del 1811, risulta che il pittore Luigi Sabatelli "dimora da anni 3 al Civico Num. 1923 Piano Primo della casa di proprietà di Francesco Bacchetta". Al retro di uno dei due ritratti, vale a dire quello femminile, peraltro datato 14 ottobre 1822, si scopre un vero e proprio cenacolo attorno a Sabatelli in quegli anni; si segnala anche la presenza di Abbondio Bagutti, collega di Sabatelli, e pittore di buon livello. In segno di riconoscenza, il grande artista – maestro a Brera – realizzò per i padroni di casa questi due ritratti con tanto di dedica.
Dimostrano chiaramente la perizia tecnica di Sabatelli, tra i massimi esponenti del neoclassicismo italiano e non avulso da un nuovo fermento romantico, che fu anche un celebrato incisore.NOTE SPECIALISTICHE -
Lot 65 Telemaco Signorini (Firenze 1835-1901) - Il processo agli anarchici
cm 18 x 38,8
china su carta
firmato in basso a destra, con tracce di dedica: TSignorini e datato in basso a sinistra: 1 Giugno 94.
Sul retro, in basso a destra timbro della Galleria Prandi di Reggio Emilia con numero di riferimento (1493) e scritte con riferimento a catalogo disegni T.S. e numero di riferimento 337.
PROVENIENZA
Galleria Prandi, Reggio Emilia;
collezione privata.
Il disegno qui offerto rappresenta un'interessante testimonianza del processo subìto dal pittore Plinio Nomellini nel 1894 con l'accusa di aver partecipato alle attività di un gruppo anarchico genovese.
Nomellini si era traferito dalla Toscana a Genova nel 1891, dopo gli anni di formazione a Firenze con Giovanni Fattori come maestro e Telemaco Signorini quale sostenitore.
Signorini, di trent'anni più anziano di Nomellini, rese un'appassionata testimonianza a favore del pittore livornese, descrivendolo come "uno dei più brillanti ingegni" dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.
"Io sono qui anche a nome del professor Fattori […] e tanto in nome del mio collega, quanto a nome mio debbo affermare che l’arte del Nomellini è un’arte destinata a un grande avvenire [...].[...]Noi siam vecchi e ci ritiriamo; faccia il Tribunale che i giovani che ci devono succedere nella via dell’arte non siano strozzati dalle sbarre delle prigioni." (f. mos., Il trionfo di N. Il Presidente, gli avvocati e il pubblico commossi, in Caffaro, Genova, 1 giugno 1894).
La perorazione ottenne evidentemente l'effetto sperato, perché Nomellini venne scarcerato e riprese a dipingere, tornando ad occupare un ruolo di primo piano all'interno del divisionismo italiano. -
Lot 66 Francesco Podesti (Ancona 1800-Roma 1895) - Studio per il dipinto Il Giudizio di Salomone
cm 190 x 292,50
carboncino e biacca su cartoncino
L'opera qui offerta rappresenta uno studio preparatorio per la grande tela Il giudizio di Salomone, che nel 1836 fu la prima grande commissione di Carlo Alberto, salito al trono del Regno di Sardegna nel 1831. Il dipinto, una volta completato, venne dapprima esposto nella sala che precede la galleria delle armi in Palazzo Madama a Torino e successivamente collocato a Palazzo Reale. Il Podesti ottenne dal sovrano grande libertà nella scelta del soggetto e il risultato ottenne tanto successo dal procurare all'artista non solo la Croce al Merito Civile ma anche l'invito, da parte del re, a diventare professore presso la neonata Accademia Albertina. Rispetto al dipinto questo cartone presenta alcune differenze, come la diversa collocazione della menorah, qui posta dietro il trono di Salomone anziché sullo sfondo, l'assenza di alcune figure ai margini della scena e posizioni e fisionomie leggermente diverse, in particolare per quanto riguarda la figura di Salomone e del bambino riverso a terra. -
Lot 67 Egidio Boninsegna (Milano 1869-Milano 1929) - Il Balilla
altezza cm 33
scultura in bronzo, su base in marmo
firmata alla base: E. Boninsegna -
Lot 68 Enrico Felisari (Castelleone 1897-1981) - Vaso di fiori, 1958
cm 75 x 60
olio su tela
firmato e datato in basso a destra: E. Felisari / 1958
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 69 Cafiero Filippelli (Livorno 1889-1973) - Lavori domestici
cm 30 x 25
olio su cartone telato
firmato in basso a destra: C. Filippelli
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 70 Auguste Laloue (Francia circa 1800-1860) - Paesaggio con alberi
cm 24 x 18,5
olio su legno
firmato in basso a destra: Laloue -
Lot 71 Auguste Moreau (Digione 1834-Malesherbes 1917) - L'amicizia
cm 67 x 28 x 37 (base esclusa)
scultura in bronzo, su base in marmo
firmata alla base: Auguste Moreau -
Lot 72 Amanzia Guerillot Inganni (Milano 1828-Boffalora Sopra Ticino 1905) - Il rigogolo
cm 32,5 x 22,5
olio su tavola
firmato in basso a destra: Inganni