Asta di Antiquariato, pittura del sec.XIX
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Lot 0145 Leggio Luigi XVI in legno finemente intagliato e dorato Genova fine sec.XVIII
aperto cm.38x30xh.31 -
Lot 0146 Coppia di tazzine con piattini in porcellana decorati in policromia a paesaggi animati Meissen sec.XVIII
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Lot 0147 Tre piatti in porcellana Ginori decorati con il garofano in policromia su fondo bianco sec.XVIII (diam.cm.23) ed un piatto in porcellana di Venezia marca 'Ancora d'oro' Cozzi
diam.cm.24 -
Lot 0148 'Paesaggi con personaggi'
coppia di olii
cm. 91x76
ringraziamo il prof. Dario succi per aver confermato verbalmente l'attribuzione -
Lot 0149 Scuola fiamminga sec.XVII 'La gabella al sultano' olio
cm. 105x78 -
Lot 0150 Inginocchiatoio Luigi XV lastronato in radica di noce tre cassetti più uno Lombardia sec.XVIII
cm. 68x33 h. 86 -
Lot 0151 Coppia di grandi apliques Luigi XV in legno finemente intagliato e dorato Lombardia I metà sec.XVIII
cm. 61x105 -
Lot 0152 VAN DIEPEN BEECK ABRAHAM (1596-1675)
'Gesù in Croce tra i due ladroni compianto dalla madre da San Giovanni Evangelista e dalla Maddalena' olio su tavola s.to AVB in b. a s. sotto la croce
cm. 31x40
autentica su fotografia del Prof.Ferdinando Arisi -
Lot 0153 Vasca romanica in marmo di forma esagonale sec.XII
cm.40x40 h. 20 -
Lot 0154 Tabernacolo in marmo finemente scolpito Venezia sec.XVI
cm. 93xh.96 -
Lot 0155 Arazzo raffigurante cerbiatti in una foresta Bruxelles sec.XVII
cm. 187x290 -
Lot 0156 Scuola fiamminga-romana sec.XVII 'Mendicanti presso una fontana' olio su tavola
cm. 34x26 -
Lot 0157 GIOVANNI BATTISTA PAGGI (1554-1627)
Madonna col Bambino e san Domenico
Olio su tela 99 x 84 cm
Firmato sulle pagine del libro
La firma che si scorge sulle pagine del libro retto dalla Vergine conferma l'attribuzione di questo dipinto inedito al pittore genovese Giovanni Battista Paggi che i caratteri stilistici di per sé rendono evidente. È possibile leggere la scritta nei tipici caratteri dell'elegante capitale quadrata romana utilizzata sempre dal colto pittore aristocratico 'GIO. BATTA/'' seguita sulla costa verticale del libro dal cognome PAGGI poco leggibile perché abraso.
È in ogni caso inequivocabile la tipologia facciale della Vergine così come lo sono il trattamento dei panneggi e la tavolozza in questo dipinto databile già al XVII secolo. Una pulitura potrebbe chiarire meglio l'entità dei cangiantismi nei colori che nella carriera del Paggi vissuto vent'anni a Firenze tra il 1580 e il 1600 (in esilio per la condanna di omicidio in contumacia) sono in Toscana più marcati e virtuosistici e dopo il rientra a Genova più limitati a vantaggio di una tavolozza più verista. Ciò per ovvie ragioni: sia per l'adesione a una tendenza locale che egli stesso dopo Luca Cambiaso contribuì a consolidare nei suoi caratteri stilistici peculiari sia per il diverso mood del tempo; visto che dopo Caravaggio le cui opere circolavano a Genova in originali o copie già entro il primo decennio del nuovo secolo si andava via via imponendo una nuova visione della realtà più diretta.
Nella bella tela destinata a un collezionismo privato di devozione dove l'inserimento della figura di san Domenico può essere legata a una ragione onomastica del committente o a una sua particolare devozione per questo santo Paggi rende la scena colloquiale. Questo lo aveva appreso da Luca Cambiaso in cui però sono più evidenti le motivazioni religiose di adesione alla Controriforma. Qui i gesti le pose e gli sguardi attenuano l'effetto di convenzionalità a favore della naturalezza rendendo questo inedito assai gradevole.
Il soggetto della Madonna con Bambino accompagnati o meno dalla figura di san Giuseppe o di un altro santo era evidentemente caro ai suoi committenti tanto che viene replicato più volte dal Paggi lungo tutto l'arco della carriera: sia per pale d'altare che per quadri da stanza come questo sia nei disegni destinati o meno ad essere tradotti in larga scala su tela (cfr. A. Orlando Dipinti genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato Torino 2010 pp. 152-153).
Anna Orlando 2021 -
Lot 0158 Versatoio in ceramica di Savona decorazione in blu con navigli su fondo berrettino marca Stemma sec.XVIII (difetti e rotture)
h.cm.18 -
Lot 0159 Piatto in ceramica decorato in blu su fondo berrettino con putto musicante al centro Angarano sec.XVIII
diam.cm.32 -
Lot 0160 Due albarelli in ceramica decorazione blu su fondo bianco con scritta medicinale Faenza sec.XVIII (difetti)
h.cm.18 e 20 -
Lot 0161 Zuppiera con sottopiatto in ceramica decorazione a riserve policroma su fondo manganese marca AL Savona sec.XVIII
zuppiera cm. 27x22 h. 20 -
Lot 0162 Cornice in legno finemente intagliato e dorato contenente collezione di 22 calchi in gesso di gusto neoclassico Francia inizi sec.XIX
cornice cm.60x64 -
Lot 0163 Coppia di grandi candelieri in bronzo dorato e brunito una coppia di putti sorregge quattro bracci terminanti con teste di caproni sec.XX
h.cm.59 -
Lot 0164 Coppia di candelieri in stile Carlo X in bronzo dorato e brunito a tre luci raffiguranti figure femminili sec.XX
h.cm.54
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Lot 0165 Orologio Carlo X parte superiore con figure macchina firmata Dubuc Francia sec.XIX
cm. 44x15 h. 53 -
Lot 0166 Coppia di putti portaluce in bronzo brunito base in marmo sec.XIX
h.cm.37 -
Lot 0167 Coppia di grandi candelabri in bronzo dorato e brunito una figura alata sorregge due bracci a due luci Francia sec.XIX
h.cm.57 rotture -
Lot 0168 Crocefisso in argento sec.XIX
h.cm.31