ASTA DI ANTIQUARIATO, PITTURA DEL SEC.XIX E ARTE ORIENTALE
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Lot 0193 CORTELAZZO ANTONIO (1820-1903)
Grande Brocca con bacile in ferro con cesellature in argento a motivi rinascimentali
diam.cm.54xh.40
ANTONIO CORTELAZZO (Cortellazzo) Figlio di Pietro e di Elisabetta Tomasi nacque a Vicenza il 18 febbr. 1820; mancano notizie precise sulla formazione di questo cesellatore che arrivò a tale perfezione tecnica da far passare sue opere come originali del '500.
Secondo Memmo (1867) 'egli esordiva lavorando nell'incisione di suggelli ... Un giorno cadde fra man al Cortelazzo un pezzo di antico lavoro d'incrostazione dell'oro sull'acciajo: fu il lampo d'una rivelazione: collo studio e colla pertinacia di chi vuol riescire ad ogni costo egli arrivava alla perfetta imitazione di quei lavori perfezionava il sistema giungeva ad ottenere il rialzo negli arabeschi e nelle cesellature in modo che durassero all'urto del tempo e delle cose. Ma l'aver raggiunto questo punto non lo avrebbe salvato dalla oscurità e dalla sventura' perché le sue opere erano vendute dagli antiquari come originali del Rinascimento e del Manierismo. Sempre secondo Memmo 'uno straniero salvò il C. da questa sorte': sir A. H. Layard uno degli scopritori di Ninive e noto collezionista di arte italiana.
Prima opera documentata del C. è una spada con fodero destinata a Vittorio Emanuele II che fu esposta a Firenze nel 1861 ed è oggi conservata nell'Armeria reale di Torino (T29: Angelucci 1890; Avogadro di Quarenga 1898).
All'Esposizione internazionale che si tenne a Londra nel 1871 il C. espose (prestato da William Spottiswood) 'un orologio in ferro e argento ... una bella imitazione d'un elegante arco palladiano' (firmato e datato 1870; ora nel museo di Sheffield) 'un vaso stupendo e un piatto in ferro con intarsi nielli rilievi in argento... nello stile più puro dell'epoca più gloriosa dell'arte italiana' (L'Arte in Italia [1871] pp. 111 s.).
Si tratta di una brocca con bacile prestati da William Drake un amico di Layard. Quest'ultimo il giugno 1869 aveva scritto a Giovanni Morelli: 'Cortelazzo a executé pour Mr. Drake un travail vraiment magnifique. Cet homme fait toujours du progrès. Je ne croyais pas qu'il était capable de produire un chef d'oeuvre tel qu'il vient d'executé. Tous ceux qui l'ont vu sont restés etonnés... C'est vraiment un genie cet homme. Il est bien à regretter qu'il n'a jamais etudié le dessin' (Londra British Library Add. Mss. 38.966 f. 127).Sempre nel 1869 il 28 agosto in una lettera a Layard Drake manifestava il suo entusiasmo per quel 'peculiar artistic go which gives the charm to Cortelazzo's works' (ibid. 38.996 f. 378).
L'attività di artigiano terminò nel 1883 a causa di uno sfortunato incidente del quale non si conosce l'origine.
Celebre e facoltoso Antonio Cortelazzo si ritirò definitivamente nella Villa di Santa Croce Bigolina donatagli dall'amico inglese Layard ove morì il 16 maggio 1903. -
Lot 0194 Scuola piemontese sec XVIII 'La famiglia' olio cornice coeva in legno intagliato e dorato
cm. 46x60 -
Lot 0195 Moretti coppia di scultura in legno intagliato laccato e dorato Venezia sec.XVIII
h.cm.60 -
Lot 0196 Scuola genovese sec.XVII 'Nobildonna con cagnolino' olio
cm. 150x130 -
Lot 0197 Grande console Luigi XIV a placca in legno intagliato e dorato a volute piano in marmo non coevo Centro Italia sec.XVIII
cm. 128x42 h. 86 -
Lot 0198 DOMENICO PIOLA (1628-1703)
L'Angelo custode
olio su tela cm 127 x 100
Una grazia coreggesca che vela il viso dell'angelo; una consistenza materica e il saldo impianto che riempie le forme del putto a sinistra; un svolazzar barocco di panni che muove lo spazio atmosferico attorno alle figure; un'infinita variazione di tinte rosate miste a rossi e bianchi che costruisce gradualmente gli incarnati; una selezione attenta di tonalità cangianti; una monumentalità quasi scultorea - berniniana - della coppia di figure unite negli sguardi e nei gesti.
Questi gli ingredienti stilistico-formali che s'impongono al riguardante nell'importante inedito genovese.
Se il chiarore d'insieme e l'estro proto-rococò del drappeggiare possono aver indotto a riconoscervi il precoce talento di Gregorio De Ferrari - come documenta una targhetta in metallo apposta sulla splendida cornice antica - la complessità strutturale di un'opera che guarda ben più indietro del rococò e compie quella sintesi di cui Piola era capace suggeriscono di riconoscere il Domenico il padre di questo testo pittorico da datarsi poco oltre la metà del secolo. Rispetto alle primizie del pittore la stesura si è fatta un poco più compatta; per esempio rispetto alle lievità di tocco ancora valeriesca del Martirio di san Giacomo in S. Giacomo della Marina del 1647. E' compositivamente più composto rispetto al Giobbe che contempla il cadavere dei figli del Museo di Bilbao datato 1650 e cromaticamente più rigoroso rispetto al grande Carro del sole di Palazzo Rosso di questo stesso momento. Vicinissimo invece al Sant'Andrea o al Marte nella fucina di Vulcano capolavori del primo Piola verso la maturità questo Angelo custode appare pur nella semplicità dell'impostazione scenica (dettata da un soggetto di assai diffusa devozione) è ricco di tutti quegli stimoli fiamminghi emiliani lombardi oltre che genovesi e anzi proprio per la commistione sapiente di tutti questi diversi fattori culturali quanto mai 'genovese'.
Anna Orlando
Bibliografia:
A. Orlando El Job del Museo de Bilbao. Nuovas reflexiones y cuadros inéditos del primer Piola in 'Boletìn del Museo de Belas Artes de Bilbao' n. 2 2006 pp. 125- 144 fig. 12 p.132. -
Lot 0199 Orologio Cartel Luigi XV con mensola finemente lastronato in ottone e intarsiato a motivi floreali in policromia Francia I metà sec.XVIII
cm. 50x30xh.123 con base -
Lot 0200 Scuola veneta sec.XVIII (Maggiotto) 'Preparando la legna' olio
cm. 48x67 -
Lot 0201 Console Luigi XIV a placca in legno intagliato e dorato sec.XVIII
cm. 115x23 h. 103 -
Lot 0202 Scuola emiliana sec.XVII 'Nature morte' coppia di olii
cm.98x57 -
Lot 0203 Coppia di gueridon Luigi XV in noce a tre piedi Venezia
cm. 50x29 h. 84 5 -
Lot 0204 Scuola lombarda sec.XVII 'Natura morta con gatto alla finestra' olio
cm. 170x124 -
Lot 0205 'Le divinità del mare' inchiostro su carta sec.XVII
cm. 32x23 -
Lot 0206 CRESCENZO ONOFRI (1632-1698)
Paesaggio
inchiostro su carta cm. 46x35
nel retro certificato di autenticità Libreria Antiquaria Dentis -
Lot 0207 CANALETTO ANTONIO (1697-1768)
'Piazza San Marco con personaggi' stampa
cm. 65x48 -
Lot 0208 Grande clessidra in avorio intagliato parte centrale in vetro soffiato sec.XVIII
diam.cm.12xh.20 5 -
Lot 0209 Scuola veneta sec.XVI 'L'adorazione dei Magi' olio su tavola bella cornice in legno intagliato e dorato sec.XVIII
cm. 59x78 -
Lot 0210 Scuola lombardo-veneta inizi sec.XVI (Cesare da Sesto attribuito) 'Madonna con Bambino e Santi' olio su tavola cornice in legno finemente dorato e intagliato sec.XVIII
cm. 45x38 -
Lot 0211 Calamaio in ceramica policroma Deruta sec.XVI
cm.17x22 restauri -
Lot 0212 Madonna con Bambino scultura in terracotta policroma Toscana sec.XVII
h.cm.70 -
Lot 0213 Grande piatto compendiario in ceramica decorato con Salomè con la testa del Battista Deruta sec.XVII
diam.cm.39 -
Lot 0214 Placca in ceramica di Castelli raffigurante San Giuseppe con San Giovanni sec.XVIII
cm. 35xh.31 -
Lot 0215 Scuola lombarda sec.XVII 'Giocatori di carte' olio
cm.178x118 -
Lot 0216 Poltrona a rocchetto rivestita in velluto verde sec.XVIII