ASTA 100 - ARTE ASIATICA E TRIBALE
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Lot 217 GRANDE GRU IN BRONZO
Giappone, periodo Meiji o dopo
Su una zampa il carattere 七 (nana, “sette”) inciso.
145,6 cm altezza
Provenienza: collezione privata italiana.
In Giappone grandi sculture in bronzo di gru – uccelli dal variegato significato simbolico - erano tradizionalmente ubicate all'interno dei recinti dei templi. A partire dal tardo Ottocento ne furono esportati esemplari anche in Europa e negli Stati Uniti, dove erano apprezzate essenzialmente per le loro qualità estetiche. -
Lot 218 COPPIA DI CANDELIERI IN BRONZO
Giappone, XIX secolo
Entrambi modellati come tartaruga minogame sul cui carapace si posano le zampe di una gru che trattiene nel becco lo stelo di un loto sul quale si inserisce la candela.
33 cm la più alta
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 219 DUE GRU IN BRONZO
Giappone, periodo Meiji
35 cm la più alta
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 220 POSACENERE IN BRONZO
Giappone, XX secolo
Il lato superiore modellato come una moneta con i caratteri 寛永通寳 (kyūjitai).
4 x 19,5 cm
Provenienza: collezione privata italiana.
La moneta evocata è il Kan'ei Tsūhō, la più comune in in Giappone dal 1626 al 1868. -
Lot 221 DUE PIATTI IN METALLO DECORATO A CLOISONNÉ
Giappone, periodo Meiji
Entrambi decorati con scena di fiori e uccelli su fondo prevalentemente turchese.
30,5 cm diametro ognuno
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 222 WAKIZASHI IN ACCIAIO CON SUOI FORNIMENTI
Giappone, XX secolo
70 cm (compresi fodero e impugnatura)
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 223 MANIFESTO
Il titolo in alto a sinistra: “Ucla Asian Performin Arts Institute/ Los Angeles/ Washington D.C./ New York”.
104 x 74 cm
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 224 UTAGAWA HIROSHIGE
(1797-1858)
“Ise: Monte Asama, a casa da tè sul passo” (Ise, Asamayama, tōge no chaya), 1853
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 34,8 x 23,7 cm
Dalla serie “Luoghi famosi nelle sessanta province e oltre” (Rokujūyoshū meisho zue).
Editore: Koshimuraya Heisuke.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 225 UTAGAWA HIROSHIGE
(1797-1858)
“22. Okabe: la stretta strada con edera verso il Monte Utsu” (Okabe, Utsu no yama tsuta no hosomichi), 1855
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 33,4 x 23,4 cm
Dalla serie “Vedute famose delle cinquantatré stazioni” (Gojūsan tsugi meisho zue).
Editore: Hayashi Kichizō.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 226 UTAGAWA HIROSHIGE
(1797-1858)
“33. Shirasuka: veduta di Shiomizaka” (Shirasuka, Shiomizaka fūkei), 1855
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 37,2 x 25,4 cm
Dalla serie “Vedute famose delle cinquantatré stazioni” (Gojūsan tsugi meisho zue).
Editore: Tsutaya Kichizō.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 227 UTAGAWA HIROSHIGE
(1797-1858)
“L'alba a Yoshiwara” (Kakuchu Shinonome), 1857
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 34,2 x 22,6 cm
Dalla serie “Cento famose Vedute di Edo” (Meisho Edo yakkei).
Editore: Uoya Eikichi.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 228 UTAGAWA HIROSHIGE
(1797-1858)
“Festa di Tanabata” (Shichū hanei Tanabata matsuri), 1857
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 35,3 x 23,6 cm
Dalla serie “Cento famose Vedute di Edo” (Meisho Edo yakkei).
Editore: Uoya Eikichi.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 229 UTAGAWA HIROSHIGE II
(1826-1869)
“Il tempio Ushi Tenjin” (Ushi Tenjin), 1863
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 35,3 x 23,3 cm
Dalla serie “Vedute di luoghi famosi a Edo” (Edo meisho zue).
Editore: Fujiokaya Keijirō.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 230 UTAGAWA HIROSHIGE II
(1826-1869)
“Vera veduta di Irose nella provincia di Izumo” (Unshū Hirose shinkei), 1859
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 35,6 x 23,9 cm
Dalla serie “Cento vedute famose nelle varie province” (Shokoku meisho hyakkei).
Editore: Uoya Eikichi.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 231 UTAGAWA HIROSHIGE II
(1826-1869)
Pappagallino e camelia, 1858
Xilografia policroma di tipo aizuri-e, 32,1 x 11,2 cm
Editore: Wakasaya Yoichi.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 232 KOBAYAKAWA KIYOSHI
(1896-1948)
“Acconciando i capelli” (Kamiyui), 1931 circa
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 39,4 x 25,4 cm
Editore: Takamizawa.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 233 HIROSHI YOSHIDA
(1876-1950)
“Nel cortile di un tempio” (Kane zakura), 1935
Xilografia policroma in formato grande (ōban), 39,8 x 26,1 cm
Dalla serie “Otto vedute di ciliegi in fiore” (Sakura hachi dai).
Editore: Watanabe Shōzaburō.
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 234 QUINDICI STAMPE POLICROME
Giappone, XX secolo
Le stampe, di ottima qualità, riproducono alcuni capolavori della pittura e della grafica giapponese.
… cm ognuna
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 235 SEI XILOGRAFIE POLICROME CON DOPPIE PAGINE DI LIBRO
Giappone, XX secolo
27,6 x 27,6 cm ognuna
Provenienza: collezione privata italiana. -
Lot 236 SCULTURA IN SCISTO NERO CON VISHNU
India, Bihar, Pala, XI - XII secolo
La divinità raffigurata stante in posizione dinamica, con il bacino mosso verso sinistra, quattro braccia solo parzialmente conservate, indossa pettorali e bracciali, i fianchi coperti dal panno antariya allacciato da cintura, sul capo un'imponente tiara ornata di palmette, dietro la testa un aureola circolare.
94 cm altezza
Provenienza: collezione privata italiana.
Vishnu è – insieme a Shiva e Bhrama - una delle principali divinità del folto pantheon hinduista, custode della vita, creatore, protettore e trasformatore dell'intero universo. -
Lot 237 STELE IN SCISTO NERO CON PADMAPANI
India, Bihar, Pala, XI - XII secolo
La stele raffigura al centro la divinità stante su base a doppio fiore di loto fiancheggiata da due piccoli devoti, il braccio destro disteso con la mano nel varadamudra, il gesto della garanzia, quella sinistra a tenere lo stelo di un fiore di loto; indossa sulle cosce il panno antiriya e numerosi gioielli; in basso, su un lato la sua controparte femminile con un fiore di loto, sull'altro Bhrama con il rosario e la fiasca; la sezione superiore della stele con cinque figure di Buddha assiso.
74 x 39 cm
Provenienza: collezione privata italiana.
Padmapani è la versione iconografica con il fiore di loto del bodhisattva Avalokiteshvara. E' una delle divinità più amate del Buddhismo Mahayana, al quale i devoti si rivolgono per la sua misericordia e compassione. -
Lot 238 RILIEVO IN PIETRA CON YASHODA CHE ALLATTA KRISHNA
India centrale, XI-XII secolo
Il rilievo raffigura una figura femminile distesa su un letto con la mano destra a sorreggere il suo stesso capo, intenta a porgere il seno ad un bambino; a destra un devoto inginocchiato regge il piede della figura femminile; sul fondo nove più piccole figure stanti.
45 x 83 cm
Provenienza: collezione privata italiana.
Secondo alcune leggende hinduiste, il piccolo Krishna fu affidato a Yashoda perché lo allevasse garantendogli così la salvezza da Kansa, il re di Mathura, che avrebbe voluto ucciderlo appena nato. -
Lot 239 SCULTURA IN PIETRA CON APSARA DANZANTE
India, XII-XIII secolo
La figura femminile raffigurata stante in posa dinamica, con la gamba sinistra sollevata al ginocchio e quella destra con il piede che tocca una palla, il braccio destro piegato al gomito e la mano con un'altra palla, quello sinistro con le dita delle mani piegate, il corpo sinuoso dalle forme prosperose, la testa rivolta verso sinistra e il basso, ai lobi due vistosi orecchini.
45 x 83 cm
Provenienza: collezione privata italiana.
Le apsaras sono spiriti femminili presenti nelle tradizioni hinduiste e buddhiste, di solito messe in relazione con le nuvole e l'acqua. L'iconografia più nota è quella esemplificata da questa scultura, nella quale evidenti sono accenni di sensualità. -
Lot 240 DIPINTO JAINISTA A INCHIOSTRO E COLORI SU TELA
India, Gujarat, XIX secolo
107 x 156 cm
Provenienza: collezione privata italiana.
Il dipinto raffigura la rappresentazione giainista dell'universo come due diagrammi circolari tra i quali si inserisce una figura umana.
Al centro di ogni diagramma si vede il Monte Meru, circondato dai continenti e dal Mare di Sale nel quale vivono animali acquatici e fiori di loto. All'esterno con simboli del mondo terreno, tra animali, architetture e alberi, l'intero composizione incorniciate da un fregio con capre.
Secondo la cosmografia jainista, l'universo è suddiviso in tre regni: uno superiore con gli esseri celesti, quello intermedio con i mortali e quello più in basso con i dannati