Lotto 30 | Vaso con coperchio, Cina dinastia Qinggiada bianca translucida alt. cm 32,7,...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
90 ANNI DI ASTE: CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE Sessione Unica - lotti 1 - 35
martedì 28 ottobre 2014 ore 19:00 (UTC +01:00)

Vaso con coperchio, Cina dinastia Qinggiada bianca translucida alt. cm 32,7,...

Vaso con coperchio, Cina dinastia Qing
giada bianca translucida alt. cm 32,7, larg. cm 16,
su base in legno alt. cm 6
 
A translucent white jade carving of a baluster vase and cover displaying phoenix under a flowering prunus of a peony China Qing Dynasty, H. 32,7 cm, W. 16 cm
 

 
€15.000/20.000 £12.000/16.000 $ 19.500/26.000
 
Provenienza
Collezione Commender R.E. Gore R.N.
Collezione S. Bulgari, Roma
Collezione privata, Roma.

Bibliografia

Starley Charles Nott, Chinese jade throughout the ages, London (1936) 1977, plate LXXXIV

Il corpo del contenitore a balaustro schiacciato, poggiante su una roccia stilizzata lavorata al traforo, è avvolto da racemi fioriti e foglie di vite, sul fianco è finemente intagliata un’elegante fenice stante tra i rami di una peonia in piena fioritura, le piume della coda dell’animale ricadono sulla roccia a formare dei riccioli, mentre il lungo collo della fenice è rivolto verso l’alto a incrociare lo sguardo di un’altra fenice appoggiata sul coperchio del vaso, le anse con due piccole prese sono modellate come una nota musicale.
La giada nefrite è di colore bianco translucido con delle lievi sfumature verde pallido e pur presentando delle leggere inclusioni è di eccellente qualità.
I volatili compaiono nell’arte cinese sin dalle dinastie Shang e Yin, ma la loro apparizione sulla giada risale al periodo Chou. I motivi decorativi del vaso, sono forse i più significativi e anche i più comuni della simbologia cinese e si adattano perfettamente alla bella qualità di questo vaso in giada.
La fenice, (Feng-Huang) deriva da Feng: maschio e Huang: femmina, che combinati insieme spiegano l’etimologia e il significato della parola. La fenice è infatti considerata un uccello divino, manifestazione del sole e del principio dello Yang, portatrice di prosperità e armonia, benevola in quanto non mangia gli insetti; ogni parte del suo corpo rappresenta una dote di benevolenza, la testa simboleggia la virtù stessa, le ali il dovere, la coda il possesso, l’addome la sincerità. La mitologia orientale la considera sovrana tra i volatili, come la peonia è ritenuta il re tra i fiori nonché simbolo per rappresentare la ricchezza e l’onore.
La raffigurazione della fenice si trova in svariati manufatti sin dalle antiche dinastie ed è spesso raffigurata in epoca Han in coppia con un’altra fenice, in genere sono un maschio e una femmina. Nel periodo Ming gli intagliatori, forse influenzati dai decori delle porcellane, la rendono più realistica ma con gusto sempre arcaizzante; è solo durante la dinastia Qing che la fenice viene rappresentata insieme ad altri elementi naturalistici, quali le nuvole e i rami degli alberi; durante l’epoca Qianlong viene anche raffigurata con Guanyin o altre divinità.